Truvìa: il dolcificante naturale di Eridania

Siete a dieta e volete trovare una valida alternativa allo zucchero per dolcificare il vostro caffè? I miti e i luoghi comuni si sprecano quando si parla del dolcificante più comune ed utilizzato al mondo.

Nell’articolo di oggi vogliamo esaminare le caratteristiche e gli eventuali effetti collaterali del dolcificante naturale di Eridania: Truvìa®. Si tratta di un prodotto naturale a base di stevia, una pianta utilizzatissima in Giappone che da qualche anno a questa parte ha fatto la comparsa sulle nostre tavole come migliore sostituto del comune zucchero bianco. Sarà proprio così?

Gli interrogativi che ci poniamo in questa sede riguardano sopratutto l’impatto sulla nostra salute: fa male? ha controindicazioni? quante calorie apporta?

Truvìa e gli altri dolcificanti presenti sul mercato 

Controllare la propria alimentazione in modo da assumere sempre sostanze in maniera bilanciata è un’operazione che sta a cuore a un numero sempre maggiore di persone, ed è per questo che molti si interrogano sulla natura dei dolcificanti e sui loro possibili effetti, sia positivi che negativi. I tipi di dolcificanti a cui possiamo fare ricorso per evitare di assumere eccessive quantità di saccarosio sono quelli di origine naturale, come il fruttosio che ritroviamo nella frutta, sia quelli sintetici e non si trovano in natura.

Truvia Stevia dolcificanteIn altre parole sul mercato abbiamo a disposizione dolcificanti naturali e dolcificanti di sintesi che possiamo ritrovare sia in compresse per dolcificare il nostro caffè che già presenti all’interno della composizione degli alimenti. A loro volta essi possono dividersi in dolcificanti a basso contenuto calorico (4 kcal/dose), a contenuto calorico ridotto (quando il valore calorico per dose è inferiore di almeno il 30% rispetto al saccarosio) e senza calorie.

Le distinzioni non terminano qui. Questi prodotti sostituivi dello zucchero possono essere di massa oppure intensivi: i primi sono artificiali (in quanto non esistono in natura), hanno un potere dolcificante molto elevato e sono privi di calorie e di impatto glicemico. I secondi, invece, sono generalmente di origine naturale, hanno un basso potere dolcificante e un apporto calorico inferiore a quello dello zucchero.

Tuttavia esiste un’eccezione: si tratta dei glicosidi steviolici, derivanti proprio dalla stevia, appunto quelli presenti in Truvìa®.

Truvìa: ecco che cos’è

Questo dolcificante naturale nasce dalle foglie di Stevia, una pianta il cui nome scientifico è Stevia rebaudiana. Si tratta del primo dolcificante di origine naturale che non apporta calorie, pur donando un sapore dolce al cibo.

Che cos’è la stevia? Parliamo di una pianta originaria del Paraguay, dove da centinaia di anni viene adoperata dalle popolazioni autoctone a scopo culinario. È molto simile allo zucchero che tutti noi conosciamo e si presta bene per la realizzazione di biscotti, torte ed altre preparazioni da forno. Truvìa® è appunto un dolcificante naturale a base di stevia prodotto dall’azienda alimentare Eridania che viene commercializzato in diverse forme per soddisfare le esigenze sempre diverse del consumatore. Abbiamo:

  • Truvìa® bustine;
  • Truvìa® vasetto;
  • Truvìa® doypak;
  • Truvìa® compresse.

I benefici di Truvìa: quante calorie contiene?

Grazie a questo dolcificante anche coloro che sono a dieta possono assaporare prodotti con un sapore dolce senza sensi di colpa: Truvìa non contiene infatti calorie. I carboidrati che si possono trovare nella Truvià sono legati alla presenza di eritritolo, un poliolo che, grazie alle sue caratteristiche metaboliche, non sortisce impatti energetici e può quindi essere dichiarato privo di calorie.

Questa caratteristica non è adatta soltanto per le persone che vogliono perdere i chili di troppo, ma anche per coloro che, per problemi di salute, devono assumere una quantità controllata di zuccheri e di calorie. Tra i benefici troviamo quindi la mancanza del potere zuccherino in grado di causare picchi glicemici, da evitare sia nei diabetici che nelle donne in gravidanza a rischio (o soggette) a diabete gestazionale e anche la caratteristica di non causare carie. Un’altra caratteristica della stevia, la pianta da cui Eridania ricava il suo prodotto, è quella di abbassare la pressione sanguigna. La pressione alta è uno dei fattori di rischio per la salute più gravi, in quanto possono patire di questa condizione il cuore e i reni, oltre a essere causa di ictus. Non solo: alcuni studi affermano che la pianta in questione abbia proprietà antitumorali e anti-diarroiche.

Quanti zuccheri assumere giornalmente?

I dolcificanti prima di essere immessi sul mercato devono essere approvati sulla base della determinazione delle dosi che si possono assumere e tenendo in considerazione tutti gli impieghi che è possibile farne, senza scordare l’analisi tossicologica a cui bisogna sottoporre il prodotto. È infatti importante stabilire qual è la Dose Giornaliera Ammissibile (DGA) e stabilire, superando la soglia concessa, quali sono i problemi di salute a cui si può andare incontro. Gli standard europei sono ovviamente  sottoposti a periodiche rivisitazioni.

Per quanto riguarda le quantità da assumere di Truvìa, in considerazione del suo elevato potere dolcificante, la quantità di estratto secco di stevia utile a dolcificare quanto un cucchiaino di zucchero è minuscola: 10-20 mg, un’unità di misura non facilmente dosabile. È per questo che i dolcificanti a base di stevia contengono, oltre ai glicosidi steviolici, anche altri ingredienti: si tratta di additivi alimentari che danno volume al prodotto.

Truvìa ha effetti collaterali?

Non sono state rilevate controindicazioni e particolari effetti collaterali a carico della salute associati a un consumo equivalente a 2000 tazze da circa 200 ml di bevanda dolcificata con Truvìa, né sulla glicemia né su altri aspetti (digestivi, riproduttivi, legati alla tossicità e così via). L’uso di questo dolcificante di massa è quindi sicuro anche durante la gestazione: infatti la sicurezza di Truvìa è stata accertata anche in caso di particolari condizioni, come la gravidanza, la presenza di diabete o di pressione arteriosa bassa. Infine il consumo di questo dolcificante non favorisce l’insorgenza della carie, anzi, sembrerebbe svolgere un ruolo protettivo. Esso non contiene glutine ed è quindi adatto anche a coloro che soffrono di celiachia.

Conclusioni: si può assumere Truvìa durante una dieta?

Certo che si. Non apportando calorie né altri tipi di problematiche, il dolcificante Truvìa si adatta a qualunque tipo di dieta e di alimentazione. Anzi, nell’ambito di una dieta corretta e bilanciata gli zuccheri semplici non dovrebbero mai superare la quota del 15% delle calorie totali giornaliere, una quota facilmente raggiungibile mangiando una fetta di torta a colazione, due frutti al giorno ed un’altro spuntino dolce il pomeriggio. Detto questo anche il cucchiaino di zucchero messo all’interno del caffè può già far raggiungere questa quota. A tal proposito l’utilizzo di dolcificanti naturali come la stevia e come Truvìa può essere certamente la soluzione che stavate cercando.

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