Spesso i valori dosati con le analisi del sangue vengono identificati con sigle che possono risultare sconosciute a coloro che non hanno una formazione medico-scientifica.
É sicuramente il caso del DHEA, l’oggetto della nostra trattazione di oggi. Si tratta di un ormone molto importante chiamato anche deidroepiandrosterone di cui vi parleremo in maniera approfondita nel corso della guida.
Iniziamo subito approfondendo le caratteristiche e le funzioni svolte da questo ormone.
In questo articolo parliamo di:
- Che cos’è il DHEA? A cosa serve?
- Il DHEA è efficace per una terapia ormonale sostitutiva?
- Quando viene richiesto un esame per la valutazione del DHEA?
- Come funziona questo tipo di esame?
- Quali sono i suoi valori di riferimento?
- Che cosa succede se l’esame riporta dei risultati troppo alti?
- Che cosa succede, invece, se l’esame riporta dei risultati troppo bassi?
Che cos’è il DHEA? A cosa serve?
Il nostro organismo funziona grazie alla compartecipazione di diversi sistemi, ciascuno dei quali si occupa di alcuni organi e tessuti. Tra questi sistemi troviamo anche il sistema endocrino, il principale responsabile della secrezione degli ormoni.
Il DHEA è proprio uno degli ormoni che vengono prodotti dal nostro corpo, più precisamente dalla corticale del surrene ed è uno dei principali ormoni steroidei in quanto viene utilizzato per stimolare la produzione di cortisolo e degli ormoni sessuali, ad esempio gli estrogeni e il testosterone.
Vediamo adesso a cosa serve questo ormone steroideo. Le funzioni più importanti che vengono svolte dal DHEA, sono le seguenti:
- Regola e stimola la produzione dei caratteri sessuali secondari;
- Aiuta a mantenere il trofismo osseo;
- Regola e stimola le principali funzioni sessuali, ad esempio la libido;
- Aumenta la forza e, quindi, anche la massa muscolare;
- Regola e stimola la produzione di una sostanza importantissima per il sistema nervoso autonomo: la mielina;
- Prende parte alla regolazione del metabolismo dei lipidi.
In pratica si tratta di un ormone che può portare moltissimi effetti positivi, come il dimagrimento, la prevenzione di alcune malattie come l’osteoporosi, l’aumento del vigore e del desiderio sessuale, miglioramento del funzionamento del sistema immunitario, aumento della forza.
Questi e tantissimi altri sono gli effetti positivi che il DHEA ha sul nostro organismo, ma non farti ingannare da questa faccia della medaglia.
Dall’altra parte, se pensi di seguire una terapia a base di DHEA (di cui ci occuperemo in seguito) devi sempre tener conto del fatto che il nostro organismo è dotato di processi di regolazione molto sofisticati e che, ad ogni azione ne corrisponde una uguale e contraria che ripristina l’equilibrio.
Ne deriva che, se assumi il DHEA a scopo terapeutico, non significa necessariamente che andrai ad aumentare tutti gli effetti positivi di cui abbiamo parlato sopra, ma che il tuo corpo farà il possibile per mantenere un certo equilibrio omeostatico.
Inoltre, come vedremo nei prossimi paragrafi, anomalie nei livelli di questo ormone steroideo possono indurre i medici alla diagnosi di alcune condizioni patologiche.
Il DHEA è efficace per una terapia ormonale sostitutiva?
Come abbiamo accennato in precedenza, spesso il DHEA viene assunto per delle particolari terapie. Ad esempio, come integratore che va a rimpiazzare le terapie ormonali sostitutive.
Molte donne lo preferiscono ai normali farmaci in quanto si tratta di una sorta di integratore vegetale, non c’è niente di chimico e artificiale in esso e, praticamente, permette di integrare una sostanza che viene regolarmente prodotta dal corpo umano.
Questo prodotto viene pubblicizzato proprio grazie ai vari effetti benefici che, si pensa, possa avere sul nostro organismo, tra questi ricordiamo i seguenti:
- Aumento delle energie e delle forze;
- Il sistema immunitario è più efficiente del normale;
- Contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo;
- La memoria migliora;
- L’umore si stabilizza;
- Protegge i neuroni e l’organo cardiaco;
- Riduce il rischio di malattie cardiovascolari;
- Miglioramento della concentrazione e delle varie funzioni neurali;
- La qualità del sonno migliora notevolmente;
- Aumenta la densità ossea, allontanando il rischio di malattie come l’osteoporosi.
Tuttavia, questi effetti non sono stati ancora del tutto dimostrati dal punto di vista propriamente scientifico, nonostante gli svariati studi che hanno cercato di compiere questa impresa.
