Poké: ingredienti piatto, caratteristiche e calorie di una Poké Bowl

Il Poke o Poké è una pietanza originaria delle Hawaii, arrivata nel nostro paese in tempi molto recenti ma già abbastanza apprezzata. Si tratta di una pietanza un tempo considerata povera, preparata con dadini di pesce crudo (solitamente tonno e salmone) accostati agli abbinamenti più vari, dal riso alle verdure, passando anche per combinazioni fusion con la cucine orientali.

Ormai sono molte le persone che individuano in questo piatto un valido alleato per mantenere la forma senza rinunciare a qualcosa di gustoso, ma si tratta veramente di un piatto sano? Quante calorie sono contenute mediamente in una Poké Bowl? Nei paragrafi seguenti andremo a vedere quali sono i principali pro e contro di questo piatto.

Pokè: caratteristiche e ingredienti

Le origini del Poké si perdono nei secoli. Pare che quando gli statunitensi raggiunsero le Hawaii nel XIX secolo questo piatto fosse già presente nelle tavole dei pescatori più poveri, i quali lo consumavano con quel poco pesce che rimane loro. La ricetta classica del Poké hawaiano non vide la luce prima degli anni ’70, periodo in cui si iniziò a esportare questa pietanza fuori dall’arcipelago.

Esistono tre tipologie principali di Poké, classificate in base al tipo di pesce scelto per la preparazione:

  • Aku Poké: si prepara con il tonnetto striato;
  • He’e Poké (talvolta chiamato anche Tako Poké): si prepara con il polpo;
  • Ahi Poké: si prepara con il tonno pinne gialle;

Ovviamente al giorno d’oggi si possono utilizzare anche altri tipi di pesce, come il salmone, o gamberi, scampi o frutti di mare. Solitamente il Poké si serve assieme alle alghe marine, riso, peperoncini, cipollotti, olio e semi di sesamo in una Poké Bowl. Le influenze della cucina giapponese sul Poké sono state notevoli, tanto che nella maggior parte dei casi la pietanza servita nei ristoranti hawaiani è ben diversa da quella che si può gustare nei ristoranti italiani.

Caratteristiche salutari delle Poké Bowl

In una tradizionale Poké Bowl sono presenti moltissimi nutrienti essenziali per l’organismo. Per la preparazione si usano solitamente pesci ricchi di acidi grassi insaturi Omega-3, Vitamina D e Fosforo. L’assunzione dei primi è raccomandata per il corretto funzionamento del cuore, della funzione cerebrale e per prevenire stati di infiammazione. La Vitamina D facilita la calcificazione delle ossa regolando il metabolismo del calcio e anche una corretta assunzione del Fosforo può facilitare tale meccanismo.

Anche i contorni che solitamente si inseriscono nelle Bowl (cipolle, alghe, semi di sesamo etc.) sono ricchi di sostanze antiossidanti. Dal punto di vista della preparazione si tratta di una pietanza molto facile da preparare e dal punto di vista strettamente commerciale si presta molto bene all’asporto e al Food Delivery.

Dal punto di vista calorico, una Poké Bowl preparata con Tonno o salmone selvaggio e pochi condimenti presenta un apporto bilanciato che si sposa bene con i regimi alimentari dietetici.

Principali contro di questo piatto

Il primo punto debole della pietanza potrebbe essere rappresentato dal riso bianco, alimento molto presente nelle Bowl. Questa tipologia di riso presenta poche fibre e un indice glicemico decisamente alto, il che lo rende sconsigliato per chi soffre di Diabete. Per chi invece non ne soffre, il consumo eccessivo potrebbe favorire l’insorgenza del Diabete di Tipo 2.

Un altro condimento che contribuisce ad alzare l’importo calorico è l’olio di sesamo, presente nella maggior parte delle preparazioni. La salsa di soia (presente spesso in quantità molto generose) apporta invece elevati quantitativi di sodio. Se si soffre di ipertensione o malattie cardiache è bene limitare l’apporto giornaliero di tale minerale.

Come se non bastasse, il tonno è un alimento da mangiare senza esagerare a causa dei livelli di mercurio che potrebbero essere presenti nella sue carni. Il consumo di pesce crudo richiede inoltre particolari accortezze come l’abbattimento con adeguati strumenti. Consumare una Poké Bowl preparata con pesce appena pescato senza abbattimento potrebbe portare a parassitosi o reazioni allergiche.

Il Poké è un piatto sano? Conclusioni

In conclusione, il Poké non è di per sé un piatto da evitare, quanto da preparare con la dovuta accortezza.

Per un piatto con un basso indice glicemico e un apporto di minerali entro i limiti si consiglia di consumare il Poké con il minor numero di condimenti. Le porzioni dovrebbero poi contenere basse quantità di salsa di soia e/o olio di sesamo, e per quanto riguarda il pesce si dovrebbe preferire il salmone selvaggio a quello di allevamento. Si può anche optare per pesci qual sgombro, merluzzo o trota, oltreché crostacei quali gamberi o mazzancolle.

Al riso bianco è preferibile quello integrale o altri cereali quali orzo o quinoa, in alternativa si può eliminare in favore di legumi o cibi proteici quali seitan o tofu. Per concludere, seguendo queste accortezze è possibile consumare un piatto più bilanciato e a minor apporto calorico.

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