Dall’esame emocromocitometrico, o più semplicemente emocromo, è possibile conoscere il valore di RDW-CV. Cosa indica questo valore?
La sigla sta per “red blood cell distribution width” che tradotto vuol dire ampiezza di distribuzione dei globuli rossi e consente, in maniera indiretta, di fornirci un parametro con il quale è possibile valutare come si distribuiscono i globuli rossi in base alla grandezza su di un grafico.
Il valore di RDW-CV, sostanzialmente, è un modo di calcolare l’RDW. Infatti, ciascun laboratorio può decidere di calcolare questo valore in due modi differenti: utilizzando il coefficiente di variazione (RDW-CV) oppure utilizzando la deviazione standard (RDW-SD).
I valori di riferimento di questi due parametri sono diversi ma sostanzialmente il risultato è lo stesso.
Per conoscere quali sono i valori normali dell’RDW-CV abbiamo realizzato un articolo specifico che potete consultare cliccando il seguente link: RDW alto e basso
In linea, molto generale un RDW-CV alto indica che i vostri globuli rossi hanno una distribuzione molto ampia ovvero hanno dimensioni diverse tra loro, al contrario un RDW-CV basso indica che gli eritrociti hanno più o meno tutti la stessa dimensione.
Tuttavia, il solo valore di RDW non è sufficiente per stabilire se vi è una forma di anemia se non viene confrontato con gli altri valori dell’emocromo come l’MCV.
RDW-CV: come si calcola?
Il valore di RDW-CV è espresso in percentuale (%) ed il suo range di normalità cade nell’intervallo 11.6-14.6 , anche se questo valore cambia seconda del laboratorio in cui si effettuano le analisi del sangue.
Pertanto, faranno fede i valori normali riportati sul referto. Il valore di RDW-CV si calcola tenendo conto della deviazione standard (σ o ds) e dell’MCV (volume corpuscolare medio) con l’equazione seguente:
L’interpretazione di questo dato spetta al medico, il quale è l’unico in grado di potervi dire se il vostro valore di RDW è patologico oppure no.
In genere questo valore, associato a quello dell’MCH e dell’MCV, viene utilizzato per effettuare una diagnosi di anemia, cioè un’alterazione della forma e/o dimensioni dei nostri eritrociti.
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