Oltre a non essere stati dimostrati gli effetti positivi che si pensa il DHEA possa apportare al nostro organismo, non sono stati nemmeno valutati gli effetti che potrebbero insorgere dopo un anno di assunzione di questo integratore vegetale.
Infine, alcune ricerche testimoniano che potrebbero esserci degli effetti collaterali assumendo il DHEA anche per periodi brevi, ad esempio ricordiamo i danni epatici.
Di conseguenza, prima di affidarti ad un trattamento del genere, ti consigliamo di aspettare che la ricerca su questo argomento faccia dei progressi, indagando a fondo su tutte le questioni coinvolte.
Quando viene richiesto un esame per la valutazione del DHEA?
Vediamo adesso a che cosa serve l’esame per valutare le concentrazioni ematiche del DHEA. Prima di tutto, un’anomalia di questo parametro, di per sé non ha nessun valore diagnostico e dovrebbe essere associato e confrontato con altri esami per la valutazione dei livelli di altri ormoni.
Spesso e volentieri, il DHEA-S (o DHEA solfato), avendo una vita ematica più lunga rispetto al DHEA normale, viene considerato come un marker migliore dell’altro.
In linea di massima, possiamo dire che la valutazione dei livelli del DHEA viene ritenuta necessaria nei seguenti casi:
- Quando il medico sospetta che la paziente soffra della sindrome dell’ovaio policistico;
- Quando si sospetta un carcinoma surrenale;
- Se si sospetta la presenza di un tumore ectopico che secerne l’ACTH;
- Nel caso di iperandrogenemia;
- Quando si sospetta il Morbo di Addison;
- Spesso viene associato all’esame di altri ormoni per escludere alcune cause dell’irsutismo, dell’infertilità e dell’amenorrea;
- Nel caso di adrenarca prematuro;
- Se si sospetta una sindrome di Cushing;
- Quando si sospetta un adenoma surrenale che secerne il cortisolo.
Tra gli ormoni principali che spesso vengono dosati insieme al DHEA-S ricordiamo soprattutto la prolattina, il testosterone, l’FSH e l’LH, in particolar modo per la diagnosi della sindrome dell’ovaio policistico.
Come funziona questo tipo di esame?
Come avrai intuito, un esame del genere consiste in un normalissimo prelievo venoso che viene generalmente fatto sul braccio. Non sono necessarie norme di preparazione da rispettare prima dell’esame, puoi addirittura farlo anche senza essere a digiuno.
Quali sono i suoi valori di riferimento?
Prima di parlare dei valori di riferimento di questo parametro, bisogna tener conto del fatto che la concentrazione di DHEA nel sangue di un individuo raggiunge il picco massimo verso i 30 anni e con l’invecchiamento tende a diminuire.
Inoltre, questo parametro varia anche in base al periodo del ciclo mestruale in cui si trova la donna, e cambiano secondo un ritmo circadiano, perciò spesso si preferisce l’esame del DHEA-S.
A parte questo, e a parte il fatto che ogni laboratorio può avere i suoi valori di riferimento che potrebbero essere diversi da quelli di un altro laboratorio, i seguenti vengono generalmente considerati valori normali per il DHEA:
- Uomo adulto (dai 18 ai 30 anni): 89-457 mcg/dL;
- Donna adulta (dai 18 ai 30 anni): 44-332 mcg/dL.
Per quanto riguarda invece il DHEA-S, i seguenti sono i valori di riferimento:
- Uomo adulto: valori compresi tra 2 e 5 mg/mL;
- Donne adulte (prima della menopausa): valori compresi tra 0,7 e 4 mg/mL;
- Donne adulte (dopo la menopausa): valori compresi tra 0,1 e 0,6 mg/mL.
Che cosa succede se l’esame riporta dei risultati troppo alti?
Se il risultato del tuo esame riporta valori troppo alti rispetto a quelli di riferimento, è il caso che porti il tuo referto dal medico per avere una valutazione accurata, ma soprattutto per vedere quali altri esami di controllo dovrai fare.
Infatti, alti livelli di questo parametro possono corrispondere alle seguenti condizioni patologiche:
- Sindrome dell’ovaio policistico;
- La sindrome di Cushing;
- Il tumore al surrene;
- L’iperplasia surrenalica congenita.
Che cosa succede, invece, se l’esame riporta dei risultati troppo bassi?
Anche nel caso in cui il tuo referto riporta valori troppo bassi di DHEA-S, è il caso che ti rivolgi ad un medico in quanto le condizioni in questo caso possono essere le seguenti:
- Il morbo di Addison;
- L’adenoma surrenalico che secerne il cortisolo.