L’acido folico è una vitamina che si può trovare naturalmente all’interno di moltissimi alimenti (i folati per la precisione) ma allo stesso tempo può essere integrata in situazioni in cui si richiede un suo supplemento, come integratore alimentare.
L’acido folico gioca un ruolo importantissimo durante l’arco della gravidanza e una sua carenza può provocare danni irreversibili a carico dello sviluppo del tubo neurale nel bambino nonché possibili casi di anemia megaloblastica.
Soprattutto negli ultimi tempi, è stato consigliato a tutti e praticamente per tutto, vittima di campagne promozionali spesso senza scrupoli, che però hanno come effetto quello di disinformare il paziente e, come vedremo più avanti, di esporlo a determinati rischi, dato che anche l’acido folico può avere degli effetti collaterali, per fortuna non gravissimi, come vedremo più avanti.
In questo articolo parliamo di:
Un prodotto tutto sommato sicuro
Con la guida di oggi non vogliamo assolutamente affermare che l’acido folico sia un prodotto che fa male, dato che ci sono tutta una lista di ottimi motivi per utilizzarlo.
La vitamina B9 (questo il nome alternativo dell’acido folico) è infatti nella stragrande maggioranza dei casi una molecola sicura che, se assunta entro le dosi massime consigliate, è assolutamente innocua. È di fondamentale importanza assumerla durante la gravidanza, dato che è direttamente coinvolta nello sviluppo del tubo neurale del feto, ed è lo strumento più importante di prevenzione per la spina bifida, una malformazione provocata da una cattiva chiusura incompleta di una o più vertebre.
Allo stesso tempo anche chi è esposto al rischio di sviluppare patologie cardiovascolari può trovare giovamento dall’assunzione di integratori a base di folato, che minimizzano il rischio soprattutto nei casi dove il paziente presenta valori alti di omocisteina.
Un’enorme operazione di marketing
Abbiamo poco sopra elencato quelli che sono i benefici, innegabili, dell’acido folico. Il marketing però ha creato non pochi equivoci, in quanto attraverso i vari canali pubblicitari è stato fatto passare il messaggio che l’acido folico fa sempre bene e comunque, a prescindere da quali siano le nostre condizioni di salute e, cosa decisamente più pericolosa, a prescindere dalle quantità che si andranno ad assumere.
Certo, la carenza di acido folico è responsabile di problematiche di salute a carico del feto in formazione (basti pensare alla spina bifida) particolarmente gravi, anche se la pubblicità non avrebbe dovuto creare inutili allarmismi e spingere tante e troppe persone ad abusare di questo integratore.
Quali sono le dosi consigliate?
Anche per l’acido folico le maggiori organizzazioni sanitarie nazionali e internazionali stabiliscono le dosi massime raccomandate:
- tra i 200 e i 300 microgrammi per le persone adulte;
- massimo 400 microgrammi durante la gravidanza;
- 300-350 microgrammi invece durante l’allattamento.
Ci sono casi eccezionali, come quelli rappresentati da talune particolari patologie cardiovascolari, nei quali si impone l’utilizzo di dosi sicuramente maggiori di quelle consigliate per i soggetti adulti: si può passare a 400-1000 microgrammi al giorno, anche se si tratta, ovviamente, di un caso che sarà completamente gestito dal nostro medico curante.
Un altro caso eccezionale è rappresentato sicuramente dalla gravidanza: nel caso di gravissime carenze di questo elemento, si può consigliare anche il consumo di 5 mg, ovvero 10 volte la dose consigliata. Anche in questo caso saranno il medico e il ginecologo a stabilire quali sono le dosi da assumere, soprattutto mentre stiamo vivendo una condizione particolare come può essere una gravidanza.
Quali sono gli effetti collaterali dell’acido folico?
L’acido folico, quando assunto in quantità superiori alle dosi massime raccomandate, può causare reazioni avverse ed effetti collaterali. Si tratta di effetti collaterali che in genere si presentano quando il dosaggio massimo consigliato viene superato di circa 8-10 volte, fatta eccezione per le donne incinte. I principali effetti collaterali sono:
- alterazioni importanti dell’umore;
- eritema della pelle, orticaria, prurito intenso e formazioni di pustole;
- crampi muscolari;
- desquamazione della pelle;
- difficoltà nell’assimilazone dello zinco;
- diarrea, meteorismo, nausea;
- bocca amara;
- stomatite.
A dosi molto elevate, l’acido folico è in grado praticamente di interagire in modo negativo con tutti gli apparati del nostro corpo, con una predilezione certa ed evidente per il sistema nervoso centrale e la cute.
La principale controindicazione dell’acido folico riguarda il suo utilizzo in caso di epilessia ed è fonte di grande preoccupazione per chi soffre di crisi epilettiche. Superare le dosi, per questi soggetti, è estremamente pericoloso in quanto espone al rischio di convulsioni.
L’anemia perniciosa
Un eccesso di acido folico rende estremamente più difficile la diagnosi di una patologia estremamente pericolosa come l’anemia perniciosa. Si tratta infatti di una patologia del sangue, causata da una carenza di vitamina B12, che può avere tra le conseguenze la perdita della sensibilità, parestesie localizzate e in alcuni casi anche la paralisi totale.
Le interazioni con altri farmaci
L’acido folico è anche in grado di interagire con taluni farmaci e con alcuni supplementi. Tra i più importanti troviamo:
- l’interazione negativa con farmaci e con gli alimenti in grado di abbassare la pressione arteriosa. Si tratta infatti di un effetto che viene amplificato dall’acido folico, soprattutto se assunto in dosi elevate;
- chi assume aspirina dovrebbe prestare altrettanta attenzione. Secondo alcuni recentissimi studi, l’acido folico è in grado di invertire gli effetti della proteina C-reattiva, causando stati infiammatori importanti. Tra i rischi maggiori c’è quello della pericardite e di altre patologie cardiache;
L’acido folico è anche in grado di abbassare i livelli di glicemia. Chi assume dunque farmaci per il diabete, dovrebbe calcolare insieme al medico quelli che sono i dosaggi consigliati sia dei farmaci che già si assumono, sia dell’acido folico stesso. Per l’acido folico dunque sono valide tutte le raccomandazioni di buon senso che sono operative per i farmaci, naturali o sintetici che siano. Non è assolutamente il caso di avventurarsi senza il consulto di un medico, checché ne dicano le campagne di marketing che tendono ad esaltare l’acido folico come un prodotto sempre e comunque sano ed indicato per il consumo da parte nostra.
I rischi, come avete avuto modo di leggere nella guida di oggi, ci sono. Anche le interazioni con gli altri farmaci sono sicuramente motivo di preoccupazione, soprattutto per chi segue terapie specifiche per patologie con le quali la vitamina B9 è in grado di interagire.
Non ci sono prodotti 100% sicuri e affidarsi al consulto di uno specialista è un passo fondamentale per essere certi di poter sperimentare i lati positivi dell’acido folico, evitando per quanto possibile quelli negativi.
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