In questo articolo parliamo di:
- Controllare la glicemia in gravidanza è importante
- Le nuove buone pratiche per il test della glicemia
- Quali sono i valori normali per la glicemia?
- Come si fa la curva glicemica?
- Quali sono i valori normali per la curva glicemica?
- Per chi è consigliata la curva glicemica in gravidanza?
- La curva da carico a 50 e 100 grammi
- Che cos’è il diabete gestazionale?
- Il diabete gestazionale si può curare?
La curva glicemica in gravidanza è un importantissimo strumento diagnostico che permette di valutare lo stato del metabolismo degli zuccheri del corpo della gestante.
Si tratta di uno dei test che vengono offerti in modo completamente gratuito dal Servizio Sanitario Nazionale e che vengono svolti in genere durante il primo trimestre di gravidanza, ovvero entro la dodicesima settimana.
Si tratta di un esame del sangue che, almeno in precedenza, veniva fatto più tardi, ovvero tra il terzo e sesto mese, e che oggi invece è stato anticipato in quanto sarebbe più utile svolgerlo preventivamente, per identificare le forme di diabete gestazionale che insorgono precocemente.
Controllare la glicemia in gravidanza è importante
Il controllo della curva glicemica in gravidanza è tra gli esami più importanti tra quelli che devono essere svolti durante la gestazione, dato che può andare ad evidenziare la presenza di patologie quali il diabete gestazionale ed indirizzare la donna gravida verso le corrette terapie e contromisure quantomeno per tenere sotto controllo il problema.
È per questo motivo uno dei test che vengono garantiti in forma gratuita dal Servizio Sanitario Nazionale.
Le nuove buone pratiche per il test della glicemia
Nonostante esista ancora una discussione a riguardo tra gli specialisti, alle donne gravide si consiglia oggi di svolgere l’esame della glicemia basale, che si può effettuare con un normalissimo esame del sangue.
Oggi, almeno in Italia, la medicina sembra essersi uniformata intorno all’esigenza di svolgere il prima possibile questo tipo di esame.
Non si tratta però, almeno in questo caso, di un test che va a registrare la curva da carico glicemico, ma semplicemente ad individuare quelli che sono i valori di zuccheri nel sangue senza carico, test comunque importante, in quanto in grado di individuare l’eventuale insorgenza del diabete gestazionale, nonché, come avremo modo di vedere tra pochissimo, registrare eventuali condizioni pre-esistenti alla gravidanza di diabete.
Quali sono i valori normali per la glicemia?
Il primo passo, quello che potrebbe portarci alla necessità di svolgere il test del carico glicemico, è il test della glicemia, che va svolto il prima possibile successivamente al concepimento.
I valori che devono essere ritenuti normali in questo caso sono inferiori 92 mg/dL di sangue. Nel caso in cui i valori dovessero essere superiori, si ripete il test e se dovessero essere confermati i valori, si ha la diagnosi di diabete gestazionale.
Quando i valori sono superiori a 125 mg/dL
Quando i valori che si fanno registrare sono invece superiori a 125 mg/dL di sangue, siamo in presenza di una paziente che con ogni probabilità presentava già diabete di tipo I o II prima della gestazione. Si tratta dunque di una patologia che non è legata in alcun modo alla gestazione e che non può essere dunque associata alla comparsa del diabete gestazionale.
Come si fa la curva glicemica?
Come dovrebbe essere ormai chiaro a questo punto della trattazione, la curva glicemica è un test diverso da quello che misura meramente la glicemia. La curva glicemica è un test infatti che si svolge sotto carico, ovvero somministrando alla paziente/gestante una soluzione con 75 grammi di glucosio, per andarne poi ad individuarne la presenza nel sangue nell’immediato, a 1 ora e a 2 ore dall’ingestione.
Il test della curva glicemica avviene nella modalità che segue:
- con la paziente a digiuno, viene somministrata una soluzione liquida che contiene 75 grammi di glucosio;
- per le gestanti si eseguono dunque non due (come per gli altri pazienti) ma tre mini-prelievi, per valutare i livelli di glicemia nell’immediato, dopo 1 ora e dopo 2 ore dall’ingestione.
Si tratta di un test minimamente invasivo, con il prelievo di sangue che è minimo e che non presenta problemi, se non nella dolcezza del liquido ingerito, che potrebbe disturbare soprattutto quelle pazienti e gestanti che hanno episodi frequenti di nausea e vomito.
Quali sono i valori normali per la curva glicemica?
Per la curva glicemica i valori che devono essere considerati normali sono i seguenti:
- immediatamente dopo l’ingestione i valori devono essere inferiori a 92 mg/dL;
- ad un’ora dall’ingestione, i valori devono farsi registrare al di sotto dei 180 mg/dL;
- a due ore dall’ingestione invece, i valori devono essere al di sotto dei 153 mg/dL.
Per chi è consigliata la curva glicemica in gravidanza?
La curva glicemica in gravidanza era un tempo consigliata soltanto per i soggetti a rischio. Oggi è comunque consigliata a tutte le gestanti, anche nel caso in cui avessero fatto registrare valori normali per la glicemia a riposo.
Ad ogni modo, il test della curva glicemica sotto carico va necessariamente effettuato nel caso in cui la gestante:
- sia obesa, ovvero abbia un indice di massa corporea BMI superiore a 30;
- abbia avuto una precedenza gravidanza con diabete gestazionale;
- ha più di 35 anni di età;
- ha avuto un precedente parto con peso del bambino superiore a 4 kg;
- ha almeno un parente stretto con diabete.
La curva da carico a 50 e 100 grammi
Fino a qualche anno fa si utilizzavano due carichi da 50 grammi e 100 grammi di glucosio. Oggi invece i carichi sono uniformati anche per le gestanti e sono fissati in misura stabile e non modificabile a 75 grammi. Non preoccupatevi dunque se per la vostra prima gravidanza hanno magari utilizzato uno dei due vecchi carichi: oggi si tratta di una pratica sconsigliata alla quale non si ricorre più.
Che cos’è il diabete gestazionale?
Come abbiamo visto, il test della curva glicemica gestazionale è di fondamentale importanza per individuare l’eventuale presenza di diabete gestazionale.
È un’alterazione del metabolismo del glucosio, che non è in alcun modo collegata ad eventuali condizioni pre-esistenti alla gravidanza.
Si tratta, almeno secondo l’opinione comune in medicina, di un risultato del potenziale ostacolo all’insulina causato da alcuni degli ormoni coinvolti nella placenta.
Durante la gravidanza, in buone condizioni di salute, l’organismo produce fino a 3 volte la quantità di insulina che viene invece prodotta al di fuori della gravidanza: talvolta però il pancreas, che è l’organo adibito alla produzione dell’insulina, non riesce a far fronte a questo maggiore carico, causando appunto la condizione di diabete gestazionale.
Quali sono i rischi associati con il diabete gestazionale?
Il rischio più comune.è la crescita del bambino oltre il dovuto, che può rendere il parto più difficile e rischioso.
Il diabete gestazionale può essere dunque responsabile di sofferenza fetale e di problemi alla nascita che sono legati in maniera diretta al metabolismo del glucosio.
Sono comuni ad esempio i casi di ipoglicemia, in quanto post-nascita il feto viene privato immediatamente degli alti livelli di zucchero con i quali invece è stato a contatto durante tutta la gestazione.
Il diabete gestazionale si può curare?
L’approccio utilizzato più di frequente è quello dietetico. Viene infatti messo a punto un piano alimentare che riduce l’assunzione degli zuccheri, che viene calibrato dal medico tenendo conto anche dell’indice di massa corporea della gestante.
In casi in realtà poco frequenti (si parla statisticamente di meno del 10% dei casi di diabete gestazionale) si ricorre anche all’integrazione di terapia con insulina, soltanto nel caso in cui nonostante il piano alimentare non avesse sortito gli effetti sperati.
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