In questo articolo parliamo di:
L’albumina è una delle più abbondanti proteine plasmatiche che si trova normalmente nel sangue ed è deputata allo svolgimento di svariate funzioni:
- trasporto di numerosissime sostante come ormoni steroidei e tiroidei;
- mantiene la pressione oncotica;
- trasporta la bilirubina non coniugata;
- ha la proprietà di trasportare farmaci, ioni calcio, acidi grassi liberi;
- contribuisce a mantenere un pH costante (effetto tampone).
In condizioni fisiologiche, l’albumina nelle urine deve essere assente o meglio può essere presente ma solo in piccolissime tracce, tant’è che si parla di microalbuminuria per indicare che appunto che la sua presenza deve essere microscopica.
Nell’articolo di oggi vi parleremo in maniera approfondita di questo test e cercheremo di capire se la presenza di albumina nelle urine rappresenta un rischio per la salute o meno.
Quali sono i valori normali dell’albumina nelle urine?
I valori normali, per un soggetto sano in buona salute, devono essere compresi tra 2-15 mg/24 ore, oltre questi valori si parla di albumina urinaria alta.
Se si riscontrano valori delle analisi compresi tra 30 e 300 mg/24 ore si parla di microalbuminuria; se superano i 300 mg/24 si ha macroalbuminuria o albuminuria cronica.
Quest’ultima condizione deve destare preoccupazione perché l’albumina è una proteina sostanzialmente “estranea” alla composizione urinaria e, se presente, vuol dire che con molta probabilità abbiamo un danno renale.
I reni svolgono un ruolo importantissimo nel filtrare il nostro sangue dalle sostanze di scarto che vengono espulse con le urine e nel trattenere invece le componenti del sangue utili come ad esempio le proteine plasmatiche tra cui l’albumina.
Se per diverse cause o patologie i reni sono danneggiati, allora non sono più in grado di assolvere a questa funzione ed è possibile ritrovare l’albumina nelle urine che rappresenta il primo campanello d’allarme di un problema renale che va meglio indagato.
Quali sono le cause dell’albumina alta nelle urine?
Esistono casi in cui un leggero aumento dell’albumina nelle urine è del tutto fisiologico e reversibile in quanto provocata da cause transitorie non patologiche. I casi in questione sono: sforzo fisico, gravidanza, raffreddore, febbre, disidratazione, ciclo mestruale e ortostatismo cioè quando si passa molto tempo in piedi.
Quando vi sono cause organiche cioè riconducibili a stati patologici precisi si parla di albuminuria clinica e le cause coincidono spesso con la presenza di particolari patologie o alterazione funzionale dei reni.
Volendo essere precisi, quando di parla di danno renale, si è soliti distinguerli in tre diversi tipi: pre-renale, renale e post-renale.
Tra le cause pre-renali abbiamo:
- febbre;
- stati di intossicazione;
- congestione venosa;
- insufficienza cardiaca;
- compressione endo-addominale delle vene renali;
- disidratazione;
- dieta iperproteica;
- acidosi metabolica;
- diabete;
- anemia;
- ipertensione;
- eclampsia;
- mixedema;
- mieloma.
Tra le cause che riguardano tipicamente il rene abbiamo:
- gomerulonefrite;
- lesioni destruenti renali;
- alcune neoplasie;
- avvelenamenti;
- TBC.
Tra le cause post-renali annoveriamo:
- infezioni ai bacinetti renali e all’uretere;
- cistiti violente;
- uretriti;
- prostatite.
Grossomodo queste sono le principali cause che tendono a far aumentare i valori normali di albumina urinaria.
Come si esegue l’esame?
Per dosare l’albumina urinaria è necessario prelevare semplicemente un campione di urina e farlo analizzare dal laboratorio di fiducia. Il medico ha a disposizione una serie di modalità per realizzare queste analisi:
- Farvi raccogliere l’urina in un qualsiasi momento della giornata sia mattina che pomeriggio. Per rendere più accurata questa analisi è consigliabile eseguire contemporaneamente il dosaggio della creatinina, una sostanza filtrata ed espulsa dai reni in condizioni normali;
- Farvi raccogliere la prima urina mattutina oppure quella dopo quattro ore dall’ultima minzione;
- Farvi raccogliere l’urina nelle 24 ore che verrà raccolta in un opportuno contenitore che acquisterete in farmacia.
Per eseguire questo esame non è necessario adottare alcuna precauzione l’importante è non raccogliere l’urina dopo un’intensa attività fisica per non falsare l’analisi.
Perché dosare l’albumina nelle urine?
Il dosaggio di questa proteina è particolarmente importante per diagnosticare prontamente un danno renale potenzialmente irreversibile come quello che si instaura in caso di diabete mellito.
Sostanzialmente, il medico potrà prescrivervi questa analisi per diagnosticare eventuali lesioni renali che se identificate in tempo possono essere rallentate nel processo degenerativo. Nell’arco dell’anno il numero dei dosaggi può essere molto variabile e ciò dipende dalla patologia per la quale vi è stato prescritto.
I casi possono essere diversi:
- Diabete mellito di tipo 2. È consigliato il dosaggio una volta all’anno a partire dalla diagnosi;
- Ipertensione. È consigliato l’esame ogni 6-8 mesi;
- Diabete mellito di tipo 1. È consigliato eseguire l’esame mediamente ogni 3 anni;
- Gravidanza. In genere alla fine di ogni trimestre;
Accanto a questa analisi è consigliato dosare anche la creatinina per calcolare il rapporto albumina/creatinina nelle urine.
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