Glicemia a Digiuno: Come devono essere i Valori?

Che cos’è la glicemia? Quali sono i valori di riferimento per questo parametro, e quali dovrebbero essere i suoi valori a digiuno? Cosa succede quando facciamo un test a digiuno e la glicemia risulta troppo bassa o troppo alta? Come possiamo porre rimedio a queste situazioni?

Oggi tratteremo un argomento molto comune in ambito medico, soprattutto nel caso di pazienti che soffrono di diabete: la glicemia a digiuno. Più che altro ci concentreremo sui suoi valori a digiuno e sui rischi che si corrono quando risulta sballata proprio in questo momento della giornata.

Che cos’è la glicemia?

In ambito medico, con il termine glicemia, ci si riferisce alla quantità di glucosio che si trova nel sangue. In parole povere, la quantità di zucchero che circola nel nostro flusso sanguigno.

La presenza del glucosio nel sangue è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, in quanto è la principale fonte di nutrimento di tutte le nostre cellule. Ma soprattutto la presenza del glucosio nel sangue è molto importante per il nostro cervello che si “nutre” esclusivamente di questa sostanza.

glicemia a digiuno valori normaliGrazie all’importanza che assume questo valore, nel corpo umano si trova un vero e proprio sistema di regolazione della glicemia, che permette di mantenerne un livello piuttosto costante.

La maggior parte degli organi e dei muscoli che si trovano nel nostro organismo, hanno la possibilità di immagazzinare certe quantità di glucosio. Ma non vale lo stesso per il cervello. Per questo motivo è importante mantenere costante i valori di glicemia: in modo che il cervello abbia una disponibilità continua.

Che cos’è la glicemia basale o a digiuno? Quando ci viene prescritto questo esame?

E’ possibile misurare i valori di glicemia in qualsiasi momento della giornata, ma su questo articolo ci soffermeremo sulla cosiddetta glicemia basale, ossia il valore del glucosio che si trova nel sangue a digiuno.

Come avrete intuito, l’esame di cui stiamo parlano viene eseguito al mattino, almeno dopo 8 ore di digiuno del paziente. I medici di solito prescrivono l’esame della glicemia basale nei seguenti casi:

  • Durante una gravidanza (in modo da individuare la presenza del famoso diabete gestazionale);
  • Quando si sospetta un tipo di diabete;
  • Per monitorare l’andamento del diabete (anche dopo averlo diagnosticato);
  • Per verificare che il paziente, affetto da diabete, stia ottenendo degli effetti positivi dalla terapia farmacologica;
  • Quando si ha a che fare con una persona a rischio di diabete (ad esempio a causa del fattore genetico che caratterizza questa malattia).

E’ necessario controllare i valori della glicemia nei casi sopra citati, in quanto valori sballati di questo parametro possono avere delle conseguenze anche gravi, come, appunto, il diabete.

Il sistema di regolazione della glicemia (mediato da glucagone ed insulina) fa in modo che questo parametro si abbassi dopo qualche ora di digiuno, a causa del fatto che i tessuti assorbono il glucosio che circola nel sangue.

Per questo, misurando la glicemia a digiuno, si ottiene un risultato “neutro”, che non sia stato influenzato da altri fattori come, ad esempio, l’alimentazione.

Glicemia a digiuno valori: come devono essere?

Per quanto riguarda i valori di riferimento per la glicemia a digiuno, bisogna fare una distinzione tra pazienti non diabetici e pazienti diabetici:

  • Pazienti non diabetici: valori della glicemia compresi tra 60 e 99 mg/dL;
  • Pazienti diabetici: valori uguali o maggiori a 126 mg/dL.

In ambito medico, ci si riferisce all’alterazione della glicemia a digiuno con la sigla IFG, che però non deve essere assolutamente confusa con una tolleranza alterata del glucosio, indicata con la sigla IGT.

glicemia a digiunoQueste due condizioni anche se sembrano simili, sono molto diverse.

Cosa succede quando i valori della glicemia sono troppo alti la mattina prima di fare colazione?

