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La stitichezza, anche nella sua forma cronica, è il frutto di un’alterazione delle normali attività fisiologiche dell’organismo che può essere provocata da: stress accumulato, cambiamento delle abitudini alimentari, gravidanza, terapie antibiotiche prolungate. Il rallentato transito intestinale ed il sostare delle feci all’interno del colon, favorisce il riassorbimento di acqua con conseguente formazione di una massa fecale “secca” che non riesce ad essere espulsa in maniera agevole.
Chi soffre di stitichezza lamenta dolori addominali e tensione che possono talvolta associarsi a dolore. Tutto questo può avere un effetto negativo sul normale transito intestinale provocando la tanto odiata stitichezza. Oggi, concentreremo la nostra attenzione per capire quali sono le possibili cause e cercheremo di fornirvi rimedi immediati per risolvere il problema.
Da cosa è provocata la stitichezza? Cause ed abitudini errate
Per stitichezza (o stipsi) si intende una riduzione del numero di evacuazioni associata o meno alla modifica qualitativa delle feci che risultano secche, dure e difficili da espellere. Il numero di evacuazioni giornaliere varia da persona a persona: ci sono persone che evacuano una volta al giorno o alcune una volta ogni tre-quattro giorni. Tuttavia, è sbagliato ritenersi stitici se non si evacua tutti i giorni; se non soffrite di particolari problemi a defecare e non avvertite un senso generale di gonfiore e pesantezza all’addome, allora non c’è da preoccuparsi. Se invece passate intere settimane senza evacuare, con molta probabilità soffrite di stitichezza cronica. Di seguito, ho stilato una lista delle possibili cause della stitichezza:
- Errate abitudini alimentari. Una dieta povera di acqua e fibre non facilita il transito intestinale. Le fibre (solubili ed insolubili) servono a dare corpo alle feci, mentre l’acqua evita che esse siano secche. Anche digiunare a lungo può provocare stitichezza come anche non essere regolari nell’assunzione dei pasti;
- Sedentarietà. Il transito intestinale può essere accelerato se vengono stimolati a contrarsi i muscoli dell’addome. Non necessariamente dobbiamo sottoporci ad estenuanti ore in palestra, anche una camminata veloce è più che sufficiente;
- Particolari situazioni di vita. La gravidanza, una nuova casa, un nuovo lavoro o un viaggio possono farci diventare stitici. Molte persone sono, infatti, abitudinarie in tutto e quindi risentono molto anche dell’ambiente in cui devono espletare questo bisogno: se non hanno il loro bagno difficilmente sono stimolate ad andare in bagno;
- Diete fai da te. Molte persone possono manifestare la stitichezza quando iniziano una nuova dieta, in quanto è abitudine comune bandire totalmente i grassi. Errato! Anche questi servono e soprattutto a facilitare il transito intestinale. Dunque, assumete le quantità di grassi consigliate dal vostro nutrizionista e non prendete decisioni personali.
La stitichezza può avere anche delle con-cause che contribuiscono ad aggravarne ulteriormente il quadro. Spesso i soggetti che hanno emorroidi o ragadi, che possono venirsi a creare in seguito allo sforzo, sono visti come deterrenti del processo di evacuazione. Infatti, per paura di farsi male non vanno in bagno.
Rimedi immediati stitichezza: lassativi e correzione delle abitudini alimentari
Il modo più rapido per liberarsi della stitichezza è quello di fare ricorso a preparati, spesso erboristici, a base di piante dall’azione lassativa. In farmacia o erboristeria potete trovarne parecchi a seconda di ciò che preferite: tisane, gocce o tavolette. Le piante più utilizzate sono la senna, cascara, frangola, succo di aloe e rabarbaro i cui principi attivi sono molecole a struttura antrachinonica.
Fonte foto: laxativedependency.com
Questi lassativi appartengono alla classe dei lassativi per irritazione, in quanto esercitano un’azione lassativa molto drastica portando il paziente ad evacuare nel giro di poche ore ma con forti crampi addominali. Personalmente, consiglio questo tipo di lassativi solo per casi gravi purché utilizzati solo all’occorrenza. L’uso di questo tipo di lassativi, oltre ad avere un’azione drastica ed irritante sulla mucosa intestinale ripulisce l’intestino del muco che riveste le parenti rendendo sempre più difficile il transito delle feci che si formeranno in seguito. Il mio consiglio è quello di cercare di sconfiggere questo fastidioso disturbo con l’alimentazione e con la correzione dello stile di vita. Vediamo insieme alcuni preziosi consigli:
- Acqua. La prima regola fondamentale è bere, bere, bere. Bisogna bere per diversi motivi: l’acqua serve a dare corpo alle feci, a facilitarne l’espulsione perché mantiene lubrificate le pareti intestinali rivestite dal muco. La quantità d’acqua da assumere è di 300 mL per kg di peso corporeo: ad esempio, un uomo che pesa 70 kg dovrà assumere 2,1 litri d’acqua nell’arco della giornata. Bevete acqua semplice. Evitate le bevande a base di caffeina e il thè, perché astringenti per via dei tannini;
- Frutta. La regola delle “cinque porzioni di frutta e verdura al giorno” la conosciamo tutti; certo, la frutta e la verdura fanno bene: ma quali tipi? La frutta di stagione è un toccasana per l’intestino in quanto più ricca di acqua e fibre ed andrebbe consumata a colazione per dare la giusta sveglia all’intestino. Un’efficace colazione per sconfiggere la stitichezza è quella di bere un bicchiere d’acqua tiepido appena svegli con il succo di mezzo limone e di preparare uno yogurt bianco con uno o due kiwi a pezzettini da mescolare all’interno: il successo è assicurato. Evitate di mangiare banane e fichi, mentre sono concessi frutti come il cachi, le mele, le prugne (anche secche) e l’avocado. Da non sottovalutare il potere della frutta secca. Dite che fa ingrassare? Sbagliato, il segreto è nella quantità, una piccola manciata di noci, nocciole, mandorle, arachidi e pinoli oltre favorire il transito intestinale perché ricchi di grassi buoni mantiene nella norma i livelli di colesterolo nel sangue;
- Verdura. Tutta la verdura generalmente fa bene, in questi casi meglio quella cotta perché più ricca di acqua; ma consiglio comunque di alternarla con quella cruda perché più ricca di vitamine che con la cottura inevitabilmente si possono perdere. Tra le verdure che facilitano il transito intestinale ci sono: cavoli, cavoletti, zucchine, lattuga, bietole e spinaci;
- Yogurt. Lo yogurt è un vero toccasana per il nostro intestino soprattutto se fatto in casa (è semplicissimo!) e condito con della buona frutta di stagione;
- Cereali integrali ed olio d’oliva. I cereali integrali non dovrebbero mai mancare nella nostra alimentazione per svariati motivi, uno di questi è la presenza di importanti quantità di fibra insolubile che contribuisce a stimolare la motilità intestinale e dare corpo alle feci. L’olio extravergine d’oliva non dovrebbe mai essere assente nell’alimentazione quotidiana, esso infatti svolge un’azione “lubrificante” sulle feci in transito. Molti consigliano anche altri tipi di oli vegetali, come quello l’olio semi di lino, io resto sempre dell’opinione che un buon olio extravergine d’oliva sia migliore: è una bomba di antiossidanti polifenolici ed è ottimo per combattere la stitichezza. Cercate di consumarlo a sempre a crudo per godere al meglio delle sue preziose qualità.