In questo articolo parliamo di:
- Che cosa sono i basofili? E quali sono le loro funzioni principali?
- Come si misura il livello dei basofili?
- Quando è consigliato dosare i basofili?
- Quali sono i valori normali dei basofili?
- Basofili Alti: le cause
- Basofili Bassi: le cause
- Quali sono i principali fattori che influenzano l’esito del risultato?
- Cosa fare in caso di valori alterati?
Cosa sono esattamente i basofili? A cosa servono? Perché bisogna monitorarne i valori? Quali sono le cause e le conseguenze di livelli troppo alti o troppo bassi dei basofili? Cosa bisogna fare per normalizzarne la concentrazione nel flusso ematico?
I basofili, o granulociti basofili, sono delle cellule molto importanti per il nostro organismo, soprattutto per la sua difesa e dunque per i meccanismi di protezione che sono imputati al sistema immunitario.
Rappresentano una popolazione cellulare che rientra sotto il nome più comune di globuli bianchi o leucociti insieme ai neutrofili, gli eosinofili, i monociti ed i linfociti.
Andiamo a vedere quali sono i compiti principali di questi elementi e quali sono i valori al di fuori dei quali potrebbe essere il caso di preoccuparsi.
Che cosa sono i basofili? E quali sono le loro funzioni principali?
I basofili fanno parte della categoria dei leucociti, ossia dei globuli bianchi. In generale, la funzione fondamentale dei globuli bianchi è quella di difendere l’organismo dalle infezioni e dagli attacchi degli agenti patogeni, nonché dell’eliminazione di eventuali tossine venute a contatto accidentalmente con il nostro corpo.
Nel dettaglio i basofili hanno le seguenti funzioni:
- nel caso di un infortunio o un’infezione, i basofili producono delle sostanze che aiutano la permeabilità dei capillari e l’aumento del flusso sanguigno nella zona interessata. La principale sostanza è l’istamina;
- sono in grado di produrre un anticoagulante naturale: l’eparina;
- sono fondamentali per difendere l’organismo ed il loro numero aumenta in caso di infezione;
- prendono parte nelle risposte allergiche, in quanto nel loro nucleo è presente l’istamina.
In condizioni normali i basofili possono trovarsi nella cute, nei polmoni e nel tubo digerente. Inoltre costituiscono la parte di globuli bianchi con la concentrazione più bassa, ma non per questo il loro ruolo non è fondamentale per la difesa dell’organismo.
Come si misura il livello dei basofili?
I livelli dei basofili nel flusso sanguigno del nostro corpo viene individuato attraverso un semplice prelievo ematico che non necessita di alcun tipo di preparazione prima di sottoporsi all’esame.
I basofili possono essere esaminati sotto due fronti: uno qualitativo e uno quantitativo. In questo articolo, però, ci concentreremo sull’esame che ci permette di valutare la quantità di queste cellule che si trova nel flusso ematico.
Questo esame prende il nome di formula leucocitaria: grazie a questo test, è bene sottolinearlo per chi si sottoporrà a questo esame, che non solo si avrà il conteggio solo dei basofili, ma in generale di tutte le tipologie di globuli bianchi.
L’esame quantitativo dei basofili ci permette di valutare la presenza o meno di basofili alti (o basofilia) oppure di basofili bassi (o basofilopenia).
Queste due condizioni sono spesso correlate alla presenza di patologie, per questo è molto importante andarle ad individuare tramite un esame del sangue, il prima possibile, soprattutto nel caso in cui il medico dovesse sospettare dei problemi del genere, come quelli che possono causare sospetti forti e che andremo ad individuare tra pochissimo.
Quando è consigliato dosare i basofili?
Generalmente, il dosaggio dei basofili viene prescritto come componente dell’emocromo completo che include al suo interno anche la conta leucocitaria.
Tuttavia ci sono diversi motivi e situazioni che possono richiedere un loro dosaggio:
- monitorare l’andamento di tutte quelle patologie che causano una alterazione dei loro valori;
- monitorare una terapia che ci è stata somministrata per normalizzare i valori dei basofili per quantificare la sua efficacia;
- è molto utile per diagnosticare le malattie coinvolte con dei livelli anomali degli stessi;
- è d’aiuto per andare a individuare la presenza di un’infezione o di altre malattie che vanno a colpire le cellule in questione, soprattutto la leucemia, malattie autoimmuni e le allergie in generale.
Quali sono i valori normali dei basofili?
I basofili costituiscono la porzione più piccola della quantità totale dei leucociti. La percentuale dei basofili che caratterizza i valori normali di riferimento è la seguente:
- 0,1-2% dei leucociti totali (corrisponde a circa 15-100 cellule per ogni millimetro cubo)
al di sotto di questo spettro, che è pur ampio, i leucociti basofili devono considerarsi fuori norma.
Tuttavia, ed è bene ricordarlo, è possibile che questi valori si discostino da quelli riportati su un eventuale referto che avete tra le mani in quanto tali intervalli possono variare da laboratorio a laboratorio.
