In questo articolo parliamo di:
- Che cos’è la renina? A che cosa serve?
- A cosa serve il dosaggio della renina nel sangue?
- L’esame necessita di una preparazione in particolare?
- Quali sono i valori di riferimento?
- Che succede quando i valori della renina sono troppo alti?
- Che succede quando i valori della renina sono troppo bassi?
- Ci sono dei fattori che possono influenzare l’esito dell’esame?
- Che cos’è il sistema renina-angiotensina-aldosterone?
Come già saprai, attraverso le analisi del sangue è possibile andare a monitorare diversi parametri del nostro organismo, ottenendo così informazioni importanti sul nostro stato di salute.
Tra questi parametri troviamo anche quello della renina, un particolare enzima che fa parte di un sistema molto importante per il nostro organismo: il sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Oggi parleremo proprio di questo parametro, vediamo a cosa serve e come funziona!
Che cos’è la renina? A che cosa serve?
Come ti abbiamo già detto nella breve introduzione, la renina è un enzima che si trova nel nostro organismo e viene rilasciato dai reni, nel momento in cui si verifica una riduzione eccessiva della pressione arteriosa.
Più precisamente, la renina è un enzima proteolitico. Infatti questa proteina così preziosa è capace di agire su una sostanza chiamata angiotensinogeno, trasformandola in angiotensina. L’angiotensina, a sua volta, rende possibile la stimolazione dell’aldosterone, un ormone importantissimo.
Questo sistema, in ambito medico, viene definito con il termine sistema renina-angiotensina-aldosterone. Ma si tratta di un argomento molto più complesso per cui ce ne occuperemo in seguito in modo più dettagliato. Nel frattempo poniamo la nostra attenzione sulla renina.
La renina, non solo prende parte alla regolazione della pressione arteriosa, essa è anche coinvolta nei processi interni del nostro organismo che riescono ad indurre una ipertensione arteriosa.
La secrezione della renina, inoltre, viene resa possibile da alcuni fattori ben precisi, ossia:
- Dalla riduzione della quantità di sodio che si trova nel tubulo distale;
- Da tutti quei fattori che riducono la pressione di perfusione nei reni: in questo modo il diminuire della pressione permette la stimolazione della secrezione di renina;
- La liberazione di un particolare neurotrasmettitore, la noradrenalina, da parte delle terminazioni sinaptiche.
In realtà non sono proprio i reni a produrre la renina, ma questo compito è svolto da un determinato gruppo di cellule renali che costituiscono l’apparato iuxtaglomerulare (una struttura che fa parte, appunto, degli organi renali).
Tali cellule producono la pro-renina, un precursore della renina che poi, venendo stimolato dai fattori di cui sopra, viene rilasciato sotto forma di renina.
A cosa serve il dosaggio della renina nel sangue?
In linea di massima, il medico riterrà necessario sottoporti ad un’analisi del sangue per il dosaggio della renina nei seguenti casi:
- Quando c’è il sospetto che il paziente sia affetto da problemi al cuore;
- Nel caso in cui bisogna indagare su un’eventuale insufficienza renale;
- Quando bisogna andare ad indagare su eventuali condizioni di ipertensione o ipotensione ortostatica;
- Se bisogna valutare la presenza di disturbi connessi con l’equilibrio dei liquidi e dei sali minerali che si trovano all’interno del nostro organismo.
Di solito, il dosaggio della renina nel sangue viene spesso associato con quello dell’aldosterone (un particolare tipo di ormone) in quanto la combinazione delle anomalie di questi due esami potrebbe indurre il medico alla diagnosi di alcune patologie anche gravi.
Tra queste patologie ricordiamo una particolare forma di ipertensione chiamata aldosteronismo primario. Anche se si tratta di una malattia curabile è indispensabile diagnosticarla in tempo per avere la possibilità di intervenire subito.
Per questo, talvolta, il medico potrebbe decidere di sottoporti anche ad un esame delle urine di 24 ore per la valutazione delle quantità di aldosterone, in modo tale da ottenere un quadro completo della tua situazione.
L’esame necessita di una preparazione in particolare?
In genere, per il dosaggio della renina (ma anche dell’aldosterone) viene fatto un semplice prelievo ematico, nei seguenti punti:
- Per la renina: nelle vene renali;
- Per l’aldosterone: nelle vene surrenali.
Se, però, il medico decide di sottoporti anche all’esame delle urine di 24 ore, è necessario che tu segua tutte le norme necessarie per far sì che l’esito dell’esame non riporti falsi risultati.
In ogni caso, nelle settimane che precedono il prelievo, dovresti apportare delle piccole modifiche alla tua dieta, limitando l’assunzione di tutti quegli alimenti che potrebbero favorire l’aumento della pressione arteriosa, come la liquirizia o la caffeina.
Inoltre, dovrai sospendere in via temporanea l’assunzione di eventuali farmaci, tra questi ricordiamo i seguenti:
- I beta-bloccanti;
- Gli estrogeni;
- I progestinici;
- I farmaci diuretici;
- Gli inibitori ACE;
- Gli steroidi.
