Tra i diversi valori che si possono dosare seguendo delle semplici analisi del sangue troviamo la creatinina che sarà appunto oggetto della nostra guida approfondita.
La creatinina è un prodotto di degradazione della creatina fosfato localizzata nei muscoli che viene prodotta, a velocità pressoché costante, dal nostro corpo a seconda della quantità di massa muscolare che disponiamo.
Il dosaggio della creatinina è un esame che in genere viene effettuato nell’ambito di indagini approfondite in merito alla funzionalità e renale ed è utilizzato come principale parametro con cui si diagnostica un’insufficienza renale.
Ci fornisce un dato molto importante sullo stato di salute dei nostri reni essendo questi ultimi gli organi deputati al filtraggio del sangue. I livelli di creatinina tendono a mantenersi constanti durante l’arco della giornata e tendono ad essere più alti nell’uomo per via della maggiore massa muscolare. Tuttavia, possono alterarsi frequentemente in seguito all’assunzione di farmaci, riduzione dell’apporto idrico oppure a causa dell’ingestione volontaria o meno di sostanze tossiche per quest’organo.
La depurazione del sangue dalle sostanze di rifiuto, come anche la creatinina, prende il nome di clearance e consiste nel dosare il livello di questa sostanza nell’arco delle 24 ore. Nell’articolo di oggi cercheremo di capire cosa vuol dire avere un valore alto o basso di questo indice nel sangue, le cause che possono alterarlo, i sintomi che comporta ed ogni altra informazione necessaria che dobbiamo conosce su questo parametro.
In questo articolo parliamo di:
Cos’è la creatinina?
La creatinina è sostanzialmente una sostanza di scarto che viene sintetizzata dal nostro organismo durante il ciclo di demolizione della creatina, una sostanza sintetizzata dal nostro fegato ed utilizzata dai nostri muscoli a scopo energetico oppure assunta dagli sportivi come integratore alimentare.
La creatina, che non deve essere confusa con la creatinina, viene sintetizzata a partire dalla glicina, S-adenosilmetionina e arginina dalle cellule del fegato, gli epatociti. Questa sostanza è di importanza fondamentale per i muscoli dei mammiferi in quanto serve a rigenerare l’ATP (il carburante delle nostre cellule) durante la contrazione muscolare.
Quando si assume la creatina come integratore alimentare subito avviene la fosforilazione dell’azoto glicinico e la creatina trasformata in fosfocreatina. Una volta svolto il suo compito essa viene degradata ed immessa ne circolo sanguigno (creatininemia) che grazie alla demolizione epatica e alla successiva filtrazione renale si riverserà nelle urine.
Tutte le reazioni energetiche che avvengono nel nostro organismo e che vedono l’intervento della creatina portano alla formazione di piccole quantità di creatinina. Il ritmo di produzione di questa sostanza tende a mantenersi costante durante l’arco delle 24 ore e può aumentare leggermente in caso di condizioni fisiologiche come dieta iperproteica o in condizioni patologiche come danno renale. Quotidianamente circa il 2% della creatina presente nel nostro organismo viene convertita in creatinina.
Essendo questo valore direttamente proporzionale alla massa muscolare la sua escrezione dipende dalla razza, dallo sport praticato e dal sesso.
Perché è importante misurare la creatinina?
Quando si forma la creatinina, che ricordiamo è un prodotto di rifiuto dell’organismo, essa viene riversata nel circolo sanguigno per essere poi filtrata dai reni ed escreta nelle urine, dunque non viene riassorbita ma eliminata come sostanza di rifiuto.
La sua concentrazione urinaria rappresenta un indice ben specifico dell’efficienza funzionale del rene. Se la creatinina urinaria è bassa vuol dure che l’attività filtrante del rene è compromessa o alterata e, di conseguenza, si avrà un aumento della concentrazione della creatinina nel sangue.
Il dosaggio della creatinina si effettua sia nel sangue e si parla di creatinina sierica che nelle urine, creatinina urinaria. Il primo esame consiste in un semplice prelievo di sangue venoso ed è necessario digiunare da almeno 8 ore e non aver eseguito esercizio fisico in questo lasso di tempo.
La misurazione della creatinina nelle urine, invece, si effettua raccogliendo le urine nell’arco delle 24 ore. Per effettuare questa operazione basterà acquistare un apposito contenitore nel quale il paziente dovrà deporre tutta l’urina della giornata che servirà per dosare la creatinina. Entrambi i valori consentono di capire se c’è un danno funzionale al rene.
Clearance della creatina: come si calcola?
Per valutare la funzionalità renale i nefrologi si servono di due importanti parametri: la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) che indica la portata del fluido filtrato (il sangue) attraverso il rene e la clearance della creatinina (C/Cr) che indica il volume di plasma sanguigno che viene “ripulito” nell’unità di tempo.
La parola clearance significa appunto “depurazione” ed in particolare il sangue che viene depurato dalla creatina nell’arco di tempo di un minuto.
Ma come si calcola la clearance della creatinina? Il calcolo della creatinina è molto semplice ad è necessario avere a disposizione i seguenti valori:
- la concentrazione della creatinina urinaria nelle 24 ore (U);
- il volume di urina che è stato raccolto (V);
- la concentrazione della creatinina plasmatica cioè quella che si ritrova nel sangue (P).
La formula matematica è la seguente: C=(UxV)/P, dove C è la clearance della creatinina.
Oltre a questa equazione, che è anche quella più utilizzata, è possibile utilizzarne un’altra che tiene conto della superficie corporea del soggetto che prevede una leggerissima modifica di quella precedente: C=[(UxV)/P] x (1,72/S).
