Come si esegue il dosaggio dell’ACTH?
Per eseguire l’esame il paziente deve essere digiuno e sarà prelevato del sangue venoso che sarà successivamente analizzato.
Poiché i livelli di ACTH e cortisolo nel sangue possono variare molto durante l’arco della giornata ed essere influenzati anche dallo stato psico-fisico del paziente, il medico può optare per l’esecuzione di un test differenziale somministrando al paziente farmaci che stimolano oppure sopprimono la produzione ormonale del cortisolo.
Se i livelli di cortisolo sono elevati, il medico potrà eseguire il test con il desametasone per capire se l’eccesso di produzione di ACTH dipende strettamente dall’ipofisi oppure no.
Questo esame si esegue in questo modo: si preleva ed analizza un campione di sangue al pazienta, si somministra il desametasone e si misurano i livelli di cortisolo in tempi prestabiliti.
La funzione del desametasone è quello di ridurre la produzione di ACTH ipofisario che di conseguenza dovrebbe far diminuire la produzione di cortisolo quando la causa del suo aumento è connessa all’ipofisi.
In caso contrario, se i risultati dell’esame indicano che vi è una produzione insufficiente di cortisolo, il medico potrà scegliere di eseguire il test di stimolazione dell’ACTH.
Prima di eseguire questo esame si misura la concentrazione di cortisolo e successivamente si inietta ACTH di sintesi.
Se le ghiandole surrenali funzionano correttamente, i livelli di cortisolo aumenteranno; viceversa, se il cortisolo non aumenta allora può esserci la possibilità di soffrire di insufficienza surrenalica che si manifesta con il morbo di Addison.
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