Anticorpi Anti-Gliadina: un importante test per la celiachia

Che cos’è la gliadina e cosa sono gli anticorpi anti-gliadina? Come si controllano i valori di questa proteina? Quali sono i valori normali e quali quelli di cui bisognerebbe preoccuparsi? Qual è la connessione di questi anticorpi con la celiachia?

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Nella presente guida andremo a conoscere sia il glutine, che pure con questa proteina ha un legame importante,  ma soprattutto la gliadina, una delle proteine principali che la compongono.

In modo più dettagliato cercheremo di capire cosa sono gli anticorpi di questa proteina, a cosa servono e perché dobbiamo tenere sotto controllo i loro livelli nel flusso sanguigno.

Voltiamo pagina ed iniziamo!

Che cos’è la gliadina? E cosa sono gli anticorpi anti-gliadina?

La gliadina è un’importante proteina che si trova nel glutine. Il glutine è la sostanza responsabile che innesca le reazioni allergiche della celiachia.

Questa proteina si trova in molti alimenti di uso quotidiano, soprattutto i seguenti:

  • Nei prodotti a base di farina di grano;
  • In alcuni tipi di cereali diversi dal grano duro (segale, frumento, orzo, kamut e tanti altri).

I test per gli anticorpi anti-gliadina sono stati introdotti nella pratica clinica negli ultimi anni per la diagnosi di celiachia, dato che il sistema immunitario dei pazienti celiaci produce appunto questi anticorpi e quelli anti-transglutaminasi per contrastare la proteina del glutine, causando così la reazione tipica allergica di questa patologia.

Quanti tipi di anticorpi anti-gliadina esistono?

Esistono due tipi principali di anticorpi anti-gliadina che vengono prodotti da chi soffre di celiachia:

  • IgA: è la più utile per la diagnosi della celiachia, anche se è meno sensibile, in quanto viene prodotta dal luogo in cui si verifica l’infiammazione ovvero l’intestino tenue;
  • IgG: è meno specifica per la diagnosi di malattia celiaca, anche se tuttavia risulta utile per la diagnosi di altri problemi autoimmuni.

Come si analizzano i valori degli anticorpi anti-gliadina? E quali sono i valori normali?

Nel momento in cui si sospetta la presenza di malattia celiaca, è opportuno sottoporci alle apposite analisi che, di solito, prevedono un normale prelievo ematico. Attraverso queste analisi, ed altri test di controllo, potremo verificare se siamo celiaci o meno.

La celiachia è determinata da anticorpi anti-gliadina alti. Non è necessaria una preparazione specifica prima del prelievo in questione, bisogna anzi continuare ad assumere glutine in modo tale da poter visualizzare la reazione degli anticorpi nel referto.

Generalmente i valori di riferimento per gli anticorpi anti-gliadina (sia IgA che IgG) sono i seguenti:

  • Positivo: valore maggiore di 30.0 U;
  • Debolmente positivo: valori compresi tra 20.0 e 30.0 U;
  • Negativo: valore minore di 20.0 U.

Come per tutte le analisi che prevedono un prelievo ematico, anche in questo caso i valori di riferimento possono essere soggetti a delle variazioni che dipendono dal laboratorio a cui ci si affida.

Gli esami per gli anticorpi anti-gliadina sono considerati esami di prima battuta per una serie di motivi, ossia:

  • Semplicità di esecuzione;
  • Basso costo della pratica medica;
  • Semplicità nella riproduzione e nella standardizzazione dei risultati. Andare a valutare i livelli di questi anticorpi per la diagnosi di celiachia è molto importante, soprattutto nella prima infanzia. Infatti nei primi anni di vita le altre classi di anticorpi non si sono ancora sviluppate sufficientemente.

Quando bisogna fare un esame per gli anticorpi anti-gliadina?

Come abbiamo detto, queste analisi vengono prescritte quando si sospetta la presenza di celiachia. Inoltre sono molto utili per monitorare la produzione di questi anticorpi anche durante il decorso della malattia per controllare l’efficacia della cura che si sta seguendo.

sintomi che ci potrebbero far pensare di essere celiaci, e quindi condurci a fare un esame come questo, sono i seguenti:

  • Gonfiore e dolore addominale;
  • Dissenteria;
  • Senso di debolezza e stanchezza;
  • Vomito;
  • Nausea;
  • Affaticamento;
  • Anemia perniciosa o megaloblastica;
  • Pallore;
  • Ritardo nella crescita;
  • Dolore alle articolazioni;
  • Iponutrizione;
  • Flatulenza;
  • Perdita di peso;
  • Fastidiose eruzioni cutanee che causano prurito.

Di conseguenza, qualora pensate di avere uno, o più di uno, di questi sintomi è consigliato recarsi da un medico il quale avvierà la procedura per la diagnosi della celiachia.

A volte può essere necessaria anche una biopsia dell’intestino tenue per sfatare dei falsi risultati.

Come si può abbassare il livello di questi anticorpi?

Visto che si tratta di un tipo di anticorpi che entrano in azione solo quando ingeriamo alimenti che contengono il glutine, il modo più ovvio per normalizzare i valori di questi anticorpi è quello di seguire una dieta priva di glutine.

I valori impiegheranno circa un anno per tornare alla normalità.

Quali sono gli altri test utili per la diagnosi di malattia celiaca?

Abbiamo visto che il test per gli anticorpi anti-gliadina sono necessari per una prima diagnosi della malattia celiaca, tuttavia non sono sufficienti per una diagnosi completa.

Per questo motivo sono stati messi a punto altri test che ci danno la possibilità di confermare la diagnosi o di eliminare l’eventuale confusione con delle patologie simili alla celiachia.

Tra gli altri test non invasivi per la diagnosi di malattia celiaca abbiamo soprattutto:

  • Il test degli anticorpi anti-transglutaminasi;
  • Gli EMA (anticorpi anti-endomisio);
  • Test allo xilosio;
  • L’H2 Breath Test;
  • Test dell’impermeabilità intestinale;
  • Il clisma del tenue;
  • Il sistema HLA;
  • Il dosaggio sierico delle diaminoossidasi;
  • Il TC all’addome.

Esistono anche degli esami invasivi per valutare la presenza di questa malattia o di altre, tra cui:

  • Biopsia endoscopica durante EDG (esofagogastroduodenoscopia);
  • Enteroscopia;
  • Biopsia intestinale.

Cosa sono gli anticorpi anti-gliadina deamidata?

Nello studiare a fondi la malattia celiaca, alcuni ricercatori si sono accorti che la transglutaminasi tissutale (tTG), ovvero la proteina che ha il compito di scindere la grossa molecola di glutine, era in grado di deamidare la gliadina portando alla formazione di molecole più piccole che hanno un potere antigenico maggiore cioè inducono una risposta immunitaria più forte rispetto a quella generata dalla gliadina come tale.

Per tale ragione è stato messo a punto un nuovo test di laboratorio, il dosaggio degli anticorpi anti-gliadina deamidata (anti DGP) in quanto è in grado di fornire un risultato più accurato e preciso.

Questi anticorpi hanno mostrato un’elevatissima sensibilità ed affidabilità nella diagnosi di celiachia che oggi vengono preferiti al dosaggio degli anticorpi anti-gliadina classici.

Quali sono le malattie che possono essere confuse con la celiachia?

Durante la diagnosi di malattia celiaca bisogna considerare il fatto che alcuni sintomi di questa patologia sono presenti anche in altre malattie. Per questo motivo è indispensabile controllare tutte le possibilità, al fine di non andare incontro a una diagnosi errata.

Le patologie che vengono più frequentemente confuse con la celiachia, o viceversa, sono le seguenti:

  • Enterite autoimmune;
  • Morbo di Crohn;
  • Giardiasi;
  • Linfoma intestinale a cellule T;
  • Immunodeficienza comune variabile;
  • Sprue collagenosica;
  • Sprue tropicale;
  • Sprue ipogammaglobulinemica;
  • Malattia immunoproliferativa dell’intestino tenue;
  • Allergia ad altre proteine alimentari.

Quali sono i fattori di rischio della celiachia?

Il principale fattore di rischio della celiachia riguarda la componente genetica. Infatti si consiglia di fare le apposite analisi nel caso in cui un parente stretto sia affetto da questa malattia.

Inoltre, l’insorgenza della celiachia può essere influenzata da una prolungata condizione di debolezza patologica e dalla presenza concomitante di altre malattie autoimmuni.

Infine più la nostra dieta sarà povera di glutine e minore sarà il rischio di risultare positivi alla malattia celiaca.

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