Il livello di colesterolo totale è uno dei valori più importanti per determinare il nostro stato di salute generale e anche, in via collaterale, quello del nostro sistema cardiocircolatorio. Il colesterolo è una molecola fondamentale per la nostra sopravvivenza in quanto assolve a funzioni importantissime quali mantenimento della giusta fluidità di membrana, sintesi degli ormoni steroidei, produzione della bile, divisione cellulare e trasporto di molecole che regolano gli scambi metabolici.
Nell’ambito del dosaggio dei valori che appartengono all’assetto lipidico, il colesterolo totale viene associato sempre ad altri valori come:
- il colesterolo HDL o colesterolo buono;
- il colesterolo LDL o colesterolo cattivo;
- i trigliceridi.
Purtroppo, come capita molto spesso, si fa molta confusione su questo importantissimo valore, complici spesso informazioni che arrivano da TV e riviste non specialistiche che non sono improntate alla chiarezza, ma piuttosto alla ricerca del sensazionalismo.
Mantenere i livelli di colesterolo totale entro intervalli di normalità è importante tanto quanto evitare un loro eccessivo aumento e dovrebbero essere misurati, nel caso di assenza di problemi evidenti, almeno una volta ogni 3-5 anni a partire dal ventesimo anno di età. Inoltre, superata la soglia dei 35 anni per gli uomini e dei 45 per le donne, i medici consigliano di rendere più frequenti le misurazioni, portandole ad intervalli annuali.
In questo articolo parliamo di:
L’assetto lipidico
Il test che viene effettuato per individuare la concentrazione di colesterolo totale nel sangue è in grado di andare a rilevare:
- il colesterolo LDL, detto anche il colesterolo cattivo;
- il colesterolo HDL, che spesso viene identificato come colesterolo buono;
- i trigliceridi: si tratta dei grassi che vengono trasportati nel nostro corpo e che sono in genere correlati a quelli che ingeriamo attraverso l’alimentazione.
Anche dalla brevissima trattazione di cui sopra dovrebbe essere evidente come in realtà il valore di colesterolo totale sia in grado di dire relativamente poco, in quanto in realtà dovrebbe interessarci più nello specifico la composizione del nostro colesterolo.
I livelli di colesterolo totale
Quando parliamo di colesterolo totale ci riferiamo dunque alla somma del colesterolo LDL e HDL, che a meno che non si presenti come estremamente alta, non riesce comunque a dirci molto per quanto riguarda la composizione dello stesso e dunque sulle ripercussioni sulla nostra salute.
Ad ogni modo i livelli di colesterolo totale da ritenere ottimali sono:
- desiderabile: inferiore ai 200 mg/dL;
- al limite: 200-240 mg/dL;
- oltre il limite: superiore ai 240 mg/dL.
Nel caso in cui i valori si trovino fuori misura, sarà necessario cominciare a pensare a delle contromisure da mettere in pratica per ridurre sin da subito il livello di colesterolo totale.
Che cos’è il colesterolo LDL o colesterolo cattivo?
Il colesterolo LDL (con LDL che sta a significare a lipoproteine a bassa densità) è detto anche colesterolo cattivo in quanto è la particolare forma che è in grado di arrecare danni sostanziali al nostro sistema cardiocircolatorio. Il colesterolo LDL può accumularsi sulle pareti dei vasi ed è direttamente correlato all’insorgenza di patologie specifiche del sistema cardiovascolare. Come regola basilare, possiamo affermare che più bassi sono i livelli di colesterolo LDL, più bassa sarà la possibilità di contrarre patologie di questo genere.
Il colesterolo LDL può però essere efficacemente combattuto aumentando la quota di colesterolo HDL circolante, di cui andremo a parlare immediatamente.
I valori massimi di colesterolo LDL dovrebbero mantenersi al di sotto di 160 mg/dL in misura massima, e comunque per uno stato di salute ottimale in misura inferiore a 100 mg/dL.
