La rucola è uno degli ortaggi a foglia verde più utilizzati nelle insalate in grado di conferire un gusto deciso e caratteristico al piatto. Può essere consumata da sola, in compagnia di qualche fetta di bresaola, di un po’ di parmigiano o semplicemente con una spruzzata di aceto balsamico.
Ha un gusto unico e deciso apprezzato praticamente da tutti, ma il punto della nostra trattazione non è tanto il suo utilizzo in cucina e le ricette che si possono realizzare quanto le proprietà benefiche in grado di apportare al nostro organismo e le sue possibili controindicazioni.
La rucola, infatti, è uno di quelli che vengono chiamati superfood, ovvero alimenti che al di là del gusto possono offrirci anche degli ottimi nutrienti e funzionare da cura e da presidio per il nostro benessere.
Nel paragrafo successivo ci occuperemo di analizzare le diverse tipologie di rucola che si possono trovare in commercio.
In questo articolo parliamo di:
Due tipi di rucola
La rucola, il cui nome scientifico è Eruca sativa, è una pianta che almeno fino a qualche secolo fa era consumata esclusivamente nella sua versione selvatica. Oggi è coltivata in modo intensivo (ha un ottimo mercato, e i prezzi al dettaglio ne sono una prova) e non esistono sostanziali differenze sul piano nutrizionale tra la versione che cresce spontaneamente e quella che invece viene prodotta con l’aiuto dell’intervento dell’uomo.
In apertura è bene però sottolineare una questione di fondamentale importanza: anche sugli ortaggi a foglia verde rimangono moltissimi dei pesticidi tossici che vengono utilizzati in fase di coltivazione industriale ed è dunque sempre preferibile sceglierne una che sia proveniente da agricoltura biologica.
La rucola selvatica ha un sapore leggermente più aspro e pungente, dovuto spesso ai terreni su cui cresce naturalmente, ma sotto il profilo nutrizionale (e quindi salutare) non presenta differenze sostanziali da quella che troviamo al supermercato.
Una pianta facile da coltivare
La rucola è una delle scelte più comuni per chi decide di farsi l’orto in casa. Questo per due motivi:
- cresce molto rapidamente e in soli 40 giorni è possibile, con condizioni atmosferiche favorevoli, raccoglierla;
- ha bisogno di pochissima acqua ed è dunque adatta anche a chi non può seguire l’orto tutti i giorni.
Se stai pensando di mettere su un piccolo orto, allo scopo di mangiare più sano e soprattutto di avere a disposizione soltanto alimenti gustosi e privi di pesticidi, la rucola potrebbe essere un’ottima scelta.
È vero che la rucola ha poteri afrodisiaci?
La rucola offre tantissimi benefici al corpo, ma non si sono mai registrati in fase di ricerca scientifica i supposti effetti afrodisiaci.
Una dieta più ricca di vitamine, di fibre e di minerali sembra avere ripercussioni positive sulla nostra salute sessuale, ma questo discorso non si può assolutamente limitare alla sola rucola, ma deve essere riferito più o meno a tutti gli ortaggi a foglia verde.
Quali sono le proprietà benefiche della rucola?
Arriviamo al dunque, perché la rucola è un alimento non solo buono, ma anche sano. È in grado di svolgere un’azione positiva sul nostro stato di salute in quanto:
- è ricca di acqua e quindi ha un’azione drenante per l’organismo;
- ha pochissime calorie ed è molto saziante: questo vuol dire che trova facilmente spazio nell’ambito di diete ipocaloriche;
- stimola l’appetito se consumata come antipasto: si tratta di una funzione fondamentale per la salute di chi soffre di disturbi che possono causare inappetenza. Non parliamo solo di anoressia, ma anche di chi utilizza farmaci che hanno la controindicazione di alterare l’equilibrio dello stomaco e dunque l’appetito;
- ha effetti diuretici e aiuta a disintossicare il fegato;
- grazie al suo contenuto in vitamina A, B e K, ha anche un ottimo effetto rinforzante sull’apparato scheletrico;
- è molto ricca di calcio e magnesio, due minerali importantissimi per il benessere delle nostre ossa.