In ogni caso, sicuramente il medico ti fornirà tutte le informazioni necessarie per far si che il tuo esame riporti dei risultati veritieri. Ricorda, infine, di ridurre l’assunzione di sodio (quindi di sale), in quanto, come saprai, contribuisce all’aumento della pressione.
Quali sono i valori di riferimento?
Prima di mostrarti i valori di riferimento di questo esame, è importante che tu tenga presente del fatto che questi possono subire delle variazioni in base al laboratorio di riferimento.
I valori della renina, inoltre, variano anche in base alla posizione del paziente, in linea di massima i seguenti vengono considerati come valori normali:
- In piedi: 4.4 – 46.1 µIU/mL;
- Sdraiati: 2.8 – 39.9 µIU/mL.
Che succede quando i valori della renina sono troppo alti?
Come abbiamo già detto in precedenza, un’anomalia nei livelli della renina potrebbe portare alla diagnosi di determinate condizioni patologiche che riguardano soprattutto i reni. Tra queste ricordiamo quelle citate in seguito:
- La cirrosi epatica;
- Un tumore renale o extrarenale;
- Il morbo di Addison;
- Un’ostruzione delle arterie deputate al trasporto di sangue ai reni;
- La presenza di una emorragia;
- Una condizione di disidratazione particolarmente grave;
- Una ipertensione maligna;
- La sindrome di Bartter.
Infine, l’aumento dei livelli di renina nel sangue potrebbe derivare anche da altre condizioni non patologiche, come la presenza di una gravidanza, o l’assunzione di particolari farmaci, ad esempio i diuretici o contraccettivi a base di estrogeni.
Che succede quando i valori della renina sono troppo bassi?
Meno preoccupante è invece la situazione in cui i valori di renina risultano più bassi del normale, ma non per questo non bisogna dargli importanza. In questo caso, la diminuzione di questo valore può derivare dalla presenza dei seguenti fattori:
- Assunzione di farmaci che tendono a ritenere il sodio;
- Sindrome di Conn;
- Terapia a base di vasopressina;
- Sindrome di Cushing.
Ci sono dei fattori che possono influenzare l’esito dell’esame?
Come già saprai, la maggior parte degli esami medici, siano essi prelievi o analisi delle urine, possono essere influenzati da alcuni fattori che aumentano o diminuiscono i valori del parametro che si intende monitorare.
Prima di tutto devi tener presente del fatto che i livelli della renina raggiungono il picco nelle ore mattutine e tendono a variare in tutto l’arco della giornata. La stessa cosa accade anche per il livello dell’aldosterone (esame spesso associato a quello della renina).
In linea di massima i seguenti fattori sono i più comuni per quanto riguarda l’influenza dell’esito di questi due esami:
- Se a fare l’esame è una donna incinta al terzo trimestre di gravidanza, i valori di renina tenderanno ad aumentare;
- Se il paziente ha recentemente praticato un’intensa attività fisica;
- L’età anagrafica (soprattutto per quanto riguarda l’aldosterone che tende a diminuire con l’aumento dell’età);
- Se l’individuo è in una situazione di forte stress emotivo;
- Come abbiamo detto, l’assunzione di liquirizia e caffeina;
- L’assunzione di alcuni farmaci, come il progesterone, i farmaci a base di cortisone, i farmaci anti-infiammatori non steroidei, i beta-bloccanti, l’eparina, i contraccettivi orali o i farmaci diuretici;
- L’assunzione di sostanze a base di oppiacei;
- L’assunzione di elevate quantità di sale attraverso l’alimentazione.
Per tutti questi motivi, è molto importante che tu avvisi il tuo medico, o comunque il laboratorio di analisi, prima di sottoporti ad un esame del genere. Solo in questo modo potrai ricevere tutte le indicazioni per far sì che il tuo esame non venga influenzato da nessun tipo di fattore, esterno o interno.
Che cos’è il sistema renina-angiotensina-aldosterone?
Arriviamo adesso ad uno degli argomenti più difficili da comprendere del nostro articolo: il sistema renina-angiotensina-aldosterone, ossia quel sistema del nostro organismo che si occupa di regolare la pressione arteriosa.
In parole semplici, il sistema renina-angiotensina-aldosterone, si occupa di regolare la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle nostre arterie cioè quella pressione che permette al sangue di accedere ad ogni zona del nostro organismo.
L’azione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, si divide in due parti fondamentali:
- Induce la vasocostrizione, ossia la diminuzione del lume dei vasi sanguigni;
- Incrementa il volume del sangue.
Per comprendere meglio questo meccanismo ti facciamo un esempio che sicuramente avrai a mente: hai presente quando vuoi aumentare la pressione dell’acqua che esce da un tubo, premendo sul tubo stesso? Ecco, questo è quanto accade con questo sistema.
A livello chimico, questo processo è reso possibile dal fatto che la renina è in grado di attivare un processo che trasforma l’angiotensinogeno in angiotensina che, a sua volta, stimola la produzione dell’ormone aldosterone.
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