L’alfa 1-glicoproteina acida, in passato detta orosomucoide (ORM), è una proteina di fase acuta, cioè una proteina che si produce quando vi è un processo infiammatorio in atto oppure un danno cellulare. Questa proteina fa parte delle alfa 1-globuline che possono essere dosate con l’elettroforesi e la loro sintesi è modulata da due geni polimorfici localizzati sui nostri cromosomi.
L’alfa 1-glicoproteina acida viene sintetizzata in misura prevalente dal fegato e i suoi valori normali sono compresi tra 0,6-1,2 mg/mL nell’uomo, nella donna e nei bambini. In termini percentuali, questa proteina rappresenta 1-3% della concentrazione plasmatica di un soggetto sano, ma particolari condizioni patologiche possono provocare un suo aumento. Per sapere il valore di questa proteina nel sangue basta sottoporsi semplicemente ad un prelievo sanguigno. Non è necessario osservare precauzioni prima di sottoporsi a questa analisi del sangue, ma è necessario informare il medico se si assumono particolari farmaci oppure se si aspetta un bambino.
Qual è la sua funzione?
Una delle funzioni fisiologiche attribuite alla alfa 1-glicoproteina acida è quella di agire come carrier di diversi composti a anche con carica differente. Tra essi abbiamo: composti neutri come i gli acidi grassi, composti carichi positivamente e negativamente come alcuni farmaci, steroidi e inibitori delle proteasi.
Però, come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo il dosaggio di questa proteina viene effettuato quando vi è un’infiammazione acuta, infatti il suo ruolo nel trasporto di farmaci e successivo drug delivery (il rilascio) sembra essere marginale.
Attualmente, sono in corso studi tesi a dimostrare che in condizioni fisiologiche questa proteina può avere interazioni con il metabolismo tiroideo, infatti piccole quantità nel sangue sono in grado di stimolare il recettore della tireotropina presente sulle cellule follicolari della tiroide a produrre cAMP (AMP-ciclico) favorendo così la liberazione degli ormoni tiroidei nel circolo sanguigno. Al contrario, se le concentrazioni plasmatiche di alfa 1-glicoproteina acida sono elevata si ottiene l’effetto opposto di inibizione.
Studi recenti hanno dimostrato che l’alfa 1-glicoproteina acida è, insieme all’albumina, alle VLDL (lipoproteine a bassissima densità) e citrato, uno dei quattro biomarcatori circolanti potenzialmente utili per la stima del rischio di mortalità a cinque anni dovuta a qualsiasi causa.
Alfa 1-glicoproteina acida alta e bassa: le cause
Le cause di un aumento dei valori normali di alfa 1-glicoproteina acida sono da attribuirsi a: infezioni di varia origine e natura, TBC, reumatismi, infarto del miocardio, necrosi tissutale, metastasi tumorali, alcuni interventi chirurgici, ittero ostruttivo. Nella popolazione anziana può verificarsi una riduzione della concentrazione di albumina nel sangue e parallelamente un aumento della alfa 1-glicoproteina acida.
Invece, possono provocare una riduzione dei livelli plasmatici: ittero epatocellulare, infezioni intestinali, malnutrizione, disfunzioni epatiche.
I livelli plasmatici di questa proteina possono alterarsi in gravidanza, a causa di ustioni, in seguito all’assunzione di alcuni farmaci oppure in seguito a particolari patologie come ad esempio HIV.
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