Alopecia areata: nuovo trattamento efficace

L’alopecia areata è una patologia autoimmune caratterizzata dalla perdita di capelli con pattern variabili. Risulta essere la seconda forma più comune di alopecia non cicatriziale, e rientra nei casi potenzialmente reversibili.

Si tratta di una condizione con andamento e prognosi imprevedibili.
Riguarda circa il 2% della popolazione e spesso si manifesta con almeno un altro caso nello stesso gruppo familiare, il che suggerisce una rilevante componente ereditaria.

Alopecia areata: come si manifesta?

L’alopecia areata può presentarsi con diversi pattern clinici. La forma più comune di alopecia areata di manifesta con una caduta di capelli tipicamente a chiazze ovali. Nei casi più gravi può verificarsi una totale perdita dei capelli che prende il nome di alopecia totalis.

Qualora il fenomeno della caduta dei capelli si estendesse anche a ciglia, sopracciglia ed altri peli corporei si parla di un ulteriore caso specifico che prende il nome di alopecia areata universalis.
Nella maggior parte dei casi è asintomatica ma può causare prurito e bruciore.

Può interessare anche le unghie con la formazione di piccole depressioni chiamate pitting e altre alterazioni come trachionichia, onicolisi e onicomadesi.

A quali specialisti bisogna rivolgersi?

Nei casi in cui si manifesta la comparsa di chiazze sul cuoio capelluto è consigliata la consulenza di un dermatologo specializzato in tricologia.

Le cause biologiche alla base della patogenesi di questa condizione possono essere variabili, tra cui la tricotillomania, la tinea capitis o effetti collaterali di farmaci come quelli chemioterapici.

L’alopecia areata tende inoltre a manifestarsi in condizioni di forte stress; colpisce individui con una predisposizione genetica, suscettibili a fattori scatenanti non completamente identificati, come infezioni, disfunzioni endocrine e malnutrizione.

La diagnosi di alopecia areata si può avvalere della tricoscopia, una tecnica rapida, indolore e non invasiva, fondamentale per valutare l’attività e la gravità della malattia e monitorare l’efficacia della terapia.

Quali sono le cause autoimmuni dell’alopecia areata?

Gli autoanticorpi sono i veri responsabili dell’alopecia: questi attaccano i follicoli piliferi nella fase di crescita del capello, inducendo una rapida transizione alla fase di caduta del capello che reagisce così per protezione, in quanto in questa fase gli autoanticorpi non li aggrediscono. Questo ciclo si ripete ogni volta che il follicolo entra in una nuova fase di crescita.

Di conseguenza, i capelli crescono solo per pochi millimetri (prima di cadere nuovamente. La rimozione della causa scatenante può interrompere il processo, permettendo la ricrescita dei capelli.

Per quale motivo l’alopecia areata porta alla formazione di chiazze di calizie?

La perdita di capelli si verifica a chiazze in aree specifiche dove i capelli sono più vulnerabili all’attività degli autoanticorpi, ossia laddove c’è un’attività di accrescimento delle cellule del bulbo più accentuata.

I trattamenti attualmente disponibili per l’Alopecia areata

Il trattamento per combattere e curare l’alopecia areata può variare in base a tre fattori specifici:

  • Età del paziente
  • Estensione della perdita di capelli
  • Attività della malattia

Per il paziente è molto importante iniziare la terapia il prima possibile: intraprendere una terapia nelle fasi inziali della condizione può essere cruciale per migliorare la prognosi in maniera dirimente.

Le opzioni terapeutiche includono corticosteroidei, immunoterapia topica e altri farmaci mirati alla riduzione dell’infiammazione.
Parallelamente a strategie di tipo farmacologico è necessario introdurre anche un supporto psicologico per gestire l’impatto emotivo della situazione. Possono essere considerate strategie di camouflage come parrucche e foulard per migliorare la qualità della vita.

Un altro farmaco consigliato per l’alopecia areata è il minoxidil 5% che, se utilizzato per via topica, stimola la crescita di peli e capelli grazie a un suo effetto di potenziamento sulla circolazione sanguigna a livello del cuoio capelluto. Inoltre, nelle forme di alopecia areata resistenti alla terapia topica, si effettuano infiltrazioni di steroidi.

Il decorso dell’alopecia areata è imprevedibile, con possibilità di remissione spontanea in alcuni casi. Tuttavia, è importante iniziare il trattamento il prima possibile per massimizzare le probabilità di successo.

Alcuni studi dimostrano il successo del Baricitinib: vediamo i risultati insieme

Un farmaco sviluppato appositamente per l’alopecia areata ha dimostrato di essere efficace nel favorire la ricrescita dei capelli.
Il nome di questo farmaco è “Baricitinib” ed è stato approvato dall’EMA nel 2022 per il trattamento specifico dell’alopecia areata negli adulti.

Alcuni studi condotti in Italia hanno dimostrato l’efficacia di questa molecola che ha mostrato percentuali di ricrescita dei capelli superiori a quelle ottenute durante gli studi clinici iniziali.

Questo farmaco è disponibile nei centri dermatologici specializzati in farmaci biologici.
La sua azione non solo promuove la ricrescita dei capelli ma anche di ciglia, sopracciglia e peli nelle aree ascellari e pubiche.

Uno studio condotto su una coorte di 50 pazienti in quattro centri specializzati in dermatologia dell’area metropolitana di Milano, ha confermato l’efficacia con evidenze precise anche sui tempi di risposta che possono variare da 4 a 52 settimane in funzione del paziente.

Un ulteriore studio su una coorte più ampia, 118 pazienti, ha mostrato una ricrescita del 42,3% dopo 24 settimane.

Fonti

https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=122393

 

 

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