Allergie, emicranie, asma ma anche possibili disturbi riproduttivi e cancro al seno. Sono alcune delle patologie che possono essere causate da contaminanti o componenti presenti nei profumi secondo una revisione scientifica. Tuttavia, come sottolineano gli studiosi, alcune delle patologie indicate necessitano di ulteriori approfondimenti per verificare l’effettiva correlazione con i componenti presenti nei profumi. Ecco, più in dettaglio, cosa riporta la ricerca.
In questo articolo parliamo di:
Profumi naturali e sintetici
L’uso dei profumi è molto antico e risale a migliaia di anni fa, quando si utilizzavano erbe, gomme e resine come composti aromatici. Oggi, i profumi sono utilizzati in diverse prodotti tra cui deodoranti, prodotti per il bucato, shampoo e balsami, detergenti, ecc. Questi composti si dividono in due gruppi: naturali e sintetici. I primi a loro volta possono essere composti aromatici, estratti da piante, licheni, alghe marine od oli ottenuti da diverse parti delle vegetali.
I profumi sintetici, invece, sono creati chimicamente e spesso utilizzati come alternative per i costi più bassi di produzione. Contengono una miscela complessa di sostanze come composti organici volatili, limonene, alfa-pinene, beta-pinene, etanolo, acetone, acetaldeide, ecc. Tra i profumi di natura sintetica ci sono anche gli ftalati come dietilftalato, dimetilftalato ecc., sostanze che rallentano l’evaporazione degli aromi del profumo, aumentando così la loro persistenza. Poi, i parabeni, tra cui metil parabene, butil parabene ecc. usati come fungicidi, battericidi e conservanti. Infine, il triclosano, una sostanza antimicrobica utilizzata in saponi antibatterici.
Gli effetti collaterali dei contaminanti nei profumi
Lo studio ha esaminato la letteratura disponibile, prendendo in considerazione le ricerche pubblicate entro agosto 2020. Un totale di 562 articoli è stato selezionato e, dopo il processo di screening, sono stati inclusi nello studio 37 articoli correlati. Secondo i ricercatori, ftalati, aldeidi, parabeni e sali a base di alluminio sono i contaminanti più importanti nei prodotti aromatici. E le complicazioni legate all’uso dei profumi includono:
- allergie cutanee
- problemi respiratori (asma, starnuti, occhi lacrimanti o arrossati)
- dermatite, orticaria ed eruzioni
- problemi neurologici (vertigini, convulsioni, mal di testa, svenimenti)
- cancro al seno e prostata
- nausee.
L’incidenza delle complicazioni dipende da parametri come età, sesso, etnia, quantità di sostanza utilizzata, durata dell’uso. E non tutte le persone esposte a particolari componenti delle fragranze hanno riportato gli effetti collaterali indicati. Per quanto riguarda la relazione tra malattie come il cancro e i disturbi endocrini sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare la correlazione.
L’impatto sulla salute in gravidanza e nei bambini
I contaminanti presenti in profumi e colonie e i loro effetti sulla salute dei consumatori sono stati analizzati in diversi studi. L’attenzione dei ricercatori si è concentrata principalmente sull’identificazione dei composti presenti nei profumi e nelle colonie e sulle loro concentrazioni. Tra i contaminanti più comuni ci sono ftalati e i loro derivati, parabeni, triclosano, salicilati, terpeni, aldeidi, benzene, toluene, stirene e sali a base di alluminio.
Secondo i ricercatori, circa il 75% delle persone con difficoltà respiratorie ha sperimentato attacchi d’asma causati da profumi. Inoltre, nei bambini esposti agli ftalati durante la gravidanza il rischio di asma e i livelli di IgE nel siero risultavano maggiori. Sembra che ci possa essere un effetto del dietilftalato sulla fertilità maschile, mentre il triclosano potrebbe interferire con la funzione tiroidea. Ci sono poi i composti aromatici con proprietà estrogeniche che possono penetrare nel flusso sanguigno attraverso la pelle e portare a un’alterazione endocrina. Attenzione anche all’esposizione a profumi in donne in gravidanza e bambini. Infatti, ci sono studi che allertano di come anche piccole quantità possono impattare a livello neurologico il feto. Inoltre, sostanze come parabene, dicromato di potassio e profumo provocano lo sviluppo della dermatite nei bambini tra i 5 e i 15 anni.
Chi controlla i profumi in Unione Europea
Le fragranze sono regolate da norme specifiche per garantire la sicurezza e il prodotto deve essere correlato di documentazione disponibile alle Autorità regolatorie. Gli enti dedicati a queste attività sono sotto la supervisione dell’Unione Europea e dell’IFRA (International Fragrance Association). L’UE ha regolamentato l’uso di 26 sostanze sintetiche o naturali, considerate allergeniche, ma che possono essere usate nei profumi solo entro concentrazioni definite dalla normativa. L’obbligo di indicazione è previsto quando la concentrazione di queste sostanze nel prodotto cosmetico eccede i limiti indicati. Invece, per quanto riguarda i composti aromatizzanti e le loro materie prime non devono essere indicati in etichetta singolarmente perché sono costituiti da diverse sostanze, fino anche a 50 differenti. Si usano, così, i termini generici “profumo”,“parfum”o “aroma”.
Fonti:
Evaluation of pollutants in perfumes, colognes and health effects on the consumer: a systematic review
Z. Kazemi, E. Aboutaleb et al.
J Environ Health Sci Eng. 2022 Feb 3;20(1):589–598.
doi: 10.1007/s40201-021-00783-x
ABC Cosmetici – Allergie
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