Le cozze (Mytilus galloprovincialis) sono dei molluschi molto consumati in Italia, specialmente durante l’estate. Appartenenti alla famiglia delle Mytilidae, questi molluschi abbondano in tutto il Mediterraneo, ma sono presenti anche nell’Oceano Atlantico e in quello Pacifico, sebbene la distribuzione in quest’ultimo sia stata favorita solo a partire dallo scorso secolo.
Le cozze sono dei frutti di mare ricchi di nutrienti, ma al contempo sono spesso bersaglio di pregiudizi che spesso le fanno passare come un alimento poco salutare, per non dire addirittura tossico per l’organismo.
Quanto c’è di vero in tali affermazioni? Le cozze sono veramente un alimento da evitare o si tratta solo dell’ennesimo falso mito riguardante gli alimenti di origine marina?
In questo articolo parliamo di:
Cozze: cosa sono e come si consumano
Le cozze sono molluschi bivalvi (o lamellibranchi), in grado di filtrare l’ossigeno per la respirazione e al contempo trattenere il cibo (principalmente plancton). le valve delle cozze sono costituite di carbonato di calcio e tenute assieme da una piccola cerniera.
Classificate come specie altamente invasiva, le cozze sono anche conosciute con il nome di mitilo mediterraneo. Il loro consumo da parte dell’uomo risale all’antichità, tant’è vero che sono state trovate alcune ricette di Epoca Romana a base di frutti di mare identificabili con le cozze.
Si consumano generalmente in padella, all’interno di zuppe o sughi, con riso e pasta. Una preparazione molto diffusa è il così detto “Sauté di Cozze“, che consiste nel consumarle bollite assieme al pepe, aglio e olio extra vergine d’oliva.
Quali benefici possono portare all’organismo?
Questi frutti di mare presentano circa 58 kcal ogni 100gr, fatto che li rende ipocalorici. Tra le numerose sostanze nutrienti che si trovano in un piatto di cozze si contano:
- Vitamine del gruppo B;
- Vitamina C;
- Vitamina A;
- Vitamina E;
- Zinco;
- Ferro;
- Sodio;
- Calcio;
- Fosforo;
- Rame;
- Selenio;
- Potassio;
- Magnesio;
Il mitilo mediterraneo presenta anche elevati livelli di acidi grassi polinsaturi come gli Omega-3 (più nello specifico, acido docosaesaenoico e acido eicosapentaenoico. Queste sostanze sono note per apportare enormi benefici al cuore e alla circolazione, invece per quanto riguarda le vitamine sopra citate, molte di esse stimolano la produzione di collagene e agiscono anche sulla qualità dell’abbronzatura durante il periodo estivo.
Il selenio è antiossidante, mentre il fosforo e il calcio aiutano a rinforzare le ossa, essendo i componenti dell’idrossiapatite di cui le ossa sono composte.
Controindicazioni sul consumo delle cozze
Il consumo del mitilo mediterraneo può tuttavia rappresentare un pericolo per l’organismo, qualora sia allevato e/o pescato in prossimità di aree marittime molto inquinate. Essendo capaci di filtrare e depurare le acque in cui vivono, le cozze finiscono anche per trattenere al loro interno batteri e virus pericolosi, oltreché sostanze tossiche e in alcuni casi anche cancerogene. La consumazione di cozze crude espone al rischio di intossicazioni molto serie e tra le malattie che si possono contrarre troviamo:
- Colera (causata dal batterio Vibrio cholerae);
- Tifo (causata dal batterio Salmonella enterica);
- Epatite A;
Ricordiamo che queste patologie sono tutte in grado di causare il decesso del soggetto colpito, se non adeguatamente trattate.
Nelle cozze possono anche essere presenti alcune tossine algali che sono alla base di diverse sindromi gastrointestinali e neurologiche. Per tutte queste ragioni si raccomanda di cuocere adeguatamente le cozze e di astenersi dal consumo di questi mitili ancora crudi.
Un falso mito molto diffuso vede il succo di limone come un disinfettante efficace contro i batteri e virus che possono annidarsi nelle cozze. Ma in verità il limone non solo non sarebbe in grado di eliminare il 100% degli agenti patogeni, ma la sua azione disinfettante richiederebbe ore o addirittura giorni. Le cozze bagnate con il limone però vengono consumate dopo pochi minuti (o anche solo dopo pochi secondi) e in questo caso il potere disinfettante del limone è praticamente nullo.
Come ridurre i rischi mangiando cozze
Alla luce di quanto trattato in questo articolo, appare ovvio che le cozze non siano un alimento dannoso per l’organismo, a patto che si consumino in quantità moderate e cotte.
Al fine di evitare intossicazioni, si consiglia di acquistare e consumare solo i prodotti dei quali è certa l’origine. Occorre anche mostrare attenzione allo stato di conservazione del prodotto e prepararlo seguendo tutte le accortezze. Prima di cuocerle, pulire bene la superficie aiutandosi con uno spazzolino per eliminare tutte le impurità.
Si sconsiglia inoltre il consumo di questo mitile per chi è soggetto a intolleranze alimentari dovute a frutti di mare o crostacei.
Condividi su: