L’acido urico è una molecola presente nel nostro organismo ed è, nello specifico, un sottoprodotto del metabolismo degli aminoacidi e delle purine che in parte ingeriamo con la dieta assumendo alimenti proteici ed in parte produciamo noi stessi. Infatti, di queste sostanze ne è ricca la carne che in una dieta specifica per l’uricemia andrebbe evitata oppure limitata moltissimo.
Sulle nostre analisi del sangue spesso troviamo il termine uricemia per indicare la concentrazione di acido urico presente nel sangue. Nella guida di oggi ci occuperemo di approfondire le cause ed i sintomi della presenza di quantità elevate di acido urico nel sangue: condizione che prende il nome di iperuricemia.
In questo articolo parliamo di:
A cosa serve l’acido urico?
L’acido urico è una sostanza di scarto la cui funzione nel nostro organismo non è stata ancora del tutto chiarita ed è oggetto di discussione nella comunità scientifica. Sembra che, a bassi dosaggi, l’acido urico svolga un’azione positiva nei confronti del sistema immunitario.
Nel caso opposto, ovvero se l’uricemia è elevata si hanno ripercussioni sulla nostra salute come accumulo di cristalli nelle articolazioni e cristalli nelle urine che possono causare calcoli ai reni ed insufficienza renale.
Perché l’acido urico può essere alto?
Le cause che sono alla base di questo fenomeno sono diverse ma riassumibili in tre condizioni:
- metabolismo cellulare aumentato;
- cattiva alimentazione ricca di purine (in particolare carne e consumo eccessivo di alcool);
- insufficiente o alterata escrezione dell’acido urico.
Quando si forma l’acido urico il nostro organismo, poiché si tratta di una sostanza di scarto, “chiama in causa” un enzima deputato alla sua degradazione e successiva espulsione.
Questa molecola viaggia nel sangue sia libera che legata alle proteine di trasporto e, in condizioni fisiologiche, l’acido urico viene filtrato dai nostri reni e viene eliminato attraverso le urine. Tuttavia, se la concentrazione di questa sostanza supera il limite soglia di 7 mg/dL si ha la sua cristallizzazione che porta questa sostanza a precipitare a livello del delle articolazioni provocando una sintomatologia dolorosissima conosciuta come gotta.
La gotta rappresenta uno dei principali problemi a cui si può andare incontro se si riscontrano acidi urici alti nel sangue, la quale provoca attacchi fortissimi e ricorrenti di artrite, detta appunto artrite gottosa, che nel 50% dei casi colpisce l’articolazione metatarso-falangea dell’alluce nota con il nome di podagra.
Quali sono i valori normali di acido urico?
Per misurare i livelli di acido urico nel sangue basta eseguire delle semplici analisi del sangue ed in particolare dosare l’uricemia, esame che appunto serve a misurare tali valori.
La raccomandazione fondamentale per chi si accinge ad effettuare questo esame è quella di recarsi al laboratorio di analisi digiuno da almeno 12 ore e non modificare la propria alimentazione nei giorni precedenti in modo da poter avere un dato veritiero.
I valori da considerasi normali per l’acido urico sono:
- inferiori a 7 mg/dL per la donna;
- inferiori a 7,5 mg/dL.
Come spesso ricordiamo questi sono valori indicativi in quanto essi possono variare da laboratorio a laboratorio, per questo è sempre necessario riferirsi ai valori di riferimento riportati sul referto.
Inoltre, l’acido urico può essere dosato anche all’interno delle urine e sarà necessario raccogliere le urine nell’arco delle 24 ore: non basta infatti raccogliere la prima urina del mattino per effettuare questo esame. Sono considerati valori normali quelli compresi tra 250 e 750 mg espulsi in una giornata.
Quali sono le cause di acido urico alto?
Prima vi abbiamo parlato delle tre fondamentali condizioni che possono causare un aumento dell’acido urico nel sangue e che sostanzialmente possono essere conseguenza di queste patologie:
- il diabete mellito: in cui si ha una ridotta escrezione dell’acido urico dovuta ad un’alterazione della funzionalità renale;
- dieta troppo ricca di purine che sono contenute in alimenti come carne rossa, selvaggina, frattaglie, cozze, alici, sarde, sgombro;
- assunzione di alcool;
- insufficienza renale: in questa condizione, causata da diverse patologie, i reni non riescono a purificare efficacemente il sangue;
- chemioterapia: alcuni tipi di principi attivi (i citotossici in particolare) hanno come effetto quello di ridurre il numero di cellule che sono deputate allo smaltimento dell’acido urico causandone la morte;
- patologie come tumori, glicogenosi di tipo 1 e psoriasi causano un accumulo di prodotti di scarto nell’organismo compreso l’acido urico.
