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Il 17-beta-estradiolo (17-β-estradiolo, E2) è, insieme all’estrone, uno dei principali ormoni attivi sia nell’uomo che nella donna. Nella donna sono le ovaie a produrlo mentre nell’uomo le cellule del Sertoli localizzate a livello dei testicoli.
Il ruolo di questo ormone si differenzia a seconda del sesso ed è responsabile di presiedere alla regolazione della sessualità e della fertilità nella donna, mentre nell’uomo gioca un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo di ossa, muscoli e tessuto nervoso.
Quali sono le funzioni del estradiolo?
Nelle donne la produzione di questo ormone inizia alla pubertà quando compare il ciclo mestruale e farà la sua “scomparsa” con l’arrivo della menopausa.
I principali effetti di questo ormone nelle donne possono essere così schematizzati:
- È responsabile del mantenimento dei caratteri sessuali secondari femminili;
- Stimola la proliferazione e la rigenerazione del tessuto endometriale che si sfalda con la mestruazione;
- Stimola la crescita delle ghiandole mammarie, sia in pubertà che durante l’arco della gravidanza, portando all’allungamento e alla ramificazione dei dotti galattofori. Inoltre, come il progesterone impedisce la secrezione lattea prima che avvenga il parto;
- Esercita un’azione anabolizzante nell’organismo stimolando la produzione dell’ormone della crescita (GH) contribuendo così alla crescita ossea e tissutale;
- Il 17-beta-estradiolo è un importantissimo fattore protettivo per il tessuto osseo, infatti è capace di stimolare gli osteoblasti a produrre nuova matrice ossea. Con l’avvento della menopausa, questa funzione viene meno e si può andare incontro a fenomeni di osteoporosi e decalcificazioni diffuse.
Nell’uomo, ovviamente molte di queste funzioni non possono essere espletate l’estradiolo risulta responsabile della maturazione del tessuto nervoso ed osseo, ruolo che espleta anche nelle donne.
Per capire meglio come viene prodotto questo ormone è bene conoscere il meccanismo biologico e fisiologico che è alla base del ciclo mestruale nelle donne, che viene riportato in maniera schematica nell’immagine seguente.
In età fertile, ovvero quando la donna possiede il ciclo mestruale, la secrezione di 17-beta-estradiolo ha un andamento fluttuante.
La sua concentrazione nel sangue inizia pian piano ad aumentare subito dopo la cessazione della mestruazione in quella che viene chiamata “fase follicolare” ovvero la fase preparatoria che porterà alla maturazione e allo scoppio del follicolo.
La produzione di questo ormone aumenta in maniera graduale e costante fino a 2-3 giorni prima dell’arrivo dell’ovulazione.
In concomitanza con questo evento si ha il cosiddetto “picco dell’estrogeno” che precede i picchi di altri due ormoni: LH (ormone luteinizzante) ed FSH (ormone follicolo stimolante) che coincidono con lo scoppio del follicolo.
A questo punto inizia la “fase luteale” in cui si assiste ad una progressiva diminuzione della produzione di questo ormone fino all’arrivo della mestruazione successiva ed il ciclo può ricominciare.
Questa spiegazione dettagliata del ciclo ovarico nelle donne è fondamentale per capire il motivo per cui i valori normali di estradiolo dipendono dalla fase in cui ci si trova.
Nelle donne in età fertile i valori di questo ormone sono molto variabili e fluttuano in un ampio range di valori compresi tra 15 e 350 pg/mL con differenze anche significative a seconda della fase del ciclo ovarico.
Durante le mestruazioni il valore di 17-beta-estradiolo è compreso tra 50 e 100 pg/mL mentre subito dopo scende fino a 20 pg/mL.
La fase follicolare vede un range di concentrazione di 20-150 pg/mL; nella fase ovulatoria si raggiunge il picco massimo che può arrivare anche a 550 pg/mL e scendere poi fino ad un massimo di 220 pg/mL durante la fase luteinica.
Durante la menopausa si assiste al crollo della sua concentrazione ed i suoi valori normali devono essere compresi tra 5 e 60 pg/mL.
Nell’uomo non esistono tutte queste fluttuazioni in quanto non esiste il ciclo ovarico e la concentrazione di questo ormone deve mantenersi nell’intervallo di 10-60 pg/mL.
Questi parametri sono quelli del mio personale laboratorio di analisi del sangue e non sono da intendersi come assoluti.
Gli intervalli di riferimento, infatti, possono variare a seconda del laboratorio che effettua l’esame e si possono leggere accanto a ciascun valore dosato nella sezione “intervalli di riferimento”.
Estradiolo alto e basso: cosa può significare?
L’interpretazione del vostro livello ematico di estradiolo spetta al proprio medico o al proprio ginecologo che rappresentano gli unici professionisti della salute in grado di interpretare tale risultato.
Perché è importante dosare questo ormone? Il dosaggio del 17-beta-estradiolo è utile sia per diagnosticare condizioni fisiologiche che avvengono nella donna, gravidanza e menopausa, sia per chiarire la possibilità o meno della presenza di problemi di natura patologica.
Livelli alti o bassi di 17-beta-estradiolo devono destare maggiore preoccupazione se essi si presentano in età fertile, ovvero quando la loro produzione di regola è ciclica e massima.
Prima di sottoporvi al dosaggio ormonale di 17-beta-estradiolo è necessario effettuare ad una visita medica e sarà il medico a decidere il giorno preciso del ciclo mestruale in cui effettuare il prelievo sanguigno tenendo conto delle fluttuazioni illustrate precedentemente e dell’indagine che egli vuole condurre.Un valore basso di estradiolo può essere dovuto ad amenorrea (assenza di ciclo mestruale), menopausa (se la donna di trova in età da menopausa), cattiva nutrizione (anoressia o bulimia nervosa), alterazioni ipofisarie (l’ipofisi non produce il fattore rilasciante gli ormoni sessuali), ipogonadismo (mancato sviluppo dell’ovaio che non consente la maturazione dei follicoli), alterazioni genetiche (sindrome di Turner).
Se il 17-beta-estradiolo è alto allora potrebbe essere dovuto a condizioni fisiologiche come la gravidanza oppure patologiche di natura genetica (sindrome di Klinefelter) oppure ancora neoplastiche (tumori secernenti estrogeni localizzati a livello delle ghiandole surrenali, ovaio, testicoli).
Se valori elevati di estradiolo si manifestano in bambini o bambine lontani dallo sviluppo sessuale allora è probabile che si possa manifestare pubertà precoce.
Nell’uomo, invece, elevati livelli di questo ormone si manifestano con la comparsa di caratteristiche tipicamente femminili come la crescita del seno (ginecomastia) o la fuoriuscita di piccole secrezioni dai capezzoli.
Nella maggior parte dei casi, il medico richiederà il dosaggio del 17-beta-estradiolo per meglio indagare una situazione di amenorrea ovvero la mancanza di ciclo mestruale. In base al valore di concentrazione ematica di questo ormone egli emetterà una diagnosi che dipende strettamente dall’età e dalle condizioni della donna.
Infatti, può esserci la possibilità di menopausa, gravidanza oppure si può essere affetti da sindrome dell’ovaio policistico.
Teniamo a sottolineare che il solo dosaggio di questo ormone non è necessario per formulare una diagnosi certa ed accurata di menopausa, ma è necessario associare anche quello dell’FSH.
Infatti, per stabilire se una donna è in menopausa è necessario prima di tutto verificare da quanto tempo non compaiono le mestruazioni, che devono essere assenti almeno da 12 mesi, e poi dosare i due ormoni.
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