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Il songino è un’erba da insalata dalle ottime proprietà e dal gusto, per molti, irresistibile, motivo per il quale abbiamo avvertito la necessità di parlarvene oggi, in una guida che analizzerà i possibili impieghi e i benefici che quest’erba straordinaria racchiude in sé.
Le erbe da insalata stanno vivendo un momento di straordinaria popolarità, dato che in moltissimi le preferiscono alla classica insalata lattuga e poi perché si prestano ad essere arricchite ed abbinate con una varietà incredibile di alimenti (carne, pesce, uova, formaggi) e realizzare così un gustoso e sano piatto unico. Il songino viene anche chiamata valerianella da non confondere con la valeriana che ha proprietà completamente diverse sfruttate per altri motivi.
In questa guida, oltre a fornirvi qualche spunto per le vostre gustose insalate, ci soffermeremo sulle proprietà e sui benefici del songino e perché può essere importante consumarlo nel nostro regime alimentare.
Che cos’è il songino?
Il songino è un’erba molto comune, che viene utilizzata in Italia praticamente da sempre. Ha un ottimo profilo nutritivo e riesce ad arricchire in modo sostanziale quella che altrimenti sarebbe una banalissima insalata. Se la lattuga, infatti, non ha valori nutrizionali degni di nota se non quelli contenere una buona percentuale di acqua e sali minerali che favoriscono il mantenimento dell’idratazione e l’equilibrio salino.
Il songino, invece, è fonte di nutrienti importanti e soprattutto riesce a donare un po’ di sapore alle insalate che, senza l’aggiunta di erbe, sarebbero particolarmente scialbe.
Il songino, il cui nome botanico è Valerianella olitoria è parente stretto della cicoria e appartiene alla medesima famiglia. Si tratta di una pianta che cresce in modo assolutamente spontaneo e che può essere però coltivata anche nel proprio orto. Il fiore è bianco e le foglie piccole e ovali. Hanno una consistenza decisamente carnosa, motivo per il quale è molto apprezzata da quanti la utilizzano perché è capace di non alterarsi in frigo se decidiamo di non consumarla subito.
Calorie e valori nutrizionali del songino
Il songino è un’erba che contiene un basso numero di calorie (circa 20 per 100 grammi di prodotto) e che ha un buon contenuto sia in fibre alimentari che in sali minerali fondamentali. Sono presenti al suo interno infatti ottime quantità di ferro e di potassio ed è altrettanto buona la concentrazione di vitamina C e vitamina E. Allo stesso tempo è un’ottima fonte di acido folico.
Nel songino, cosa che dovrebbe interessare tutti i nostri lettori che sono attenti alla salute, è presenta anche l’inulina, una fibra alimentare che si gonfia in buone proporzioni a contatto con i liquidi presenti nello stomaco e che garantisce dunque un ottimo senso di sazietà oltre che contribuire alla formazione di feci morbide e corpose, andando a combattere quelli che sono i problemi tipici della stitichezza.
Come si può usare il songino?
Del songino si consumano solo le foglie, con la possibilità di andare ad aggiungere parte del picciolo. Le foglie da consumare fresche devono presentare un colore verde intenso e nessun punto di ingiallimento, che sarebbe segnale di un prodotto non eccessivamente fresco. La freschezza del songino, soprattutto se consumato crudo, è di fondamentale importanza sia al fine di ottenerne i benefici alimentari, sia ai fini della preservazione del gusto.
Il songino si consuma in genere crudo, dato che le sue foglie sono eccessivamente delicate per essere sottoposte a cotture anche molto leggere e brevi nella durata.
Si può conservare il songino?
Non ci sono metodi di conservazione a lungo termine che rendano giustizia a questa erba che deve essere consumata possibilmente appena raccolta o al massimo dopo che sia stata in frigorifero per non più di 72 ore ripulita dalle eventuali tracce di terra ed avvolta in un panno umido. Non si può essiccare e non dovrebbe essere congelata, dato che non è in grado di resistere alle basse temperature, uscendone irrimediabilmente compromessa.
Quali sono i benefici del songino?
Come molti dei cibi che stanno vivendo un momento di incredibile popolarità, anche il songino viene ritenuto essere in possesso di proprietà benefiche, alcune sicuramente vere, altre invece senza una solida base scientifica alle spalle.
Il songino, per il suo contenuto in ferro, è secondo alcuni indicato per le diete di chi soffre di anemie leggere, a patto che la carenza di ferro sia ovviamente di origine alimentare e non un problema di sintesi o stoccaggio della ferritina.
Quanto però è assolutamente vero è che il songino è un’insalata straordinaria per chi sta programmando un concepimento: è un’importantissima fonte di acido folico, nutriente che come ricordato sia dal Ministero della Salute sia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è di fondamentale importanza per lo sviluppo della rete nervosa e neurale del feto.
Il songino può favorire, anche se marginalmente, l’attività digestiva grazie a dei particolari enzimi che si trovano al suo interno e allo stesso tempo può avere degli effetti lenitivi su stomaco colpiti da bruciore o da ulcere di vario tipo e grado.
Il songino, essendo inoltre ricco di fibre, è un ottimo aiuto per chi soffre di stitichezza o comunque non ha una regolarità intestinale piena. Anche piccole quantità di songino possono dare una grossa mano in questo senso.
Quello che assolutamente non è vero e che purtroppo viene pubblicizzato riguardo questo prodotto con una preoccupante insistenza, è il suo potere anti-tumorale: non esistono nel momento in cui vi scriviamo degli studi scientifici che abbiano anche soltanto implicato che il songino possa essere utile nel combattere una qualunque delle diverse forme tumorali che colpiscono l’uomo.
Lo stesso vale per la supposta “azione depurativa”: si tratta di uno dei liet motiv della non-scienza alimentare degli ultimi anni, anche se scientificamente non è dato sapere cosa possa voler dire “azione depurativa” e quali siano i canoni per stabilire quali alimenti siano in grado di svolgerla e quali no. Il songino, oltre che a favorire la regolarità intestinale, non ha alcun tipo di azione sulle presunte tossine che il nostro corpo non sarebbe in grado di espellere per conto suo.
Il songino è ottimo per chi segue una dieta vegetariana o vegani
Dato che le diete vegane o vegetariane potrebbero avere qualche problema a sopperire alla carenza di ferro dovuta all’assenza di prodotti animali nel loro piano alimentare, il songino deve essere considerato di fondamentale importanza. Consumarlo 3-4 volte a settimana può dare un grande aiuto nel raggiungere le dosi minime consigliate di ferro da assumere per via alimentare.
Idee per insalate gustose a base di songino
Il songino è praticamente una di quelle verdure che si sposa benissimo con un’infinità di alimenti a partire dal tonno e finire alla frutta. Per comporre la vostra insalata, che sia completa da un punto di vista nutrizionale, è sempre consigliabile aggiungere un alimento proteico ed una fettina di pane per la quota di carboidrati. Cosa possiamo aggiungere? Praticamente tutto! Tonno, pesce alla griglia, salmone affumicato, uova, bresaola, petto di pollo alla griglia, bocconcini di maiale, roast-beef, prosciutto crudo, formaggi magri, semi vari, legumi lessi e perché no della frutta. Ottimi abbinamenti sono le fragole, le pere, le mele e del fresco melone estivo per dare un tocco di freschezza nelle serate afose estive.
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