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Anche un popolo di “fissati” per la pasta come gli italiani, hanno cominciato a guardarsi intorno per cercare alternative di questo prodotto che siano più dietetiche e in generale più sane. L’alternativa principale, oltre a quelle preparate con grani speciali, è la pasta integrale, presente ormai sui mercati da diversi anni e che, finalmente, sta prendendo piede anche in Italia.
Cercheremo di parlare di gusto, di proprietà nutritive e anche di mettere a confronto quelle che sono le principali marche che offrono questo tipo di prodotto nei supermercati italiani. I brand più noti sono sicuramente Misura, Coop e Garofalo ma anche altre aziende si stanno affacciando sul mercato, cercando di intercettare una tendenza ormai diffusa che vede un maggiore interesse di una parte della popolazione a portare avanti un’alimentazione sana e corretta. Prima di acquistare anche prodotti dal costo limitato, però, è bene informarsi sulle caratteristiche nutrizionali, così da formarsi delle opinioni ben precise sulle scelte da fare a tavola.
Perché la pasta integrale?
La pasta integrale è pasta che viene realizzata da farina non raffinata, nella quale vengono mantenute le parti del chicco ricche di fibre, vitamine e preziosi minerali. Ha un colore più scuro della farina raffinata e produce una pasta dalla consistenza piuttosto diversa, ma più sana per tutta una serie di motivi che vi andiamo ad illustrare.
Innanzitutto, il ruolo delle fibre nella dieta è di fondamentale importanza per aumentare il senso di sazietà e favorire la regolarità intestinale, importantissima non solo mentre si è a dieta, ma in generale per la nostra salute.
La pasta integrale, inoltre, rispetto a quella tradizionale ha un indice glicemico leggermente più basso, il che permette di mantenere livelli di zuccheri nel sangue più costanti e dunque combattere l’insorgere della fame e della sonnolenza oltre che evitare picchi insulinici che sono prodromici all’avvento del diabete mellito.
La pasta integrale, fatto salvo per il gusto, è un prodotto dunque superiore rispetto a quello tradizionale.
La pasta integrale Misura
Misura è un marchio che ha cercato di associare il suo nome, praticamente da sempre, a linee di prodotti ritenuti più salutari di quelli tradizionali che però è stata accusata da più parti di aggiungere additivi, seppur naturali, alle sue preparazioni. Si tratta della microcellulosa cristallina, in grado di supplire alla minore quantità di glutine presente nella pasta integrale, per permettere che non scuocia.
Fonte foto: ilfattoalimentare.it
Si tratta in realtà di una problematica che affligge il settore in modo trasversale e che dovremmo forse ignorare, in quanto il problema riguarda il prodotto in quanto tale. Qualitativamente, le farine integrali sono inferiori per la fabbricazione della pasta in quanto tendono a mantenere la cottura in modo peggiore.
Per quanto riguarda la tabella nutrizionale della pasta integrale Misura, abbiamo valori che sono sia analoghi a quella integrale delle altre marche, sia, fatta salva la quantità di fibre, a quella della pasta raffinata:
- circa 350 calorie per 100 grammi di prodotto;
- 66 grammi di carboidrati, di cui 3 grammi zuccheri;
- 7 grammi di fibre.
La pasta integrale Coop
Il gruppo Coop è arrivato, almeno rispetto a Misura, relativamente tardi nel mercato dei prodotti integrali e ha atteso, prudentemente, che il prodotto cominciasse ad avere un mercato di proporzioni adeguate anche in Italia. Il risultato è una pasta che è la più economica tra quelle che vi presentiamo in queste guide e che viene offerta in un buon numero di formati.
La serie di riferimento è la Vivi Verde e presenta i seguenti valori nutrizionali:
- 345 calorie per 100 grammi di prodotto;
- 67 grammi di carboidrati;
- 6,8 grammi di fibre.
Secondo quanto riportato da Coop, nella serie Vivi Verde non sono presenti additivi e l’unico ingrediente è la semola integrale di grano duro da agricoltura biologica.
La pasta ne risente a livello di gusto, perché tende a scuocere più rapidamente, anche se a livello nutrizionale è forse leggermente superiore rispetto alle altre che contengono additivi.
La pasta integrale Garofalo
Garofalo è forse uno dei marchi industriali di pasta italiana che garantiscono i più elevati standard qualitativi. Ha recentemente allargato la sua offerta includendo praticamente tutti i suoi formati anche in versione integrale, che si contraddistinguono comunque per un’ottima tenuta di cottura e, marchio di fabbrica dell’azienda campana, per la ruvidezza della pasta, così capace di trattenere in modo migliore il sugo.
Quella di Garofalo è la scelta forse più ampia che viene proposta a chi vuole una pasta integrale da portare in tavola. Anche i valori nutrizionali sono di tutto rispetto:
- 350 calorie per 100 grammi di prodotto;
- 65 grammi di carboidrati, di cui 3 grammi zuccheri;
- 8 grammi di fibre, quindi più delle altre paste che vi abbiamo presentato in precedenza.
Quale scegliere come migliore pasta integrale?
La scelta può essere soltanto vostra e quello che possiamo darvi per aiutare è il dettaglio che fa emergere un marchio rispetto ad un altro. Misura è un marchio da sempre attivo nel mondo degli alimenti dietetici, che però sembra aver perso leggermente il passo rispetto ai nuovi marchi arrivati nel settore.
Coop, con la sua offerta biologica, presenta un prodotto di salute e benessere a 360°.
Garofalo, invece, è forse quella più buona al palato e che comunque offre il maggior numero di formati.
Si tratta comunque di tre marchi che offrono una qualità eccellente e che possono essere portati in casa senza troppi problemi.
Ma la pasta integrale fa davvero dimagrire?
Si tratta purtroppo di una convinzione che è dura a morire ed è bene sfatarla se il vostro obiettivo è quello di dimagrire. Le calorie contenute nella pasta tradizionale e in quella invece integrale non sono poi così diverse (parliamo di 5–10 calorie di differenza su una porzione di pasta da 80 grammi). Ad offrire vantaggio a livello di salute sono la quantità di fibre, che regolarizzano la funzione intestinale e tengono sotto controllo la glicemia.
Secondo gli studi più recenti, inoltre, il consumo di fibre svolgerebbe un’azione positiva contro il colesterolo cattivo. Quindi certo, non si dimagrisce, ma si migliora comunque la propria salute.
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