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La rucola è un pianta diffusissima nella nostra alimentazione, alleata di molti regimi alimentari ipocalorici ed onnipresente nelle nostre insalate miste.
Forse pochi sanno che la rucola che acquistiamo dal fruttivendolo è la rucola comune e non la rucola selvatica che ha un gusto decisamente diverso nonché proprietà e benefici straordinari.
Oggi vi parleremo proprio della rucola selvatica o ruchetta, un’erba che è da sempre parte dei rimedi officinali e che, oltre ad essere un alimento eccezionale, racchiude in se proprietà benefiche per il nostro organismo che possiamo sfruttare per risolvere piccoli disturbi di salute in maniera assolutamente naturale e senza dover ricorrere all’uso di farmaci.
Vediamone insieme le proprietà della rucola selvatica, i suoi punti di forza e, nel caso fossero presenti, quelli di “debolezza”, avendo sempre un occhio d’attenzione per quelli che sono i benefici che può portare non solo a livello dietetico, ma anche a livello di salute generale.
Cos’è la rucola selvatica?
Quando parliamo di rucola selvatica o di rucola officinale ci riferiamo a quella che in botanica è chiamata Diplotaxis muralis. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Cruciferae spontanea, che è diffusa nel nostro paese praticamente ovunque, sia in montagna che in pianura.
Questa pianta può essere facilmente coltivata anche nel proprio orto ma quella selvatica cresce anche spontanea nei muretti e nei campi incolti. Si considera da sempre un’erba medica, in quanto portatrice di diverse proprietà benefiche per il nostro organismo.
Secondo i nostri antenati, oltre a far generalmente bene all’organismo, era anche un ottimo afrodisiaco naturale, ma di questo parleremo più avanti.
Voltiamo pagina per scoprire quali sono le differenze tra la rucola comune e quella selvatica.
Le differenze con la rucola coltivata
Tra la rucola coltivata e la rucola selvatica esistono delle differenze importanti, già a livello estetico. Quella selvatica infatti si presenta ai nostri occhi con steli molto più sottili e lunghi, ha fiori gialli e ha un sapore che è più deciso, con note spiccate piccanti.
Le differenze, però, non esistono soltanto a livello estetico, perché la rucola selvatica ha delle proprietà aggiuntive o comunque intensificate rispetto a quelle che sono offerte dalla rucola da agricoltura intensiva.
Innanzitutto è un’ottima fonte di vitamina C, una vitamina fondamentale per il nostro benessere e che magari fino ad oggi avevamo ritenuto quasi propria della categoria alimentare degli agrumi.
La vitamina C contenuta nella rucola ha importantissime funzioni:
- è un antiossidante che combatte l’azione dei radicali liberi;
- previene l’invecchiamento delle cellule;
- ha un effetto normalizzante sulla glicemia;
- secondo alcuni studi, che sono però ancora da confermare, potrebbe avere effetti benefici contro il cancro.
Nella rucola selvatica non troviamo però soltanto la vitamina C, ma anche la vitamina B9, un importantissimo nutriente che ci consente di:
- prevenire diverse patologie di carattere cardiovascolare;
- prevenire gli infarti;
- contrastare, durante la gravidanza, le malformazioni del feto.
Rucola Selvatica Proprietà
Tuttavia, la rucola selvatica condivide con quella coltivata alcune importanti proprietà:
- è un potente stimolante dell’appetito e per questo motivo è utilizzata molto di frequente nella cura delle persone che soffrono di inappetenza;
- grazie al suo apporto di minerali è considerata un importante alimento da inserire nelle diete ricostituenti;
- ha poteri detox, in quanto stimola la diuresi e ci aiuta a liberarci dalle tossine;
- aiuta la digestione in quanto stimola la produzione di succhi gastrici;
- è un potente rilassante: può essere preparata ad infuso ed essere bevuta prima di andare a letto;
- aiuta la salute delle ossa, grazie al contenuto elevato contenuto in sali minerali;
- è un potente attivatore del sistema immunitario e può essere dunque consumata anche se stiamo soffrendo di influenza o se ci stiamo preparando per la stagione fredda;
- protegge pelle e stomaco: è ottima da consumare nel caso in cui si soffra di bruciori gastrici o di reflusso.
Una credenza popolare romana vuole che la rucola selvatica venga considerata una pianta afrodisiaca, magica e sacra. Veniva impiegata nelle manifestazioni sacre dedicate alla dea Cerere, la dea della terra, insieme ad altre piante officinali.
I romani, infatti, la chiamavano l’erba della lussuria e probabilmente avevano i loro buoni motivi per farlo.
Nella pagina successiva di saremo degli ottimi spunti per ricette a base di rucola selvatica e ci occuperemo di analizzare quelle che possono essere le controindicazioni legate al suo utilizzo.
Come consumare la rucola selvatica?
La rucola selvatica, va innanzitutto colta e consumata molto fresca. Nel caso in cui ci sia qualcuno che la rivende, accertatevi che il colore sia molto vivo e i bordi siano ben definiti.
Quando la rucola infatti si ingiallisce, perde moltissime delle sue proprietà benefiche. Per chi la coglie, è bene sottolineare che se non si conosce bene la pianta è meglio evitare, in quanto rischiereste di portare in tavola un prodotto diverso, e magari pericoloso.
Si può consumare innanzitutto a mo’ di insalata, lavandola, tagliandola e aggiungendo condimento. In Italia è classico consumarla con un salume magro, in genere la bresaola e con qualche scaglia di parmigiano, ma potete tranquillamente aggiungerla alle vostre insalate miste di cetrioli, ravanelli, pomodori ma può anche essere utilizzata per condire la pasta integrale o realizzare dei sughetti.
Difficilmente la rucola viene cotta. Si può consumare anche come condimento, con un pesto di rucola appunto, olio e un pugno di noci. Come abbiamo detto poco fa, la rucola selvatica può essere utilizzata anche per un infuso.
Laviamola, mondiamola e poi lasciamola ad in infuso in acqua bollente per almeno 5 minuti. Beviamo la tisana ancora calda, per effetti rilassanti che sono più intensi di quelli della camomilla.
Ci sono delle controindicazioni nel consumo della rucola selvatica?
Nonostante si tratti di un alimento assolutamente naturale, anche la rucola selvatica può avere più di qualche controindicazione. Innanzitutto, i soggetti che sono allergici devono ovviamente evitarla.
Per tutti gli altri si consiglia di non eccedere nelle porzioni, in quanto se consumata in grandi quantità, la rucola selvatica produce un metabolita con effetti irritanti sull’apparato digerente. Al massimo se ne dovrebbero consumare al massimo 2 pugni al giorno.
Chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe inoltre evitarne il consumo per via della presenza di cospicue quantità di vitamina K. Per tale motivo se siete in terapia con anticoagulanti cumarinici è bene chiedere consiglio al proprio medico prima di mangiarla.
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