La superficie corporea (S) può essere facilmente ricavata servendosi di apposite tabelle avendo a disposizione altezza e peso. Mentre il valore 1,72 deriva da una media statistica secondo cui un uomo medio che pesa 70 kg ha questa superficie corporea.
Quali sono i valori normali della creatinina?
Si considerano normali livelli di creatinina nel sangue pari a 0,6-1,2 milligrammi (mg) per decilitro (dL) negli uomini adulti e 0,5-1,1 milligrammi per decilitro nelle donne. Questi valori possono essere leggermente più alti nei pazienti muscolosi o in adolescenti in fase di crescita mentre tende a diminuire nelle donne in gravidanza.
Il valore ematico della creatinina tende a diminuire rispetto alla norma negli anziani e nei neonati di un valore pari all’incirca a 0,2 mg/dL. Valori inferiori di creatinina nel sangue si hanno anche in caso di malnutrizione, eccessiva perdita di peso, malattie croniche e quando la massa muscolare tende a diminuire nel tempo per cause di varia origine.
Una persona a cui è stato asportato un rene può avere un normale livello di creatinina che si attestano intorno a 1,8-1,9. Se questo valore aumenta fino a raggiungere i 10 mg/dL allora vi è la necessità di ricorrere alla dialisi per eliminare la creatinina dal sangue.
Creatinina Alta: Cause e Sintomi. Quando preoccuparsi?
Quando si parla di creatinina alta ci si riferisce solitamente a quella sierica cioè a quella che viene misurata nel sangue. Questo valore può aumentare in caso di alterazione renale che fa aumentare il livello di creatinina nel sangue a causa della mancata filtrazione.
Quando si scopre di avere un valore elevato di creatinina è bene stabilire, con l’aiuto del medico, se queste disfunzioni renali (insufficienza renale o azotemia) siano datati oppure recenti, perché nel secondo caso questi possono essere facilmente trattati ed il problema risolto in breve tempo.
Le principali cause di un aumento della creatinina nel sangue sono:
- elevata pressione sanguigna;
- diabete mellito;
- alcuni farmaci: chemioterapici, antibiotici (gentamicina, amfotericina B), ACE inibitori, diuretici (furosemide), analgesici (ibuprofene, acido acetilsalicilico);
- eccessivo consumo di carne che può aumentare, in maniera temporanea, i livelli di creatinina sierica. L’alimentazione in questo caso gioca un ruolo molto importante nella determinazione di questo parametro: è stato calcolato che è possibile avere un aumento del 10-20% rispetto ai valori normali. Per approfondire questo argomento di consiglio la lettura di questo interessantissimo articolo.
- rabdomiolisi che consiste in un’anormale disgregazione muscolare che può ostruire il tratto urinario e provocare un innalzamento dei livelli di creatinina;
- infezioni renali che possono rallentare se non ostacolare la funzionalità dei reni.
Riconoscere i sintomi di un’insufficienza renale non è semplice. Alcune categorie di persone possono soffrire occasionalmente di un sovraccarico renale e mostrare elevati livelli di creatinina negli esami del sangue di routine senza mai manifestare alcun sintomo.
Quindi quando preoccuparsi? In linea generale non appena si manifestano i sintomi caratterizzanti della presenza di creatinina alta. Tra essi abbiamo:
- disidratazione;
- edema;
- affaticamento;
- apnee, fame d’aria;
- respiro smorzato;
- confusione mentale;
- nausea;
- vomito;
- neuropatia;
- pelle secca che però rappresenta un sintomo molto aspecifico.
Creatinina Bassa: Cause
Avere la creatinina bassa è una situazione molto più rara rispetto all’eccesso, eppure fisiologicamente possibile in alcune condizioni. Tra le cause più comuni abbiamo la gravidanza in quanto nel momento in cui il feto inizia a svilupparsi il quale ha bisogno di cospicue quantità di energia e nutrienti.
Durante la gestazione, infatti, la quantità di creatina a disposizione è bassa e di conseguenza ci sarà meno creatinina nel sangue.
Quando sottoporsi all’esame?
Questa analisi del sangue può essere prescritta nell’ambito di esami di routine quando il medico ha la necessità di valutare il metabolismo del paziente. Inoltre, è consigliato anche quando il paziente presenta disturbi non specifici e su vuole individuare la causa.
Solitamente, il dosaggio della creatinina viene prescritto in associazione all’azoto ureico nel sangue e all’albumina urinaria in modo da avere un quadro più chiaro della possibile alterazione delle funzionalità renale.
Ad affiancare queste analisi è possibile che il medico consigli di sottoporsi ad una TAC sia prima che dopo terapie farmacologiche per valutare o meno la loro efficacia. La frequenza con cui viene prescritto questo esame dipende sostanzialmente dalle patologie di cui soffrite.
Ad esempio, nel caso di insufficienza renale cronica la frequenza sarà maggiore per tenere la situazione sotto controllo mentre nel caso di diabete mellito l’esame può essere prescritto anche una sola volta all’anno.
Creatinina ed integratori alimentari
Molti sportivi per aumentare la massa muscolare fanno ricorso all’utilizzo di creatina sotto forma di integratori alimentari in modo da aumentare le disponibilità energetica per le cellule muscolari.
Infatti, come detto in apertura la creatina serve a rigenerare le molecole di ATP che costituisce il “carburante” delle nostre cellule. Dalla creatina si origina la creatinina ed è possibile un aumento dei livelli nel sangue che possono alterare il risultato delle analisi.
L’esercizio fisico di intensità lieve non influisce sulla quantità di creatinina nel sangue se la massa muscolare non aumenta moltissimo. Nel caso di un aumento considerevole della massa muscolare, allora i suoi valori nel sangue possono risultare alterati rispetto a quelli normali.
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