Che sintomi comporta? ci sono segnali?
A differenza di altri parametri del sangue che molto spesso non si manifestano con sintomi caratteristici, l’acido urico alto causare le seguenti manifestazioni e sintomi che possono essere considerati come premonitori di un suo aumento nel sangue:
- prurito diffuso, in quanto l’acido urico si può accumulare anche nella pelle;
- aumento improvviso della pressione arteriosa;
- coliche renali, causate dall’accumulo di cristalli di ossalato di calcio;
- gonfiore e dolore all’articolazione delle mani e quella metatarso-falangea;
- alterazione della creatinina urinaria.
Cosa fare nel caso di acido urico alto?
Innanzitutto, la prima cosa da fare è quella di affidarsi ad un medico in modo tale da capire fin da subito la pericolosità o meno della situazione. Se viene meno la regolazione e l’escrezione dell’acido urico si può andare incontro ad una serie di patologie di una certa gravità.
Per questo motivo, conviene affidarsi fin da subito alle cure di un medico in modo tale da iniziare quanto prima una terapia farmacologica e modificare le abitudini alimentari.
L’eccesso di acido urico nel sangue causa:
La gotta
Si tratta della patologia a cui si pensa in prima istanza quando si parla di acido urico alto ed infatti essa ha un’elevata incidenza nella popolazione che soffre di iperuricemia.
La gotta si caratterizza per essere una patologia a base infiammazione che è causata dalla precipitazione e dall’accumulo di acido urico cristallizzato nelle articolazioni. Si tratta di una patologia caratterizzata da gonfiore delle articolazioni e dolore lancinante a cui consegue tumefazione e rossore. Se non si interviene tempestivamente e con la cura giusta, l’acido urico si accumula causando un peggioramento inesorabile. Colpisce alcune specifiche articolazioni come le falangi, i gomiti, le caviglie, i polsi e i gomiti.
Alterazioni renali
I sali di acido urico causano la formazione di calcoli renali che possono causare fastidiose coliche che in questo caso prendono il nome di coliche uratiche. Questi, oltre ad ostacolare i normali processi di filtrazione glomerulare, possono provocare un blocco renale a causa di ostruzioni.
Infezioni alle vie urinarie
La presenza di consistenti quantità di acido urico nelle urine causa un aumento della viscosità che quindi rende le urine più difficili da espellere aprendo la strada a allo sviluppo di infezioni urinarie che, nel peggiore dei casi, possono riguardare anche i reni (pielonefrite).
Prurito ed eritemi
Oltre ad accumularsi a livello dei reni e delle articolazioni, l’acido urico può accumularsi anche a livello del derma ed in particolare negli strati più profondi. Questo oltre a causare forti pruriti e rossori può sfociare anche in eritemi cutanei e dermatiti.
Quali sono i farmaci che si utilizzano per abbassare l’acido urico?
Nell’approccio terapeutico dell’iperuricemia dobbiamo tenere in considerazione due fattori: il dolore causato dall’accumulo di acido urico nelle articolazioni e la sua eccessiva produzione.
Per ridurre il dolore, i farmaci di prima scelta sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che sono essenziali per ridurre il dolore causato dagli attacchi acuti di gotta. I principia attivi più utilizzati sono: indometacina, ketoprofene, naprossene che devono essere assunti seguendo scrupolosamente le indicazioni del medico sia per quanto riguarda la posologia che i tempi di assunzione. Quelli appena citati sono farmaci che devono essere somministrati con cautela nei pazienti affetti da problemi cardiaci o che soffrono di disturbi gastrici gravi come emorragie gastrointestinali.
In alternativa, il medico può prescrivere un altro principio attivo la colchicina. Essa contrasta al tempo stesso il dolore e l’infiammazione e viene in genere preferita in tutti quesi casi i cui non è possibile somministrare i FANS.
L’altro approccio terapeutico adottato subito dopo aver risolto gli attacchi di dolore acuto è la somministrazione di farmaci che hanno lo scopo di ridurre la produzione di acido urico. Il più noto è sicuramente l’allopurinolo che svolge la sua azione mediante il blocco dell’enzima xantino ossisasi che trasforma l’ipoxantina in xantina e quest’ultima in acido urico. Quindi fondamentalmente si inserisce bloccando la sintesi dello stesso acido urico.
Nel trattamento dell’iperuricemia gioca un ruolo importante l’alimentazione a cui abbiamo dedicato un articolo approfondito che puoi consultare qui: Dieta per uricemia e gotta. Cosa magiare? Quali alimenti evitare? Trovi tutte le risposte nella guida.
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