L’amilasi pancreatica è un enzima prodotto dalle cellule acinose del pancreas esocrino che consente la digestione dei carboidrati ingeriti con l’alimentazione. Questo enzima non viene prodotto solo dal pancreas ma anche diverse forme di amilasi vengono prodotte anche dalle ghiandole salivari (amilasi salivare), dalle tube di Falloppio nelle donne, dalla placenta e dalle ovaie.
Per tale motivo, ogni qual volta si vuole verificare la corretta funzionalità pancreatica è necessario dosare specificamente l’alfa amilasi pancreatica detta isoamilasi P ovvero quella specifica di questo organo.
Dosare questo enzima non è facile perché esso viene rapidamente eliminato dall’organismo; per questo motivo può accadere che l’amilasi risulti normale pur essendo presente una sofferenza pancreatica. Invece, questo valore continua ad essere elevato nelle urine che pertanto vanno analizzate.
I valori normali di riferimento per l’amilasi pancreatica sono i seguenti, ma bisogna sempre fare riferimento a quelli riportate sul proprio referto perché gli intervalli dipendono dal laboratorio in cui sono state eseguite le analisi del sangue:
- Bambini da 0-24 mesi: 0-20 U/l;
- Bambini e adolescenti da 2-18 anni: 9-35 U/l;
- Adulti: 11-54 U/l.
Oltre a questo enzima, in caso di danno pancreatico si alterano altri due enzimi: la lipasi pancreatica e l’elastasi.
Per tale motivo è sempre consigliabile eseguire il dosaggio di questi enzimi insieme all’amilasi pancreatica in modo da verificare la corretta o alterata funzionalità pancreatica. Infatti, se il medico sospetta una disfunzione a carico di quest’organo vi prescriverà le seguenti analisi:
- Dosaggio dell’amilasi totale nel sangue;
- Dosaggio dell’amilasi pancratica nel sangue;
- Dosaggio dell’amilasi nelle urine (amilasuria);
- Dosaggio della lipasi pancreatica;
- Dosaggio dell’elastasi fecale.
In questo articolo parliamo di:
Amilasi Pancreatica Alta: le cause
Il dosaggio dell’amilasi pancreatica è l’esame più utile per diagnosticare una pancreatite in atto da più giorni, in quanto in caso di pancreatite acuta anche se si liberano piccole quantità di amilasi nel sangue è difficile rivelarle perché esse vengono facilmente eliminate con le urine.
Per questo motivo, come detto prima, è consigliabile dosare anche gli altri enzimi nel sangue e nelle urine, per una diagnosi più accurata.
Nei casi in cui si manifesti un attacco di pancreatite, questo enzima raggiunge la sua concentrazione massima dopo 12 ore dall’inizio dell’attacco e continua a mantenersi costante per 3-4 giorni consecutivi.
In questi casi la concentrazione plasmatica dell’amilasi più essere anche 6 volte maggiore rispetto ai valori normali.
Il solo dosaggio dell’amilasi pancreatica, tuttavia, non è sufficiente per diagnosticare un tumore al pancreas ma c’è bisogno di esami più approfonditi.
Oltre alla pancreatite vi sono altre cause che possono alterare questo valore come: abuso di alcool, calcoli pancreatici che possono ostruire il dotto pancreatico, perforazione intestinale, l’utilizzo di alcuni farmaci come cortisonici, estroprogestinici e FANS.
Quindi il dosaggio della forma pancreatica dell’amilasi è un esame specifico per identificare un danno a questo organo che il medico può richiedere nel caso si presentino alcuni sintomi particolari come forte dolore addominale, problemi digestivi di varia natura, dimagrimento tutti apparentemente senza una causa specifica.
Ricordiamo, inoltre, che tali esami non sono esami del sangue di routine ma si effettuano solo quando vi sono i presupposti.
Oltre all’amilasi pancreatica, anche il dosaggio della amilasi totale è molto importante per diagnosticare la presenza di particolari patologie ed inoltre, in alcune categorie di pazienti questo esame può risultare alterato perché coesistono altre situazioni.
Ad esempio, l’amilasi totale risulta elevata nei pazienti che soffrono di macroamilasemia, una condizione di natura non patologica che porta alla formazione di immunocomplessi della amilasi con le immunoglobuline.
Il complesso che si forma, per via delle grosse dimensioni che gli impediscono di essere filtrata dai reni, non può essere eliminato con le urine facendo aumentare il valore dell’amilasi sierica.
Il dosaggio contemporaneo dell’amilasi totale nel sangue e quella urinaria consente di stilare una diagnosi di macroamilasemia, mentre non sono utili per diagnosticare una pancreatite.
Come si eseguono le analisi?
Il dosaggio dell’amilasi pancreatica è molto semplice da eseguire, infatti basta sottoporsi ad un prelievo di sangue venoso avendo l’accortezza di non bere alcool e mangiare rispettivamente nelle 24 ore e 12 ore precedenti l’esame.
Sono normali prelievi del sangue anche la lipasi e l’amilasi totale che soventi si effettuano insieme a quella pancreatica.
L’amilasuria, cioè il dosaggio dell’amilasi nelle urine, si effettua prelevando un campione di urine in qualsiasi momento della giornata, essendo l’escrezione di questo enzima pressoché costante nel tempo.
Come devono essere i valori?
L’analisi dei valori di amilasi nel sangue non possono essere considerati esami a se stanti perché ognuno è interconnesso all’altro ed indispensabile per avere un quadro chiaro dello stato di salute del paziente.
Amilasi totale nel sangue
I valori normali dell’amilasi totale sono compresi tra 1-225 U/l. Se si riscontrano valori elevati di questo enzima, allora bisogna capire se il danno è a livello pancreatico o alle ghiandole salivari e procedere ad indagare sull’origine di questa alterazione. Nel caso in cui il valore è più basso rispetto alla norma, questa condizione non ha alcun significato clinico degno di nota ma può essere dovuto ad a riduzione momentanea;
Amilasi pancreatica dosata nel sangue
I valori normali di questo enzima devono essere compresi, nell’adulto, tra 11-54 U/l. Se il suo valore ricade in questo intervallo, con amilasi totale alterata, allora non vi sono alterazioni al pancreas ma con molta probabilità c’è a livello delle ghiandole salivari e questo va opportunamente diagnosticato. Nel caso, invece, il valore dell’amilasi pancreatica sia elevato, allora con quasi assoluta certezza si ha una sofferenza pancreatica. Invece, se il suo valore è basso rispetto alla norma non vi sono particolari problemi perché questa condizione non è indice di alcuna patologia;
Amilasi nelle urine
Il dosaggio di questo enzima nelle urine è molto importante per l’eventualità di un intervento tempestivo, come il caso di una pancreatite acuta.
Infatti, in questi casi l’amilasi urinaria si altera dopo un paio d’ore dall’episodio, invece nel sangue essa viene rapidamente eliminata. Pertanto, per diagnosticare una pancreatite è necessario dosare sia il valore dell’amilasi nel sangue che quello nelle urine.
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