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La sigla MCV sta per “volume corpuscolare medio“ e indica sostanzialmente il volume medio che hanno i globuli rossi. Questo valore rispecchia infatti la dimensione dei globuli rossi in conformità con il risultato delle analisi del sangue.
Se è basso vuol dire che i vostri globuli rossi sono piccoli e si parla di anemia microcitica, se è alto si parlerà di anemia macrocitica mentre se ricade nell’intervallo di valori normali si parlerà di anemia normocitica.
L’MCV è un indice corpuscolare insieme ad altri due valori: l’MCHC e l‘MCH. Questi parametri sono importantissimi per effettuare una diagnosi di anemia e possono essere dosati insieme all’emoglobina, al numero di globuli rossi e all’RDW nell’ambito di un esame emocromocitometrico completo.
Il volume corpuscolare medio o MCV è una misura del volume medio occupato da un globulo rosso che si ottiene dividendo il volume occupato dalla frazione corpuscolare del sangue (quindi l’ematocrito) per il numero di eritrociti presenti in quel dato volume.
I valori normali di MCV sono compresi tra 80 e 95 fl, ma questo intervallo può variare a seconda del laboratorio in cui si eseguono le analisi. A far fede sempre gli intervalli che ritrovate sul referto delle vostre analisi del sangue.
Come si calcola l’MCV?
Esistono due modi per calcolare l’MCV. Il primo è quello di utilizzare direttamente un analizzatore ematologico automatizzato ovvero uno strumento che è in grado di misurare questo valore partendo semplicemente da una piccola quantità di sangue.
Il secondo metodo, invece, prevede il calcolo a partire dal valore dell’ematocrito e del numero di globuli rossi (RBC) applicando la seguente formula:
MCV=(Hct/RBC)x1000
Il valore di MCV si esprime in femtolitri (fL).
Il valore di MCV, insieme a quello dell’emoglobina corpuscolare media (MCH) e della concentrazione media di emoglobina (MCHC) sono indici corpuscolari che consentono di determinare e calcolare le dimensioni degli eritrociti, il contenuto e la concentrazione di emoglobina presente in ciascuna cellula.
Come interpretare il valore di MCV?
Conoscere il valore di MCV è molto importante per stabilire il tipo di anemia di cui si soffre. Se il valore di MCV è sotto l’intervallo di normalità (MCV<80 fl) si parla di anemia microcitica, termine che indica che le vostre cellule del sangue hanno una dimensione più piccola rispetto alla normalità.
Se invece il valore è maggiore (MCV> 95 fl) si parla di anemia macrocitica per indicare che i globuli rossi hanno dimensioni maggiori.
Se però il valore di MCV è normale (MCV= 80-95 fl) e il contenuto medio di emoglobina per cellula è basso siamo di fronte sempre a una condizione di anemia che prende il nome di normocitica così chiamata perché il midollo osseo non ha ancora reagito a una variazione di volume delle cellule per sopperire alla mancanza di emoglobina. Questa condizione può manifestarsi in quei casi in cui si ha una riduzione significativa del numero di globuli rossi a causa di una perdita copiosa di sangue oppure emolisi.
Il valore di MCV, tuttavia, ha un’importanza clinica quando interpretato alla luce di un altro parametro del sangue, l’RDW (Red Cell Distribution Width), ossia l’ampiezza di distribuzione linfocitaria, un parametro che ci dà informazioni sulla distribuzione dei globuli rossi e che ci aiuta a distinguere tra tipi diversi di anemia. Ad esempio, in caso di anemia da carenza di ferro avremo un RDW elevato, mentre la avremo RDW basso in caso di talassemia.
Quindi questi due parametri ci fanno capire se ci sono alterazioni a carico del volume degli eritrociti e in quel caso come sono distribuiti su una gaussiana.
Inoltre, è bene ricordare che l’anemia può essere diagnosticata anche in base alle risposte del midollo osseo valutando la quantità di reticolociti (globuli rossi immaturi) nell’anemia ipoproliferativa e l’aumento della distruzione dei globuli rossi nell’anemia emolitica.
MCV alto e basso: le cause
Come detto precedentemente, il solo valore di MCV non può essere il solo utile a effettuare una diagnosi e identificare le cause di un problema così complesso. Per questo motivo di seguito verranno riportate diverse casistiche tenendo conto sia del valore dell’MCV che quello dell’MCH.
Cause di MCV basso
Le cause più comuni di anemia microcitica e ipocromica che comporta sia un MCV che un MCH basso abbiamo:
- anemia da carenza di ferro, condizione molto comune nelle donne che hanno un ciclo mestruale molto abbondante o in pazienti che non assumono questo minerale nelle giuste quantità ad esempio per diete vegane non bilanciate;
- anemia di malattie croniche, cioè da una serie di patologie che incidono sulla produzione dei globuli rossi;
- Talassemia, una malattia genetica che causa un’alterazione nella produzione dell’emoglobina;
- Anemia sideroblastica, una patologia causata da un deficit nella produzione dell’eme che causa la comparsa di sideroblasti ad anello nelle cellule del midollo ed eritrociti ipocromici nel sangue periferico.
Cause di MCV alto
Le cause più comuni di anemia macrocitica e quindi di un valore di MCV elevato sono:
- carenza di acido folico e vitamina B12 che sono fondamentali per la corretta sintesi dei globuli rossi.
- malattie epatiche;
- Anemie emolitiche che causano la distruzione dei globuli rossi;
- Ipotiroidismo;
- Abuso di alcool;
- Anemia aplastica;
- Sindrome mielodisplastica.
Cause di emoglobina bassa con MCV normale
Le cause più comuni di anemia normocitica e normocromica caratterizzata da valori bassi di emoglobina con valori normali di MCV ed MCH sono:
- eccessiva perdita di sangue;
- Anemia emolitica (anemia emolitica autoimmune, sferocitosi ereditaria, deficit di glocosio-6-fosfato-deidrogenasi);
- Anemia causata da disfunzioni renali;
- Anemia aplastica.
Queste riportate sono cause generali ed hanno molte limitazioni, nel senso che saranno necessari specifici test ed esami per giungere a una diagnosi più precisa.
Esistono sintomi di un’alterazione del valore di MCV?
Sostanzialmente, tutti i sintomi che si manifestano sono da mettere in relazione con quelle che sono le tipiche manifestazioni dell’anemia.
Non esiste un sintomo univoco che ci faccia capire che il valore di MCV è alterato ma tutti riconducono ad alterazioni a carico dei globuli rossi e in particolare nella quantità di emoglobina presente.
Pertanto, soffrirete di: stanchezza, respiro corto, pallore in viso, affanno, malessere generale e mancanza di concentrazione.
Questi sono solo alcuni dei sintomi più frequenti dell’anemia che possono far pensare che vi sono valori dell’emocromo alterati tra cui l’MCV.
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