La papaina è un enzima proteolitico che si estrae dal frutto della papaia (Carica papaya) molto noto come coadiuvante dei processi digestivi grazie alla sua capacità di scindere le proteine ingerite con il cibo con un’efficacia paragonabile a quella dei nostri stessi enzimi digestivi. Cerchiamo, insieme, di scoprire qualcosa in più su questa sostanza: dove si trova in natura? a cosa serve? come sfruttarla? dove trovarla in commercio? quando evitarla?
Come detto precedentemente, la papaina è una sostanza assolutamente naturale che si estrae da un albero poco legnoso tipico del centroamerica, ma oggi coltivato anche in molte parti dell’Asia e dell’Africa. Per ottenere la papaina in forma grezza, è necessario far fuoriuscire il latice dal frutto immaturo effettuando delle piccole incisioni sul pericarpo, ovvero la parte esterna del frutto che ricopre il seme. Questa sostanza liquida e appiccicosa dovrà subire una serie di trasformazioni prima di ottenere la papaina pura. Infatti, dovrà prima essere essiccata e la polvere che si ottiene sarà sottoposta a processi di lavorazione tale da eliminare ogni singola traccia di impurità. La papaina pura ha tonalità di colore che vanno dal beige al marrone a seconda del luogo di produzione. La maggior parte della polvere di papaia viene utilizzata dall’industria farmaceutica per la realizzazione di integratori alimentari.
Proprietà della papaina
Le proprietà della papaina sono numerose e tutte molto valide tali da rendere questa sostanza naturale una delle più apprezzate quando si parla di aiuto al processo digestivo. In primis è possibile citare le doti antinfiammatorie naturali e antiedemigene spesso associata alla bromelina che si estrae dal gambo d’ananas. Questa sostanza è infatti capace di ridurre l’infiammazione e i suoi sintomi provocati dal rilascio di particolari mediatori chimici e di favorire l’assorbimento di edemi localizzati di varia entità. Per quanto concerne la sua attività sull’apparato digerente, la papaina trova impiego in molti integratori alimentari come coadiuvante della digestione proteica in pazienti affetti da digestione lenta.
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La papaina viene usata anche per uso topico e sono molti i prodotti presenti in commercio che la contengono: creme idratanti per il viso o per le mani che si utilizzano per lo più per rallentare il processo di invecchiamento cutaneo e prevenire le rughe. Le popolazioni indigene dei luoghi di produzione della papaya utilizzano questa pianta per trattare ferite, ulcere, bruciature, piaghe da decubito e psoriasi.
Oltre alla papaina pura, dal frutto di papaya si può ottenere la papaya fermentata, ovvero si lascia fermentare il frutto immaturo di questa pianta così da rendere disponibili grosse quantità di sali minerali, vitamine ed altre sostanze organiche che possiamo sfruttare per il nostro benessere. Essendo ricco di minerali, rispetto alla papaya tradizionale, la papaya fermentata ha una migliore attività antiossidante che viene sfruttata per arrestare il processo degenerativo cellulare promosso dai radicali liberi. Altre funzioni attribuite a questa sostanza sono: protezione contro le malattie degenerative, proprietà gluconormalizzanti ed immunostimolanti.
Le sostanze contenute nella papaya fermentata aiutano a ridurre l’incidenza di malattie degenerative come: patologie cardiovascolari, neoplasie, morbo di Alzheimer, anche se studi approfonditi sono ancora in corso. Questa azione è dovuta alla presenza di grosse quantità di flavonoidi dall’azione “radical scavenger” e dalla vitamina E uno dei più potenti antiossidanti naturali che contribuiscono al benessere cellulare impedendone il danneggiamento. Grazie alla presenza di beta-glucani che si originano in seguito alle modifiche a carico dei carboidrati presenti nella polpa del frutto, la papaya può essere utilizzata per ridurre i livelli glicemici. Questi benefici si possono avere anche consumando sufficienti quantità di avena ed orzo. La papaya fermentata ha anche importanti proprietà come stimolante del nostro sistema immunitario aiutandoci a proteggerci dall’azione negativa di batteri patogeni. Questo effetto è comunque da ricondurre all’azione della papaya di proteggerci dai radicali liberi.
Quali sono le controindicazioni della papaina?
Come un po’ tutte le sostanze, anche la papaina non è esente da controindicazioni ed effetti collaterali che possono comparire se si assume questo prodotto. La sostanza, infatti, andrebbe somministrata con una certa cautela in pazienti che soffrono già di altre allergie o dermatiti da contatto in quanto l’utilizzo del prodotto per via topica potrebbe determinare: irritazione, rossore, prurito, e infezioni localizzate.
Nel caso di un’assunzione orale della papaina, è possibile che si manifestino gastriti, nausea, vomito e diarrea ed in questi casi è fortemente consigliato sospendere immediatamente l’assunzione di questo prodotto e richiedere un consulto medico. L’uso della papaina è controindicato in alcune particolari fasce di pazienti: gravidanza, allattamento, ulcera gastrica, pazienti che assumono farmaci anticoagulanti. Inoltre, è bene tenere in considerazione che la papaina aumenta l’assorbimento del ferro, pertanto coloro che assumono integratori alimentari a base di questo minerale dovrebbero evitare di assumere contemporaneamente preparati a base di papaina.
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