Questo per quanto riguarda le proprietà che possiamo definire “dirette”. C’è molto di più nella rucola e viene utilizzata in fitoterapia in quanto:
- favorisce la digestione, in quanto contiene sostanze in grado di stimolare la produzione di determinati enzimi all’interno del nostro corpo;
- ha poteri rilassanti: si può realizzare un infuso, per poi berlo prima di coricarsi. La rucola, infatti, è un ottimo rimedio per chi soffre di insonnia ed ha qualche problema ad addormentarsi;
- rinforza il sistema immunitario, grazie al pieno di vitamine e sali minerali che contiene. La vitamina A è, infatti, la vitamina più presente in questo ortaggio.
Secondo alcuni recentissimi studi, la rucola può avere anche un effetto lenitivo e curativo delle ulcere gastriche.
Ma come si deve consumare la rucola?
Vista questa lunga lista di benefici che è in grado di apportare questa pianta, una domanda sorge spontanea: come bisogna consumare la rucola per non disperderne le proprietà?
In primis vi consigliamo di consumarla fresca e cruda, dato che moltissime delle vitamine e delle sostanze contenute in quest’erba si possono degradare facilmente a causa del calore, andando a ridurre notevolmente gli effetti benefici che può avere sul nostro corpo.
Si può condire con un po’ d’olio extravergine d’oliva e del succo di limone per preparare un ottimo contorno, oppure accompagnarla con delle scaglie di parmigiano per un piatto davvero ricco e salutare.
Anche se le vitamine tendono a degradare quando l’erba viene preparata a decotto, possiamo realizzare anche delle ottime tisane con la rucola, che hanno comunque la capacità di rendere il nostro stomaco protetto nei confronti dell’acidosi, dell’ulcera e anche nel caso in cui stessimo utilizzando dei farmaci che interagiscono in modo negativo con il nostro apparato digerente.
Le possibilità sono praticamente infinite e l’unica cosa che dobbiamo ricordarci è di utilizzare, possibilmente, o rucola coltivata direttamente da noi oppure proveniente da agricoltura biologica.
Come si conserva?
La rucola comprata al supermercato o dal fruttivendolo può essere lavata, per poi essere asciugata molto delicatamente con un po’ di carta assorbente. Non dovrebbe essere lasciata bagnata, perché tende a marcire in modo piuttosto rapido. Una volta eseguita questa operazione potete conservarla in un sacchetto di carta (anche quello del pane per capirci), riporla in frigo e consumarla entro qualche giorno.
Si può anche surgelare, anche se diventa poi più complicato mantenerne il gusto e la croccantezza nel tempo.
Ci sono controindicazioni nel consumo della rucola?
Nella credenza comune, tendiamo a considerare ogni prodotto di origine vegetale come assolutamente sano e impossibile di nuocere.
Si tratta questa di una concezione errata, perché anche i prodotti della terra se consumati in eccesso o consumati male possono avere controindicazioni o addirittura essere responsabili di manifestazioni indesiderate.
Il “trucco”, e ciò vale anche nel caso della rucola, è sempre quello di non esagerare, dato che se assunta in quantità troppo massicce può produrre taluni metaboliti che hanno un effetto infiammante sull’organismo. La quantità giusta dovrebbe essere di massimo un paio di pugni al giorno, cercando di non alimentarsi solo ed esclusivamente di quest’erba, ma questa dose va sempre inquadrata in un regime alimentare completo e bilanciato.
Tra interazioni negative della rucola troviamo quella con i farmaci anticoagulanti, cioè quei farmaci che evitano la formazione di trombi e che sono utilizzati per prevenire manifestazioni ischemiche.
Nel caso in cui stiate seguendo terapie del genere ed in particolare assumete il warfarin, sarà bene consultarsi con il medico perché la vitamina K, di cui sono ricche tutte le verdure a foglia verde compresa la rucola, interferiscono con il funzionamento di questo farmaco.
Inoltre, la rucola selvatica è molto ricca di sali minerali ed ossalati che sono controindicati nei pazienti che soffrono di problemi renali come insufficienza e calcoli.
Condividi su: