Bocca Amara: Cause e Rimedi Naturali

La sensazione di avere costantemente una bocca amara è una condizione molto comune nella popolazione, ma essa è comunque un sintomo molto aspecifico e le cause vanno indagate ed accertate dal medico avvalendosi anche di specifici esami diagnostici (analisi del sangue, ecografie) se necessario.

Le cause della bocca amara possono essere semplicemente legate ad abitudini errate come fumare, bere, non curare l’igiene orale: tutte situazioni in cui è possibile intervenire. In altri casi, questo fenomeno si manifesta in particolari momenti della giornata come il risveglio al mattino piuttosto che al pomeriggio durante la digestione e questo può essere una segno di un disturbo gastrico come può essere una digestione faticosa e lenta.

In altri casi ancora, la bocca amara può avere un eziologia patologica e rappresentare il sintomo di una vera e propria patologia ben definita.

Se il problema non si presenta con una certa frequenza allora è probabile che il disturbo non abbia cause patologiche alla base, in caso contrario può essere una spia di una disfunzione o malattia che va opportunamente diagnosticata dal medico.

Bocca Amara: ecco tutte le cause!

La bocca amara è un sintomo aspecifico che accomuna molte patologie, non sempre gravi, che necessitano di essere diagnosticate ed eventualmente curate al fine di eradicare la causa che provoca tale disturbo.

La maggior parte delle patologie che provocano la fastidiosa bocca amara riguardano l’apparato gastrointestinale, infatti l’associazione “popolare” bocca amara-fegato non è poi così priva di fondamento. Vediamo in dettaglio quali possono essere la cause di natura patologica che si rendono responsabili di questo disturbo.

1. Disturbi gastrici. La gastrite da Helicobacter pylori, l’ulcera duodenale e il reflusso gastroesofageo rappresentano le cause più diffuse responsabili di questo problema. Ciò che accumuna queste tre patologie è la continua sensazione di gonfiore e pesantezza allo stomaco, eruttazioni frequenti, bruciore epigastrico, risalita fino alla gola dei succhi gastrici che comportano, oltre alla sensazione di bocca amara, anche alito cattivo, bocca secca ed impastata. Disturbi gastrici

2. Calcoli alla colecisti. La colecisti, detta anche cistifellea, è un piccolo sacco in cui viene conservata momentaneamente la bile prodotta dal fegato per essere riversata nel duodeno. Se all’interno della cistifellea si formano delle strutture solide, i calcoli, si parla di calcolosi biliare e ciò ostacola la fuoriuscita della bile. I sintomi associati a questa condizione sono: febbre, nausea, vomito, diarrea, alterazione del quadro epatico, feci chiare e bocca amara. Questi disturbi possono riguardare con maggiore frequenza i pazienti che hanno subito l’asportazione della colecisti, colecistectomia, che provoca reflusso biliare e continua sensazione di bocca secca e amara.

3. Disturbi epatici. Dicevamo prima del binomio bocca amara-fegato: la cirrosi epatica, l’insufficienza epatica grave, l’ingrossamento del fegato, la steatosi epatica, l’ittero sono tutte malattie che si manifestano già nelle primissime fasi con bocca amara. La causa è dovuta, essenzialmente, all’aumento delle transaminasi e della bilirubina circolante.

4. Neoplasie. Il tumore allo stomaco può avere tra i sintomi la continua sensazione di bocca amara. A questo sintomo spesso si associano: affaticamento, inappetenza, astenia, forte dimagrimento, vomito. Anche il tumore alla laringe può avere lo stesso disturbo e si caratterizza per una costante sensazione di un “grappo in gola”, disfagia e alito pesanteDiabete
5. Diabete mellito. Il diabete è una patologia metabolica che nelle sue forme più gravi comporta chetosi, cioè accumulo di corpi chetonici nel sangue che se si accumulano provocano una riduzione del pH sanguigno con conseguenti problemi a carico di numerosi organi ed apparati. La sensazione di bocca amara, infatti, è tipica delle persone che soffrono di diabete in stato avanzato.

6. Acetone. L’acetonemia, detta anche chetosi, è un disturbo del metabolismo glucidico in genere transitorio che si manifesta con una certa frequenta nella popolazione pediatrica ovvero quando il bambino ha la febbre e tende a digiunare per diversi giorni. Tuttavia, questa condizione può riguardare anche la popolazione adulta che segue diete povere di carboidrati, cioè le diete chetogeniche come ad esempio la dieta Dukan o la dieta Plank;

7. Pancreatite. La pancreatite è un’infiammazione del pancreas che può essere distinta in acuta e cronica. La pancreatite acuta ha un esordio improvviso e, salvo rari casi in cui si instaura un processo necrotico, ha un esito positivo e contente il recupero della funzionalità dell’organo. La pancreatite cronica, invece, è causata da abuso di alcool, calcoli pancreatici, malnutrizione proteica e calorica, ipertrigliceridemia, abuso di alcuni farmaci;

8. Raffreddore ed infezioni del cavo orale. La sensazione di bocca amara può accompagnare spesso sia il raffreddore che le infezioni al cavo orale come carie, ascessi, stomatite. In coloro che soffrono di sinusite cronica, il disturbo è molto frequente perché le secrezioni nasali tendono a “colare” sulla parete posteriore della bocca e questo può infettare le tonsille. L’eccessiva proliferazione batterica può comportare la liberazione di sostanze dall’odore sgradevole in grado di conferire alla saliva un gusto amaro e disgustoso;

9. Mestruazioni e gravidanza. Le fluttuazioni ormonali che caratterizzano i giorni del flusso mestruale e i nove mesi della gravidanza, possono comportare una sensazione di bocca amara. Questo sintomo, però, non è riferito da tutte le donne, essendo la risposta ormonale assolutamente individuale. Neutrofili alti in gravidanza

10. Farmaci. Uno degli effetti indesiderati legati all’assunzione di particolari farmaci, come gli antibiotici, è la sensazione di bocca amara. Questo accade molto spesso con i macrolidi (claritromicina) in quanto essi, essendo in grado di accumularsi a livello delle tonsille, si rendono responsabili dell’alterazione delle composizione della saliva e conseguente sapore amaro.

