Oggi vogliamo parlarti di un valore un po’ insolito che è possibile riscontrare nelle nostre analisi del sangue: l’acido urico basso. Tale alterazione può essere riscontrata anche nelle urine. Statisticamente è più probabile che l’acido urico sia elevato ma per completezza vi parleremo anche di questa condizione.
Chi si è sottoposto a questo test di recente e ha ricevuto questo tipo di risultati, troverà nella guida di oggi tutto quello che deve sapere a riguardo, con una particolare attenzione anche a chi sta affrontando una gravidanza.
In questo articolo parliamo di:
- Che cos’è l’acido urico?
- Perché si effettua il test dell’uricemia? Quali sono i valori normali?
- Quali sono le cause dell’acido urico basso?
- Acido urico basso in gravidanza: cosa fare?
- Come viene misurato il valore? Come avviene il test?
- Quali sono i sintomi associati?
- C’è da preoccuparsi?
- Ci sono rimedi?
- Quando è necessario fare il test dell’acido urico?
Che cos’è l’acido urico?
L’acido urico è un cosiddetto prodotto terminale, nel senso che rappresenta l’ultima risultante trasformazione della degradazione di adenina e guanina, basi azotate che svolgono ruoli fondamentali nel nostro organismo. Le purine sono in larghissima parte di produzione endogena, con una minima parte che viene assunta tramite alimentazione.
Dalla degradazione delle purine si crea l’acido urico, che tramite i reni viene rimosso poi attraverso le urine, con una parte minima che però viene eliminato tramite le feci.
La produzione di questo materiale di scarto è dunque normale e fisiologica, e si trova in concentrazione nel sangue che dipende da quanto ne viene prodotto e quanto ne viene invece espulso tramite le urine.
L’acido urico basso, quella che i medici chiamano ipouricemia, è una condizione clinica piuttosto rara e non è in genere fonte di eccessive preoccupazioni, al contrario del suo stato speculare, ovvero del caso in cui invece l’acido urico nel sangue sia troppo alto (iperuricemia).
Perché si effettua il test dell’uricemia? Quali sono i valori normali?
Il test dell’uricemia viene svolto per monitorare la presenza dell’acido urico sia a livello delle urine che nel sangue. Eventuali valori anomali sono motivo per procedere con ulteriori approfondimenti.
Sebbene i valori dell’uricemia possano variare a seconda del genere e dell’età, possono essere considerati normali inferiori ai 7 mg/dL.
Quali sono le cause dell’acido urico basso?
Sono tipicamente due le cause che possono portare ad avere acido urico basso rispetto ai valori di riferimento:
- Quando c’è un’eliminazione a livello renale o intestinale maggiore del normale;
- Quando invece c’è una produzione ridotta dell’acido urico.
Si possono verificare queste problematiche in caso di funzionalità dei reni alterata, che può essere sia temporanea, sia invece assumere i contorni di una problematica cronica.
In aggiunta, possiamo essere davanti ad un problema invece da collegare all’alimentazione, con una eccessiva riduzione delle proteine animali assunte tramite alimentazione.
In aggiunta, può essere il caso della presenza di patologie o disturbi a carico del sangue, come il mieloma multiplo, il linfoma di Hodgkin, l’anemia. In alcuni casi, sebbene siano più rari, siamo invece davanti a patologie a carico del fegato.
Acidosi lattica
L’acidosi lattica è uno scompenso di origine metabolica che prevede l’accumulo, a livello muscolare e dei tessuti, di acidi, che possono inoltre versarsi anche nei liquidi corporei. Essendo l’acido urico, appunto un acido, può essere coinvolto in questo processo.
L’esposizione a sostanze tossiche
In aggiunta può essere anche il caso, quando riscontriamo livelli di acido urico troppo bassi, di esposizione a sostanze tossiche. In questo caso sarà il medico ovviamente a valutare ulteriori approfondimenti.
Le altre condizioni patologiche
Ci sono anche altre patologie che possono comportare un eccessivo abbassamento dei livelli di acido urico presenti nel sangue, come acromegalia, sindrome da inappropriata secrezione di ADH, dismetabolismo delle purine, celiachia.
Acido urico basso in gravidanza: cosa fare?
Discorso a parte deve essere fatto poi per la gravidanza: durante tutti e 9 i mesi di gestazione infatti, è normale avere livelli più bassi di acido urico. In questo caso la presenza di tali valori non deve essere assolutamente motivo di allarme.
Sarà comunque il medico curante a valutare il quadro complessivo di salute della gestante e, nell’eventualità, andare ad approfondire con ulteriori test.
Come viene misurato il valore? Come avviene il test?
Il test avviene con un prelievo di sangue standard, dall’avambraccio. Nel caso in cui venga disposto in concomitanza un test delle urine, dovrà essere presentato al centro di analisi un contenitore con le urine delle ultime 24 ore.
Prima del test il paziente deve essere necessariamente a digiuno da almeno 10 ore. È possibile bere acqua, anche se possibilmente in piccole quantità.
È consigliato rimanere in posizione eretta prima del test per almeno 30 minuti. Sarà comunque il centro di analisi a fornire una guida completa ai preparativi da effettuare prima del test.
Quali sono i sintomi associati?
I sintomi da associare a livelli troppo bassi di acido urico sono in genere collegati alla fonte del problema. Tra i più comuni troviamo comunque:
- Nausea e inappetenza;
- Bassi livelli di energia;
- Senso di spossatezza;
- Stati febbrili lievi.
Possono presentarsi altri sintomi, seppur collegati alla patologia che ha portato all’abbassamento dei livelli di acido urico.
C’è da preoccuparsi?
No. In genere i livelli bassi di acido urico devono essere collegati a problematiche che riguardano l’alimentazione, in genere per carenze di proteine di origine animale. Sarà comunque il medico a individuare la causa, se necessario anche con il ricorso ad analisi ulteriori ed approfondite ed eventualmente individuare il corretto percorso di recupero per far tornare l’acido urico a livelli di normalità.
Il grosso delle volte, come abbiamo già detto nel corso di questa guida, il problema è di origine alimentare e può essere prontamente risolto con una modifica del proprio regime alimentare.
Ci sono rimedi?
È sempre il medico a dover individuare la causa che ha portato a livelli di acido urico troppo bassi, e non è dunque consigliato agire per conto proprio, individuando questo o quel rimedio di origine naturale o meno.
Nel grosso dei casi si riescono a ristabilire dei livelli di acido urico normali semplicemente inserendo nella dieta una maggiore quantità di alimenti di origine animale, su tutti il pesce azzurro e le frattaglie.
Quando è necessario fare il test dell’acido urico?
Il test dell’acido urico deve essere consigliato dal medico, laddove ne ravveda la necessità all’interno di un quadro di tentativo diagnostico più ampio. Non ha alcun senso sottoporsi a questo test per conto proprio e interpretarne i risultati: anche nel caso in cui dovessero emergere livelli di acido urico troppo bassi da un test non diretto, è sempre necessario sottoporre i risultati al nostro medico curante.
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