Il colesterolo HDL o colesterolo buono
Il colesterolo HDL è invece il colesterolo buono, la sua sigla che sta ad indicare lipoproteine ad alta densità. Si tratta di una tipologia di colesterolo che costituisce, al contrario del colesterolo LDL, un fattore di protezione molto importante contro l’insorgenza di problematiche a carico dell’apparato cardiovascolare.
Livelli accettabili di colesterolo HDL devono essere maggiori di 40 mg/dL nell’uomo e maggiori di 45 mg/dL nella donna. Come avremo modo di vedere più avanti, nel caso in cui i livelli di colesterolo fossero inferiori a quanto riportato e considerato ottimale dalla scienza medica, dovremo attivare degli stili di vita in grado di aumentare la quantità di HDL presente nel sangue.
I rimedi naturali per tenere il colesterolo totale basso
Ci sono molti tipi di rimedi naturali che possono dare una mano a combattere il colesterolo totale alto, che sono altrettanto validi per ridurre la quota di LDL ed aumentare quella di HDL.
Esercizio fisico: ne basta veramente poco
Il primo passo, quello più importante, è di tornare a fare un po’ di esercizio fisico. Non è per forza necessario iscriversi in palestra oppure cercare di diventare dei maratoneti olimpionici in poche settimane. Anche dei miglioramenti graduali nel nostro stile di vita, come il cominciare a fare le scale a piedi o impegnarsi almeno a fare una camminata al giorno di 20-30 minuti a passo svelto possono cambiare radicalmente la quantità di colesterolo totale circolante e fare la differenza anche più di terapie mirate a base di farmaci.
La dieta? Meglio evitare il fai da te
Sebbene sia sicuramente indicato rivedere il nostro piano alimentare nel caso in cui dovessero risultare problemi relativi al colesterolo totale (o anche a quello LDL) dalle analisi, il nostro consiglio è di evitare assolutamente di affidarsi a qualche dieta senza criteri creata da soli oppure anche letta su qualche rivista. Siamo davanti ad un problema di salute potenzialmente grave e che dovrebbe essere affrontato, anche sotto il profilo alimentare, con la massima serietà.
Le diete fai da te hanno un enorme potenziale distruttivo e andrebbero, per quanto possibile, evitate nel caso in cui fossimo davanti ad una condizione di colesterolo alto acclarata. Affidiamoci alle mani di un bravo nutrizionista, che saprà non solo equilibrare calorie e macro-nutrienti, ma anche i micro-nutrienti che sono necessari per il benessere del nostro corpo.
Il colesterolo alto è pericoloso?
Il colesterolo totale alto è pericoloso, in quanto i valori che si fanno registrare sembrano essere direttamente correlati all’aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari. Per questo motivo i livelli di colesterolo devono essere sia costantemente monitorati, sia ridotti anche quando non abbiano ancora raggiunto i livelli più alti e dunque di guardia assoluta.
Se il colesterolo buono, infatti, svolge un’azione fondamentale, quello cattivo quando è in eccesso può causare problemi seri, come trombosi, arteriosclerosi, ostruzione venosa e altri tipi di problemi cardiovascolari dall’esito particolarmente infausto.
Ci sono cure per il colesterolo totale alto?
Si. Oltre a modificare la dieta, che può ridurre nei casi migliori anche del 10% il colesterolo, aggiungendo al proprio piano alimentare alimenti in grado di ridurre il colesterolo, per i casi più gravi il medico ricorre in genere a terapie a base di statine, una classe di farmaci che è in grado di inibire la sintesi del colesterolo. Ad ogni modo si tratta di terapie particolarmente complesse, che andranno discusse con il nostro medico curante.
Esistono anche delle statine naturali che rientrano nella composizione di diversi integratori alimentari utili per ridurre il colesterolo.
Il colesterolo si può combattere e ridurre grazie ad uno stile di vita consono e talvolta grazie al ricorso appunto alle statine.
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