Basofili Alti: le cause
Nel caso in cui i valori dei granulociti basofili dovessero risultare nettamente superiori ai valori di riferimento generalmente considerati normali, ci troveremmo di fronte ad un caso di basofilia.
Questo eccesso di basofili può essere stato causato da una condizione patologica oppure no.
Tra le cause più frequenti di valori troppo alti dei basofili abbiamo le seguenti condizioni:
- patologie infettive (come il morbillo, la tubercolosi, varicella o la pertosse);
- patologie di natura infiammatoria come la colite ulcerosa;
- malattie del tessuto cutaneo;
- presenza di malattie autoimmuni come la psoriasi o l’artrite reumatoide;
- la presenza di parassiti, come l’anchilostomiasi;
- malattie mieloproliferative, come la leucemia, la mielofibrosi o la mastocitosi;
- malattie che coinvolgono l’apparato urinario (come la cistite, l’insufficienza renale, le pielonefriti o le uretriti);
- asportazione della milza nelle due o tre settimane che precedono il test.
Come dovrebbe essere chiaro, il più delle volte un aumento di basofili è direttamente correlato alla presenza di eventuali patologie contro le quali è appunto richiesta l’attività di queste cellule così importanti.
Basofili Bassi: le cause
Se invece la valutazione quantitativa dei basofili dovesse riportare risultati troppo bassi (condizione di basofilopenia) sono altre le possibili cause di questa anomalia.
Le più diffuse sono le seguenti:
- presenza di una gravidanza;
- morbo di Graves;
- assunzione di estrogeni;
- ipertiroidismo;
- situazione di stress per l’individuo;
- presenza di un’infezione;
- stato di shock.
È indispensabile non sottovalutare un’eventuale anomalia dei risultati, sia in caso di basofilia sia di basofilopenia, in quanto, come abbiamo visto, le cause scatenanti possono essere più o meno gravi.
I basofili possono essere anche completamente assenti e pari a 0 senza per forza di cose rappresentare un problema per la nostra salute. In questo caso specifico infatti non c’è da preoccuparsi se gli altri parametri sono nella norma e se non vi sono particolari patologie in atto.
Quali sono i principali fattori che influenzano l’esito del risultato?
Tra i fattori che possono andare ad influenzare i livelli dei granulociti basofili abbiamo soprattutto l’assunzione di farmaci che possono sia aumentare che diminuire questi valori. Avremo rispettivamente le seguenti influenze:
- Farmaci che favoriscono l’aumento dei basofili: analgesici, antitiroidei, antibiotici, anestetici, farmaci utilizzati in campo odontoiatrico;
- Farmaci che favoriscono l’abbassamento dei basofili: immunosoppressori, glucocorticoidi, cortisonici, farmaci antineoplastici e progesterone.
Come abbiamo visto, oltre ai farmaci, anche situazioni di particolare stress per l’individuo, oppure di shock, o la presenza di una gravidanza, possono andare ad influenzare il risultato che deriva dall’esame in questione.
Cosa fare in caso di valori alterati?
Nel caso in cui i nostri valori risultino troppo bassi o troppo alti, è necessario sospendere l’assunzione di eventuali farmaci che potrebbero aver contribuito all’anomalia dei basofili: si tratta di una misura che però va sempre concordata con il medico.
Le decisioni sulle terapie che stiamo seguendo non possono in alcun modo essere prese in autonomia, in quanto metteremmo a repentaglio in modo piuttosto netto la nostra condizione di salute.
Inoltre, se l’individuo dovesse riscontrare dei valori troppo bassi, sarebbe il caso di ridurre eventuali fonti di stress che possono stare alla base della diminuzione ed aver contribuito all’indebolimento del suo sistema immunitario: anche in questo caso però potremmo essere di fronte soltanto ad una delle possibili cause (tra le meno gravi per giunta) di abbassamento dei basofili.
Se invece si ha un aumento dei valori dovuto alla rimozione della milza, sarà più che sufficiente attendere che il nostro organismo si riadatti all’asportazione dell’organo in modo tale che sarà lo stesso sistema immunitario a rinormalizzare i livelli dei basofili: della situazione/condizione si può parlare con il proprio medico, che procederà ad illustrare quelle che sono le cause e le dinamiche che si nascondono dietro questa variazione dei valori.
Se l’aumento è stato causato da una condizione patologica è indispensabile rivolgersi a un medico il quale ci prescriverà la giusta terapia per guarire dalla malattia. Dopo la guarigione i valori dei basofili torneranno allo stato normale.
In ogni caso si consiglia di rivolgersi a un medico nel momento in cui dovessero risultare dei valori anomali dei basofili. Lo specialista, infatti, ci prescriverà delle ulteriori analisi di controllo in modo tale da andare ad individuare la causa in modo più preciso e prescriverci il giusto trattamento terapeutico.
Non possiamo sapere, semplicemente da una formula leucocitaria, quali sono le problematiche che possono nascondersi dietro valori anomali di basofili. Meglio non correre rischi e mettersi nelle mani del medico da subito, evitando di perdere tempo e di procedere con il fai da te, quanto mai pericoloso quando si parla di sistema immunitario.
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