L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato recentemente la possibilità di rimborsare un prodotto farmaceutico sotto forma di crema a base di ruxolitinib per il trattamento della vitiligine non segmentale che coinvolge il viso nei pazienti dai 12 anni in su. Questa presa di posizione di AIFA rappresenta un passo particolarmente significativo nella gestione della vitiligine. Cerchiamo di comprendere i risvolti.
In questo articolo parliamo di:
- Vitiligine: che cos’è?
- Cause della vitiligine: quali sono?
- Quali sono i sintomi della Vitiligine?
- Diagnosi della vitiligine: come avviene?
- Trattamenti attualmente disponibili contro la vitiligine
- Un trattamento innovativo contro la vitiligine: vediamo di cosa si tratta
- Qual è il meccanismo d’azione di ruxolitinib?
- Prospettive Future
- Fonti
Vitiligine: che cos’è?
La vitiligine è una patologia cutanea che si caratterizza per la presenza di macchie ipopigmentate o completamente bianche in cui c’è una riduzione o assenza della produzione di melanina.
Questo particolare disturbo della pigmentazione interessa circa 0,5-2% della popolazione mondiale, colpendo sia maschi che femmine.
La vitiligine in genere può manifestarsi in età pediatrica o dopo i 20 anni.
Cause della vitiligine: quali sono?
Le cause biologiche della vitiligine non sono ancora state del tutto chiarite. La teoria più seguita suggerisce che alla base della comparsa di questa malattia vi sia un fenomeno autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca in maniera errata i melanociti, le cellule che sono responsabili della produzione di melanina.
Altri fattori probabilmente coinvolti nella comparsa di questa condizione includono disturbi metabolici, disfunzioni delle ghiandole endocrine, predisposizione genetica stress psicofisico, scottature e lesioni cutanee.
Quali sono i sintomi della Vitiligine?
La vitiligine si manifesta con una visibile perdita della presenza di melanociti e melanina in alcune aree del corpo che diventano particolarmente bianche e poco pigmentate, oltre che visibilmente sensibili all’esposizione solare.
Le macchie possono avere bordi frastagliati o lisci e la zona centrale risulta più bianca rispetto alla pelle circostante.
Esistono principalmente due forme della vitiligine:
- Forma Non-Segmentale/Bilaterale: caratterizzata da chiazze simmetriche su entrambe le metà del corpo, presenti spesso anche su occhi, bocca, gomiti, braccia, mani e piedi. È la forma più comune, rappresentando il 90% dei casi.
- Forma Segmentale/Localizzata: colpisce una sola parte del corpo ed è più frequente nei bambini.
Altri sintomi tipici della vitiligine sono lo scolorimento precoce dei capelli e barba oltre che quello delle mucose di naso e bocca e cambiamenti nel colore della retina.
Diagnosi della vitiligine: come avviene?
La diagnosi di vitiligine viene effettuata nell’ambito di una visita specialistica dermatologica tramite un esame obiettivo in cui il dermatologo usa una lampada di Wood, che emette una luce blu, al fine di rilevare con maggiore precisione la presenza delle macchie caratteristiche della vitiligine.
Trattamenti attualmente disponibili contro la vitiligine
La vitiligine non può essere del tutto eliminata ma esistono dei trattamenti per gestirne la presenza sulle aree colpite:
- Forme meno gravi: si usano farmaci corticosteroidei topici, inibitori della calcineurina topici e analoghi della vitamina D.
- Forme avanzate: si ricorre alla fototerapia a farmaci immunosoppressori al fine di stimolare la pigmentazione delle zone colpite. Tuttavia, questi trattamenti non impediscono la progressione costante della malattia.
Depigmentazione della cute sana: Consigliata in casi selezionati dove la vitiligine è estesa alla maggior parte del corpo, per uniformare il colore della pelle.
- Le aree colpite dalla vitiligine sono più sensibili alle scottature e devono essere protette con creme solari ad alto fattore protettivo.
Sono in corso studi clinici che potrebbero portare all’introduzione di nuovi farmaci specifici per una gestione più efficace della vitiligine nei prossimi anni.
Un trattamento innovativo contro la vitiligine: vediamo di cosa si tratta
Attualmente sono in corso ricerche che potrebbero portare all’introduzione di nuovi farmaci specifici per una gestione più efficace della vitiligine nei prossimi anni.
Ruxolitinib è il primo farmaco per il trattamento specifico della vitiligine non segmentale, destinato a pazienti adulti e adolescenti dai 12 anni in su.
L’uscita di questo nuovo farmaco è stata annunciata dall’azienda biofarmaceutica globale Incyte, che ha sviluppato il prodotto.
Il farmaco è disponibile in forma di crema e verrà reso disponibile al pubblico tramite prescrizione in centri ospedalieri e specialisti dermatologici.
Ruxolitinb va ad agire sul meccanismo posto alla base della malattia, stimolando la repigmentazione della pelle nelle aree colpite dalla vitiligine.
Gli specialisti pongono l’accento sull’importanza di questa approvazione da parte di AIFA, in quanto così permetterà a chi è colpito da vitiligine di avere una scelta terapeutica efficace.
La mancanza di trattamenti efficaci ha avuto un forte impatto sulla sfera psicologica dei pazienti, causando frustrazione e senso di sconfitta. Ansia e depressione sono molto più diffuse tra le persone con vitiligine rispetto al resto della popolazione.
Qual è il meccanismo d’azione di ruxolitinib?
Ruxolitinib è un inibitore della Janus chinasi (Jak inibitore), già usato con successo in oncologia e in altri contesti sempre caratterizzati da malattie dermatologiche.
Questa molecola rappresenta una novità molto importante per il trattamento della vitiligine perché agisce in modo specifico sul meccanismo patogenetico della malattia, dando il via al processo di repigmentazione delle aree colpite.
Prospettive Future
Con l’approvazione di ruxolitinib, i pazienti con vitiligine non segmentale hanno finalmente a disposizione un trattamento efficace che promette di migliorare significativamente la loro qualità di vita.
Gli esperti dichiarano che i dati a disposizione mostrano che ruxolitinib ha il potenziale di fare la differenza nella vita delle persone con questa condizione. Gli studi clinici di fase 3 hanno portato alla luce evidenze che dimostrano l’efficacia del farmaco nel migliorare in modo significativo la re-pigmentazione delle lesioni presenti in tutto il corpo, sia negli adulti che negli adolescenti con età maggiore di 12 anni.
Fino ad oggi i trattamenti a disposizione, principalmente farmaci corticosteroidi e inibitori della calcineurina topici, non riuscivano a fornire risultati soddisfacenti e presentavano una serie di limitazioni legate principalmente agli effetti avversi.
L’arrivo di ruxolitinib rivoluziona completamente lo scenario, offrendo ai pazienti un beneficio clinico importante e duraturo, con un impatto positivo sulla qualità della vita.
Fonti
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