Di solito, quando dagli esami del sangue emergono dei valori piuttosto alti della glicemia basale, si parla di una condizione di prediabete, in cui si verifica un aumento del rischio cardiovascolare ed un certo grado di insulino-resistenza.

Il rischio principale di un’elevata glicemia basale, è quello di sviluppare un diabete mellito di tipo II, il quale non ha una sintomatologia particolare, per cui chi è in sovrappeso dovrebbe monitorarne periodicamente la possibile insorgenza, soprattutto dopo i 45 anni, proprio grazie a questo esame.

Inoltre, alti valori della glicemia, non riconducibili ad una condizione di pre-diabete inducono il medico a pensare alle seguenti condizioni:

  • Pancreatite;
  • Acromegalia;
  • Eclampsia;
  • Infarto;
  • Insufficienza renale;
  • Trauma cranico;
  • Tumore al pancreas;
  • Presenza di ustioni;
  • Tireotossicosi;
  • Epatite;
  • Ipertiroidismo;
  • Obesità;
  • Sindrome di Cushing;
  • Malnutrizione;
  • Sedentarietà.

Di solito, in presenza di diabete ed alti valori di glicemia basale, si possono manifestare i seguenti sintomi:

Ovviamente, prima di giungere alla diagnosi di diabete, il medico sottoporrà l’individuo ad altri esami di controllo, ad esempio l’emoglobina glicata e la ripetizione dell’esame dopo un certo periodo.

Cosa succede quando i valori della glicemia sono troppo bassi la mattina prima di fare colazione?

Quando, invece, l’esame della glicemia basale riporta dei valori troppo bassi di glucosio nel sangue, si presentano altri rischi dovuti a determinate condizioni, patologiche e non.

Le più frequenti sono le seguenti:

  • Glicogenosi (un gruppo di malattie piuttosto rare che riguardano il metabolismo);
  • Condizione di ansia;
  • Necrosi del fegato;
  • Situazioni stressanti;
  • Ansia;
  • Gastrectomia;
  • Ipotiroidismo;
  • Morbo di Addison;
  • Sepsi;
  • Esercizio fisico intenso;
  • Tumore alle cellule insulari che si trovano nel pancreas.

Anche in questo caso il medico si avvalerà di alcuni esami di controllo per confermare la sua diagnosi o per procedere verso un percorso diagnostico diverso.

Cosa fare per mantenere i livelli di glicemia costanti? Nella pagina successiva troverete importanti consigli in merito fermo restando l’importanza di un consulto medico non appena si scopre di avere un valore alterato.

Come possiamo contribuire a mantenere normali i valori della glicemia?

In una condizione in cui l’aumento della glicemia è dovuto al prediabete, potrebbe essere sufficiente correggere alcuni aspetti della propria vita quotidiana, come l’alimentazione, l’esercizio fisico, l’assunzione di alcol, eccetera.

Di conseguenza, in questi casi, il medico non prescriverà dei farmaci specifici per l’abbassamento di questo valore, ma si limiterà a dare dei consigli al paziente affinché possa seguire una corretta alimentazione, povera di grassi saturi e carboidrati.

In un altra guida abbiamo affrontato meglio il binomio glicemia-alimentazione: ti invito a leggerla cliccando qui.

E’ indispensabile che il paziente si dedichi anche ad una certa attività fisica, non troppo intensa, soprattutto se si tratta di una persona in sovrappeso.

Quali sono i fattori che influenzano il risultato del test?

Come per la maggior parte degli esami in ambito medico, anche in questo caso ci sono dei fattori che possono aumentare o diminuire i livelli di glicemia. Tra i più frequenti abbiamo:

  • Assunzione di alcuni farmaci (come i contraccettivi orali, i betabloccanti);
  • Intense situazioni di stress e ansia;
  • Un digiuno prolungato.

In ogni caso è bene rivolgersi a un medico quando i valori della glicemia basale non rientrano nei limiti di normalità. Ma soprattutto bisogna sottoporsi periodicamente a questo esame quando si è consapevoli di essere a rischio diabete.

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