Impatto Ambientale del Sale Rosa dell’Himalaya
Purtroppo, questo prodotto non si può certo definire a “km zero” in quanto, come appunto suggerisce il nome, esso viene estratto da miniere naturali di sale che si trovano sulla catena montuosa dell’Himalaya formatesi grazie ad un processo lunghissimo durato circa 250 milioni di anni.
Ed è qui che sorgono, legittimamente, i primi dubbi: come viene estratto il sale rosa? Il sale rosa dell’Himalaya viene estratto da miniere saline che hanno impiegato milioni di anni per formarsi, viene impacchettato in grossi sacchi e trasportato a spalla, specie dalle donne, a valle nelle sedi di lavorazione.
Uno sfruttamento ambientale ed umano che nasce dalla richieste sempre più pressanti del mercato moderno frutto del capitalismo. Tutto questo si traduce in condizioni di lavoro sempre più aspre per gli abitanti locali costrette a svolgere questo tipo di mansione, spesso sottopagata, per sostenersi economicamente.
Il danno diventa ancora più ingente se a tutto questo aggiungiamo il fatto che col tempo si rischierà di distruggere un patrimonio naturale dal valore inestimabile che difficilmente la natura sarà capace di ricreare.
Una scelta alimentare sana deve valutare anche l’impatto etico ed ambientale del consumo di determinati alimenti, come ad esempio l’uso dell’olio di colza e di palma nei prodotti industriali che ha originato un vero e proprio “caso” distruggendo ettari di foreste oltre che danneggiare la nostra salute.
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