Quali rimedi abbiamo a disposizione? Scopriamolo insieme!

I 7 Rimedi Naturali per combattere la bocca amara

Come si può evincere dall’elenco precedente, la maggior parte delle cause che sono all’origine di questo disturbo sono legate a disturbi dell’apparato gastrointestinale che non possono essere risolte con rimedi fai da te ma necessitano di una visita medica approfondita da un gastroenterologo.

Il discorso è ancor più valido se questo disturbo si manifesta con una certa frequenza e non è solo un sintomo transitorio. Per la visita specialistica potrete rivolgervi ad un gastroenterologo o un epatologo se il disturbo sia provocato da una disfunzione epatica.

La seconda cosa importante che dovrete fare, indipendentemente dall’esito delle visite mediche, è quello di seguire uno stile di vita sano: correggere l’alimentazione (magari affidandosi ad uno specialista in materia come un nutrizionista), smettere di fumare, condurre una vita più tranquilla e meno stressata, non abusare di medicinali ed alcool.

Mangiare caramelle o miele oppure bere bevande zuccherate non aiuta a risolvere il problema e la sensazione di “bocca dolce” è solo momentanea. Meglio agire alla causa del problema cercando di individuare quale essa sia di preciso.

Se il problema non ha una causa patologica ma è dovuto ad un rallentamento nel processo digestivo, allora potrete iniziare a valutare di prendere in considerazione alcuni dei rimedi naturali che vi proponiamo.

1) Tisana al carciofo

Il carciofo è una pianta epatoprotettrice che favorisce la funzionalità epatica e regola la secrezione della bile. Per realizzare questa tisana è necessario avere a disposizione delle foglie di carciofo essiccate (5 g circa) che lascerete in infusione per dieci minuti in acqua calda avendo cura di coprire la tazza onde evitare la dispersione dei componenti più volatili.

2) Infuso d semi di finocchio e rosmarino

I semi di finocchio hanno proprietà carminative e digestive eccezionali e possiamo anche aggiungerli alle nostre preparazioni culinarie. Il rosmarino ha proprietà diuretiche e antiossidanti utili per favorire la digestione ed eliminare le tossine in eccesso. Per realizzare la tisana vi occorre: un cucchiaio di semi di finocchio essiccati, un cucchiaino di rosmarino essiccato e 250 mL di acqua calda. Lasciare in infusione il composto per 6 minuti, filtrare e bere.

Fonte immagine: food.ndtv.com Fonte immagine: food.ndtv.com

3) Cardo mariano

 Il cardo mariano (Silybum marianum) è uno stretto parente del carciofo ricchissimo di flavonolignani dall’azione epatoprotettrice. La silibina è il suo componente più attivo che si ricava dagli acheni essiccati di questa pianta e che si utilizza nel trattamento dei pazienti affetti da gravi disturbi epatici caratterizzati da: meteorismo grave, inappetenza, dispepsia, astenia ed alterazione delle transaminasi. Potete assumere questa pianta come integratore alimentare che potete acquistare in farmacia, erboristeria o parafarmacia.

4) Achillea millefolium

L’achillea è una pianta dalle azioni calmanti che possiamo sfruttare per alleviare i dolori e gli spasmi all’apparato gastrointestinale che si manifestano in presenza di una digestione difficoltosa. Per realizzare l’infuso vi occorrono circa 2 g di estratto secco per ogni tazza che potrete sorseggiare anche più volte nell’arco della giornata.

5) Infuso salvia e camomilla

La camomilla ha proprietà calmanti e spasmolitiche, mentre la salvia stimola il processo digestivo. Vi occorrono un cucchiaio di foglie essiccate di salvia e un cucchiaino di estratto secco di camomilla da lasciare in infusione per 10 minuti e bere dopo i pasti principali.

6) Zenzero

Masticare un pezzettino di zenzero può essere utile per favorire la digestione. Questo rimedio è molto utile per contrastare le nausee gravidiche che contraddistinguono i primi mesi della gravidanza. Nel caso il sapore risultasse poco gradito potrete utilizzare un piccolo pezzettino per aromatizzare la tisana che preferite oppure grattugiarlo fresco per insaporire le vostre pietanze. Zenzero7) Canarino digestivo

È un infuso che si realizza con la buccia di limone e una foglia di alloro. Per realizzarlo avrete bisogno di un bel pezzo di scorza di limone non trattato e delle foglie di alloro. Per prima cosa dovrete sbucciare il limone cercando di evitare di portare via la parte bianca (albedo). Riempi un piccolo pentolino con l’acqua, la buccia di limone e le foglie di alloro spezzettate a mano, lascia in infusione per 10 minuti e bevi dopo i pasti principali dopo averlo filtrato.

Condividi su: