La lisina o L-lisina è un amminoacido essenziale ovvero un aminoacido che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e che dobbiamo assumere con l’alimentazione. La lisina è un aminoacido molto importante per il buon funzionamento del nostro organismo in quanto è uno degli elementi indispensabili per la crescita e per la sintesi delle nostre strutture cartilaginee intervenendo insieme alla vitamina C nella sua sintesi. Favorisce, inoltre, la sintesi di anticorpi, enzimi ed ormoni come quello della crescita ed è importante per consentire la corretta calcificazione delle ossa.
Questo aminoacido è fondamentale anche perché è un precursore della vitamina B3 la cui carenza provoca la pellagra. Come si può facilmente intuire questo aminoacido è importantissimo per il nostro benessere ed è necessario assumerla nelle giuste quantità sia consumando alimenti che ne sono ricchi sia assumendo integratori alimentari specifici. Infatti, molto spesso questo aminoacido si trova negli integratori che servono a rinforzare i capelli evitandone la caduta. Ma i suoi benefici non finiscono qui, scopriamoli insieme.
A cosa serve la lisina?
Da un punto di vista chimico la L-lisina è un aminoacido basico perché presenta un gruppo aminico libero che gli conferisce tale proprietà. Oltre ad essere un aminoacido fondamentale per la sintesi del collagene dopo esser stato idrossilato, la lisina è un precursore della carnitina un dei più importanti trasportatori di acidi grassi a lunga catena nella matrice mitocondriale dove verranno convertiti in energia grazie al processo metabolico della beta-ossidazione degli acidi grassi. L’utilizzo della lisina si è rivelato utile anche per prevenire il “risveglio” dell’Herpes simplex responsabile dell’herpes labiale che tende a riattivarsi più volte durante l’anno.
Struttura chimica della lisina |
La lisina è anche un precursore della cadaverina, una molecola che si forma in seguito alla trasformazione per decarbossilazione dei batteri intestinali. Oltre a generarsi durante i fenomeni putrefattivi di materiale organico, questa molecola viene prodotta anche dal nostro intestino quando la flora batterica del colon si trova a dover smaltire grosse quantità di proteine come accade quando si seguono diete iperproteiche che ricordiamo non sono un vero e proprio toccasana per il nostro organismo specie per gli organi deputati alla metabolizzazione proteica.
Alimenti ricchi di lisina
La lisina è molto scarsa nel cereali, infatti la carenza di lisina era molto frequente in passato nelle popolazioni che si cibavano quasi esclusivamente di cereali come mais, orzo, farro. Per essere completo, un alimento proteico deve contenere tutti gli aminoacidi necessario per una corretta sintesi proteica. In mancanza anche solo di un aminoacido, la sintesi proteica si arresta e l’organismo umano sarà costretto a trovare strade alternative per compensare quella mancanza. Se la composizione aminoacidica di un alimento si avvicina a quella del pool aminoacidico di cui è costituito il corpo umano si parla di proteine ad elevato valore biologico.
Nel caso specifico dei cerali, poiché la composizione aminoacidica dei cerali è carente in lisina si parla di aminoacido limitante. Per questo motivo è impensabile basare la propria alimentazione esclusivamente sull’uso di cereali ma è necessario sempre associare i cereali a fonti aminoacidiche complete. L’associazione cereali e legumi rappresenta un piatto completo di mutua integrazione alimentare perché la mancanza di alcuni aminoacidi dei legumi viene compensata dalla presenza di essi all’interno dei cereali e viceversa. Di questa importante associazione dovrebbero tener conto coloro che seguono un regime alimentare vegano in cui vi è l’esclusione di derivati animali ricchi di questo aminoacido. Qualora in queste persone l’apporto di questo aminoacido risulti scarsa è necessaria una supplementazione con integratori alimentari a base di lisina. Ne sono ricchi anche i latticini quindi mozzarella e formaggi sia freschi che stagionati.
Tra i cereali hanno un ruolo molto importante l’avena e l’amaranto che hanno un quantitativo maggiore di lisina. Oggi, questi cereali stanno avendo una nuova vita essendo stati per anni abbandonati a favore di un’alimentazione più “industriale” incentrata quasi esclusivamente sull’utilizzo di pasta e riso.
La carenza di lisina può provocare alcune forme di anemia, occhi arrossati, disordini enzimatici, eccessiva perdita dei capelli, alopecia, spossatezza, inappetenza, irritabilità, alterazioni del ciclo mestruale e perdita di peso. Un sovradosaggio di questo aminoacido può provocare problemi gastrointestinali oltre che provocare squilibrio proteico e diabete.