La vitamina B6 appartiene al complesso delle vitamine del gruppo B (vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamina B5, vitamina B7, vitamina B9, vitamina B12). Quando ci si riferisce alla vitamina B6 in realtà vogliamo indicare tre derivati della piridina che sono interconvertibili tra loro nell’organismo umano essi sono: la piridossina, il piridossale e la piridossamina. Questa vitamina gioca un ruolo importantissimo nel sistema nervoso essendo un cofattore necessario per la sintesi di neurotrasmettitori, come serotonina e noradrenalina ed è fondamentale per la sintesi della guaina mielinica che avvolge l’assone dei neuroni. Per tali funzioni è necessario assumere la giusta quantità quotidiana di vitamina B6. Dove si trova la vitamina B6? Quali sono gli alimenti che la contengono? In questo articolo abbiamo raccolto per voi tutte le informazioni utili sulla localizzazione ed i benefici per l’organismo che derivano dalla sua assunzione.
Alimenti che contengono la vitamina B6 ed informazioni utili
La vitamina B6 è largamente diffusa negli alimenti, in particolare la ritroviamo in lievito, germe di cereali, carne, uova, pesce, verdura e legumi come piselli, carote e spinaci, latte e formaggi, noci, fegato e farina. Le migliori fonti di vitamina B6 sono quelle animali in quanto questa vitamina è più biodisponibile e pronta ad essere assorbita dall’organismo.
Nei vegetali, invece, una buona quota di questa vitamina è contenuta nella sua forma glicosilata quindi inutilizzabile dal nostro organismo. Nell’adulto si consiglia di assumere circa 1.5 mg/die di vitamina B6 ogni 100g di proteine assunte, mentre nei bambini la quota giornaliera si aggira sui 0.3-0.8 mg/die. In gravidanza ed allattamento la quota andrebbe aumentata del 20-30% senza mai superare le dosi in quanto, come tutte le vitamine, anche la vitamina B6 può provocare ipervitaminosi. Dosi superiori a 100 mg/die sono connessi alla comparsa di nevriti ed alterazioni della percezione nervosa periferica.
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Cosa fa la vitamina B6 nel nostro organismo? La vitamina B6 ha un ruolo fondamentale nel nostro organismo in quanto funge da cofattore per una serie di reazioni: racemizza alcuni aminoacidi, distacca lo zolfo dalla serina, decarbossila gli aminoacidi, partecipa alle reazioni di transaminazione, interviene della deaminazione ossidativa degli aminoacidi. Cosa accade se vi è una carenza? Sostanzialmente la carenza di vitamina B6 è rara nelle persone sane che non soffrono di particolari malattie a base genetica. Infatti, la carenza è frequente in coloro che soffrono di malattie congenite come difetti dell’attività enzimatica piridossino-dipendenti. La carenza di questa vitamina si manifesta anche in soggetti affetti da particolari disturbi come ipertiroidismo, cirrosi epatica, uremia, insufficienza cardiaca congestizia ed uso di particolari farmaci. Infatti, la vitamina B6 interagisce con farmaci come l’isoniazide, amiodarone, levodopa, penicillamina, fenobarbitale, fenitoina, teofillina ed anche preparati erboristici dall’azione estrogeno-simile possono interferire con i livelli di piridossina. Nei bambini la carenza delle vitamine del gruppo B si manifestano in seguito alla comparsa di segni quali lingua bianca e screpolata, inappetenza ed astenia conseguente alla febbre. Per reintegrare l’apporto di vitamine del gruppo B può essere utile utilizzare un integratori alimentari che contengono tutte le vitamina appartenenti a questo gruppo, visto che si dimostrano di importanza fondamentale nel prevenire e/o curare svariati disturbi. Anche i bambini potrebbero beneficiare di un’integrazione di vitamine del complesso B specie negli episodi febbrili caratterizzati da inappetenza e desquamazione cutanea.
Le carenze di vitamina B6, se pur rare, andrebbero colmate assumendo appositi integratori che è possibile acquistare in farmacia o parafarmacia, ma è necessario prima ascoltare il parere del medico che valuterà approfonditamente il vostro caso.