In questo articolo parliamo di:
Quando parliamo di dosaggio dell’ormone beta hCG ci riferiamo ad un test che è utilizzato per rilevare quantitativamente la presenza di questo ormone nel sangue e che sovente viene dosato per stabilire se si è iniziata una gravidanza o meno.
L’hCG (sigla inglese che indica Human Chorionic Gonadotropin, ovvero in italiano la gonadotropina corionica umana) è un particolare ormone che viene prodotto dall’embrione a partire dalla seconda settimana di sviluppo.
Si tratta di un ormone dalle funzionalità importanti e che viene utilizzato inoltre per individuare, tramite test del sangue o test di gravidanza, la presenza di una gestazione negli stati iniziali.
L’ormone beta hCG è un po’ l’ormone per antonomasia che viene associato alla gravidanza, vuoi perché viene rilevato da praticamente tutti i test (sia quelli commerciali che quelli invece professionali), vuoi perché invece i suoi valori sono tra quelli che con più attenzione vengono monitorati durante tutta la durata della gestazione.
L’ormone in questione è inoltre utilizzato per diverse terapie, tipicamente quelle della fertilità, tanto femminile quanto maschile, come avremo modo di vedere successivamente.
Vediamo insieme quali funzioni svolge, quali sono i valori che si possono ritenere normali, cosa vuol dire quando l’ormone beta hCG è basso e quando invece è alto.
Che cos’è l’ormone beta hCG?
L’hCG è un ormone che comincia ad essere prodotto, normalmente, dall’embrione successivamente all’impianto. Si tratta tecnicamente di una glicoproteina, cioè una molecola costituita da una porzione proteica e una di zuccheri, che è composta da 237 aminoacidi.
L’ormone interagisce con i recettori dell’hCG delle ovaie e contribuisce al benessere del corpo luteo all’inizio della gestazione. Questo tipo di protezione offerta dall’ormone permette al corpo luteo di secernere il progesterone durante tutto il primo trimestre, ormone che contribuisce alla formazione dello spesso rivestimento di capillari e vene che ricoprirà l’utero per sostenere la crescita dell’embrione. Avendo, inoltre, una carica negativa alta, l’ormone hCG può anche aiutare a proteggere il feto, sempre durante il primo trimestre dalle cellule immunitarie della madre.
L’ormone beta hCG si può utilizzare anche per i trattamenti che riguardano la fertilità: dato che viene prodotto principalmente durante la gravidanza, le aziende farmaceutiche lo recuperano dall’urina delle gestanti per poi elaborarlo per la somministrazione a chi sta seguendo particolari terapie per il concepimento.
Oltre che ormone della gravidanza, l’hCG è anche utilizzato come marker per specifiche categorie di tumori. Alcune forme tumorali maligne che colpiscono in genere l’utero fanno registrare livelli anomali di hCG, così come, anche se si tratta di casi relativamente rari, anche talune forme di tumore che attaccano i testicoli.
Il beta hCG viene anche utilizzato, come avevamo accennato poco sopra, per le terapie per la fertilità. Può infatti indurre l’ovulazione quando vi è la presenza di uno o più follicoli maturi. L’ovulazione in questo caso, in seguito a somministrazione di hCG, avviene entro 34-46 ore. In altri casi l’ormone in questione viene utilizzato per aumentare la produzione di progesterone nel caso dovesse essere scarsa.
Gli utilizzi dell’hCG in campo sperimentale per il dimagrimento
Ricerche piuttosto recenti e che non hanno ancora prodotto risultati utilizzabili su larga scala hanno individuato un’ulteriore possibile applicazione dell’ormone hCG. Nelle diete con un intake calorico estremamente basso, l’hCG sembrerebbe infatti favorire la perdita di tessuto adiposo, a vantaggio di quello di tipo invece muscolare.
Si tratta di studi comunque ancora pionieristici, che nonostante qualcuno abbia già provato a sfruttare economicamente, non hanno ancora ricevuto l’approvazione dalle principali agenzie governative e non che si occupano di salute.
Gli usi terapeutici nei pazienti di sesso maschile
L’hCG viene anche utilizzato per talune terapie riservate ai pazienti di sesso maschile. Può infatti aiutare a sintetizzare il testosterone ed è dunque un buon presidio per combattere l’ipogonadismo e anche i problemi relativi alla fertilità.
Si tratta dunque nel complesso di un ormone che non solo ha un’importanza diagnostica fondamentale (in quanto è in grado di rilevare con precisione la presenza di una gravidanza in corso), ma anche fondamentali applicazioni in campo terapeutico, tutte però coinvolte a vario titolo nella salute dell’apparato riproduttivo.
Il test del beta-hCG in gravidanza e i suoi valori
L’ormone viene prodotto a partire dai primi giorni successivi al concepimento e pertanto, passato veramente poco tempo, è possibile dosarne il suo contenuto nel sangue e nelle urine a partire già da circa 10 giorni per avere un dato che sia quasi certo al 100%.
Diventa per questo motivo, e data la sua presenza in determinati quantitativi soltanto durante la gravidanza, un indice importantissimo del proseguimento della gravidanza e del procedimento corretto della stessa.
L’ormone beta hCG fa registrare, inoltre, un picco tra l’ottava e la dodicesima settimana, per poi tornare a livelli più bassi e terminare in gravidanza con valori simili a quelli che vengono fatti registrare all’inizio. Lo spettro di valori da considerarsi normali per quanto riguarda la presenza di beta-hCG nel sangue è piuttosto ampio, quindi spesso non devono preoccupare anche valori che si facciano registrare piuttosto bassi rispetto a quella che è la media.
Calcolare la media grazie al raddoppio
Tendenzialmente è facile individuare un percorso regolare del beta hCG durante la gravidanza, in quanto dovrebbero raddoppiare ogni 1-4 giorni per le prime 5 settimane, e poi raddoppiare ogni 2-4 giorni a partire dalla quinta settimana fino alla settima.
Quando i livelli di beta hCG sono troppo bassi durante la gravidanza
Quando i valori di beta-hCG si abbassano in modo drastico durante la gravidanza si può trattare spesso di un’aborto spontaneo. In altri casi un abbassamento può essere indice di gravidanza extra-uterina, anche se in questo caso in valori si fanno comunque registrare leggermente superiori a quelli che generalmente si fanno registrare in caso di aborto.
Quando la gravidanza è multipla
I valori di beta-hCG devono essere inoltre più alti quando si sta affrontando una gravidanza gemellare. In quel caso, per ogni feto oltre il primo si dovrebbero registrare valori del 30-40% più alti.
Quando la gonadotropina si usa come farmaco
La gonadotropina è da molto tempo utilizzato come stimolante dell’ovulazione (sotto diversi nomi commerciali) ed è utilizzata altrettanto nel trattamento dell’infertilità che è invece riconducibile all’uomo.
Il ricorso alla gonadotropina infatti è in grado di:
- stimolare le cellule del Leydig, aumentando la secrezione del testosterone, con effetto androgenizzante. Si tratta di una terapia di importanza fondamentale per i pazienti che sono affetti da criptorchidismo e che presentano uno sviluppo ritardato dei caratteri sessuali secondari;
- indurre il processo ovulatorio nelle donne;
- aumentare anche la secrezione di estrogeni da parte delle ovaie.
Si tratta comunque di una terapia che necessita dell’intervento del medico, che dopo aver individuato proprio la gonadotropina come possibile presidio per rinforzare la fertilità del paziente, procederà con terapie che possono prevedere il ricorso a questo tipo di farmaco. Si tratta di determinazioni che in genere spettano al medico specialista.
Condividi su: