Stevia proprietà e controindicazioni: fa male?

    La stevia è un dolcificante naturale che è utilizzato ormai praticamente in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, dove da qualche anno ormai è partita un’autentica crociata nei confronti degli zuccheri più comunemente usati, questo dolcificante ipocalorico è diventato un vero must per tutti coloro i quali vogliono stare attenti alla linea e alla salute. Oltre ad oltreoceano però, la stevia è anche utilizzata in paesi come Giappone, Paraguay, Uruguay e Brasile di cui è originaria.

    Non è privo però, questo dolcificante, di controindicazioni, motivo per il quale il dibattito tra sostenitori e detrattori è ancora accesissimo e non accenna a placarsi. Vediamo insieme quali sono i lati positivi e i lati negativi dell’utilizzo di questo particolarissimo prodotto.

    La stevia: uno dei più comuni dolcificanti naturali

    La stevia, il cui nome scientifico è Stevia rebaudiana, è una pianta dal grande potere dolcificante, duecento volte superiore al comune zucchero da cucina grazie alla presenza di cui componenti dall’attività dolcificante come il rebaudioside A e il rebaudioside B. In aggiunta ha pochissime calorie il che rende questo dolcificante estremamente adatto per chi sta seguendo una dieta ipocalorica. Al suo interno, nello specifico nelle foglie, è possibile trovare principi attivi come stevioside e rebaudioside A, glucosidi dal potente potere dolcificante.
    È altresì estremamente facile da conservare, motivo per il quale trova larghissimo impiego in tutti in quei paesi dove non è proibita o dove comunque l’uso non è controllato. Non subisce alcun tipo di alterazione ad alte temperature ed è dunque ottima anche per preparare dolci.

    Come si usa la stevia?

    Si trova ormai in commercio in preparazioni molto diverse: sia sotto forma di foglie essiccate e triturate, sia sotto forma di concentrato liquido o in polvere da aggiungere alle proprie preparazioni. La seconda preparazione è estremamente più comune nella grande distribuzione ed è, insieme alla forma in polvere, quella che probabilmente che ci troveremo ad utilizzare.
    Le foglie fresche non hanno praticamente nessun tipo di impiego, fatta salva la masticazione che però è prerogativa delle popolazioni che si trovano a stretto contatto con questa pianta.


    Le foglie di stevia più comunemente vengono essiccate e triturate, per ottenere una polvere che può essere utilizzata sia per preparare sciroppi, sia direttamente nelle preparazioni dei dolci. Si può anche preparare un estratto, con processi chimici complessi, che restituisce poi il prodotto che siamo abituati a vedere in erboristeria e supermercato. Il suo potere dolcificante è enorme e viene per questo motivo inserito nella dieta di tutti coloro che hanno problemi di glicemia e diabete. Il retrogusto del concentrato è però molto forte, motivo per il quale il suo impiego potrebbe non essere gradito per preparazioni come ad esempio il caffè o il tè.

    Stevia proprietà

    Da poco si è affacciata sul mercato anche la stevia liquida, che può essere più facilmente dosata (è fondamentale per una pianta dal potere dolcificante così forte). Si tratta di una novità che sta lentamente soppiantando le altre modalità di conservazione, preparazione e consumo della stevia.

    Molto raramente, soprattutto nei bar, si trova anche sotto forma di compresse, che ricordano i vecchi dolcificanti zero calorie degli anni ’80 e ’90. Una compressa equivale, come potere dolcificante, grosso modo ad un cucchiaino raso di zucchero. La stevia così preparata è in genere mescolata con altre sostanze, che ne garantiscono comunque il bassissimo apporto calorico.

    La stevia come rimedio naturale: i benefici

    Non si parla solo di dolcificante quando ci riferiamo alla stevia. Si tratta infatti di un prodotto che ha anche altri tipi di benefici e proprietà:

    • può aiutare a combattere il sovrappeso, in quanto non apporta calorie;
    • aiuta a combattere i problemi di carie, in quanto non contiene zuccheri;
    • è ricca di flavonoidi, che sono importantissimi per combattere i radicali liberi e dunque l’invecchiamento precoce delle nostre cellule;
    • sono al vaglio attualmente le presunte proprietà antibatteriche e antisettiche della stevia.

    L’aiuto della Stevia per chi soffre di diabete

    Il ruolo fondamentale della stevia, quel ruolo che l’ha resa un prodotto apprezzato praticamente in tutto il mondo, è svolto sicuramente in favore di chi soffre di diabete. Non solo infatti non influenza i livelli di zuccheri nel sangue, ma secondo alcuni recenti studi è anche in grado di ridurre il livello i glicemia. Stevioside e rebaudioside A sembrano infatti capaci di alterare il normale funzionamento di alcune particolari cellule nel pancreas, quelle che producono l’insulina. Per questo motivo dunque la stevia, nonostante le possibili controindicazioni, è sempre più popolare tra i diabetici.

    Il problema della stevia: potrebbe essere cancerogena

    Non è tutto rose e fiori come potrebbe però sembrare fino ad adesso. La stevia infatti è sospettata di canceroginità da diverse autorità sanitarie nazionali ed internazionali, senza che però siano stati mai realizzati studi indipendenti a sostegno di questa tesi. FAO e OMS hanno comunque fissato in 4 mg al giorno per chilogrammo di peso corporeo il limite superiore di utilizzo salubre della stevia, una quantità che è più che sufficiente per permetterci di utilizzarla come dolcificante.

    Secondo alcuni, la stevia sarebbe vittima di guerre commerciali tra i dolcificanti naturali e quelli invece di sintesi chimica, intorno ai quali si muoverebbero interessi per miliardi di euro ogni anno. Sta di fatto che in paesi comunque estremamente attenti alla salute dei propri cittadini, la stevia è consentita (pensiamo al Giappone) ed è attualmente utilizzata come ingrediente principale di tantissime alternative light.

    Stevia fa male

    Volendo seguire i consigli dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non sembra ci siano rischi e controindicazioni legate all’assunzione della stevia. Si tratta di un prodotto naturale che non sembra avere alcun tipo di controindicazione neanche per le donne incinte e per i bambini in tenera età; non risulta che sia in grado di scatenare reazioni allergiche ed è dunque più che benvenuta nelle nostre case, soprattutto nel caso in cui soffrissimo di diabete o comunque di problemi correlati alla glicemia.

    L’alternativa aspartame è davvero migliore?

    L’aspartame è un dolcificante a zero calorie, di sintesi chimica, che viene utilizzato in tutta l’Unione Europea come alternativa alla stevia, il cui utilizzo come ingrediente nelle preparazioni gastronomiche non è consentito per legge. Anche intorno all’aspartame però si è sollevato un polverone di polemiche, che probabilmente non vedranno fine se non nel giorno in cui le autorità sanitarie approfondiranno la questione e la redimeranno con gli strumenti offerti dalla scienza.


    Dove posso usarla?

    Praticamente ovunque, nella preparazione di dolci, biscotti e torte di tutti i tipi. In molti l’hanno utilizzata con successo anche come dolcificante per la marmellata ipocalorica, mentre aggiungerla al caffè è ancora una “cattiva” idea, dato che tende a lasciare un retrogusto in grado di annullare il piacere della tazzina di caffè.

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