L’Achillea millefolium è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, la stessa della camomilla con cui condivide molti usi e proprietà.
Gli usi e le proprietà dell’Achillea sono note già nell’antica Grecia da cui questa pianta trae addirittura il suo nome. Infatti, la tradizione vuole che Achille sia stato il primo ad utilizzare le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti di questa pianta.
L’Achillea millefolium possiede fiori raggruppati in vistosi corimbi di colore rosa oppure bianchi che fioriscono da giugno a settembre. I fiori e le foglie, che costituiscono la droga della pianta, vengono utilizzate per le loro proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie in quanto ricche di oli essenziali.
Gli usi dell’Achillea sono sostanzialmente due: medicina tradizionale e medicina omeopatica. Nonostante l’Achillea millefolium possa essere utilizzata come rimedio naturale per lenire alcuni disturbi, essa non è esente da controindicazioni e possibili interazioni se assunta con determinati farmaci.
Per tale ragione, è importante richiedere il parere del proprio medico di famiglia anche se state assumendo un prodotto assolutamente vegetale.
L’articolo che stai leggendo è stato scritto in base alle ricerche scientifiche pubblicate in banche mediche di settore. Trovi i riferimenti bibliografici alla fine dell’articolo.
In questo articolo parliamo di:
Achillea: utilizzi e proprietà
Dell’Achillea si utilizzano le foglie ed i fiori che costituiscono la droga botanica di questa pianta da cui si ottiene un olio essenziale ricco di camazulene, azulene, β-pinene e cariofillene.
Gli utilizzi dell’Achillea millefolium riguardano il trattamento dei disturbi allo stomaco (proprietà stomachiche) soprattutto grazie alle sua capacità di favorire la digestione e la funzionalità epatica, organo impegnato nel duro lavoro di digestione e “pulizia” del corpo dalle scorie.
Trova impiego come cicatrizzante e riparatrice tissutale tale da giustificare il suo utilizzo per la riparazione della pelle, ferite e piaghe di diversa natura ed origine grazie alle sue spiccate proprietà vulnerarie.
Per le sue proprietà antispasmodiche ed antinfiammatorie, l’Achillea è utilizzata per rilassare la muscolatura liscia pertanto più essere utilizzata per alleviare i dolori mestruali e rilassare la muscolatura genito-urinaria in caso di coliche.
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Per la presenza della vitexina, un flavonoide che presenta ottime proprietà regolatrici delle fluttuazioni ormonali, l’Achillea millefolium trova impiego nel lenire tutti i processi e le modifiche che intervengono nella sindrome premestruale caratterizzata da irritabilità, stanchezza, sbalzi d’umore e nervosismo.
Le proprietà antinfiammatorie dell’Achillea vengono utilizzate per lenire il dolore gengivale mentre le sue proprietà astringenti ed emostatiche fanno di questa pianta un valido rimedio in caso di emorroidi o per ridurre il flusso ematico durante un ciclo mestruale abbondante.
Inoltre, sembra che l’Achillea abbia avuto buoni risultati per la cura delle teleangectasie (vene varicose). Per uso esterno, ha un’azione rassodante, astringente, antiseborroica e lenitiva: utile soprattutto per la pelle secca e screpolata, per la pelle grassa ed impura, per le ragadi al seno dovute all’allattamento e per piccole piaghette della cute.
Dosaggio
Le modalità d’impiego dell’Achillea millefolium sono essenzialmente due: uso esterno ed uso interno, ma a che dosaggio?
Per uso esterno l’Achillea può essere utilizzata sotto forma di impacco da applicare sulla pelle come lenitivo delle pelli secche ed astringente per quelle acneiche. Per poterlo realizzare, basterà lasciare in infusione per 15 minuti 2 cucchiai di estratto secco in circa mezzo litro d’acqua e poi utilizzare quell’acqua per tamponare la pelle del viso utilizzando dei pratici dischetti di cotone oppure del cotone idrofilo.
Realizzando un infuso concentrato potete anche unirlo ad un trito di cetrioli e dello yogurt bianco per realizzare un’ottima maschera per punti neri e brufoli, dopo aver accuratamente esfoliato la pelle.
L’infuso se bevuto può apportare ottimi benefici per lenire i dolori mestruali, le emorroidi, i disturbi digestivi. Preparare l’infuso è molto semplice, basterà aggiungere un cucchiaio di fiori di Achillea per ogni tazza d’acqua (circa 200 mL), portare l’acqua ad ebollizione, versare l’estratto secco, lasciare in infusione per 10 minuti avendo cura di coprire per evitare la dispersione dei componenti più volatili e bere due tazze al giorno preferibilmente lontano dai pasti principali.
Se non gradite il sapore di questa bevanda, allora potete scegliere di utilizzare la tintura madre al dosaggio di 20-40 gocce in mezzo bicchiere d’acqua, due volte al giorno lontano dai pasti. Per sfruttare i benefici dell’assorbimento sublinguale sarà necessario tenere per pochi secondi un po’ di quest’acqua sotto la lingua e poi ingoiarla.
Controindicazioni
Alcune possibili controindicazioni dell’Achillea riguardano particolari cure farmacologiche a cui si è sottoposti. In particolare, l’Achillea millefolium non va assunta se siete in terapia con anticoagulanti e/o farmaci per il controllo della pressione arteriosa.
Con questi ultimi farmaci, infatti, può crearsi interazione con l’achilleina contenuta in questa pianta che si è dimostrata efficace nel regolare gli sbalzi pressori. È, inoltre, controindicata in tutti quei pazienti che presentano ipersensibilità alle specie vegetali appartenenti alle Asteraceae.
Come per ogni principio attivo o erba medicamentosa che si utilizza, è sempre indicato chiedere consiglio al proprio medico e/o farmacista, anche in virtù delle controindicazioni e le interazioni che può dare questa pianta.
Fonti: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22449535
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