In gergo medico, con la sigla V.E.S ci si riferisce ad un esame molto importante chiamato Velocità di Eritrosedimentazione che serve soprattutto ad indagare sull’eventuale presenza di stati infiammatori nel nostro organismo.
Ma come funziona la VES? Quali sono i valori di riferimento? Cosa succede quando la VES risulta troppo alta o troppo bassa? Quando viene prescritto questo esame? Ci sono dei fattori che possono influenzare il risultato? Quando preoccuparsi?
Oggi andiamo a rispondere insieme a tutte le tue domande sulla VES.
In questo articolo parliamo di:
Che cos’è la VES?
Come abbiamo brevemente accennato nell’introduzione, quando parliamo di VES, ossia della velocità di eritrosedimentazione, ci riferiamo a uno dei tanti parametri valutabili con un prelievo di sangue per indagare sulla presenza di un’infiammazione in corso nel nostro organismo.
Lo stato infiammatorio in corso verrebbe scoperto tramite la VES anche nel momento in cui si dovesse trattare di una conseguenza di un’infezione. Tuttavia, anche se è molto utile durante il processo diagnostico, non si tratta di un esame diagnostico specifico.
L’esame della VES è utile in quanto, nel momento in cui si sta sviluppando lo stato infiammatorio, compariranno delle sostanze specifiche nel sangue che si andranno a depositare sul fondo della provetta a causa del loro peso maggiore.
Andiamo quindi a vedere nel prossimo paragrafo come funziona la VES, così da capire al meglio la sua utilità in ambito medico, soprattutto quando dobbiamo indagare sulla presenza di patologie infiammatorie.
Come funziona l’esame per valutare la VES?
Ovviamente, per fare l’esame della VES bisogna sottoporsi ad un prelievo ematico che viene generalmente effettuato su una vena del nostro braccio. Il sangue che è stato prelevato viene conservato in una provetta apposita, detta provetta graduata.
Come molti di voi sapranno, nel nostro sangue sono presenti i globuli rossi e, nel caso in cui è in corso una infiammazione, questi avranno la tendenza a depositarsi in modo spontaneo sul fondo della provetta graduata.
Lo scopo dell’esame della V.E.S è quello di misurare l’altezza dei globuli rossi che si sono depositati sul fondo nel giro di un’ora e tale misurazione viene fatta in millimetri.
Per quanto riguarda la preparazione all’esame della VES, in genere, non è necessario presentarsi a digiuno in sede di laboratorio, tuttavia attieniti sempre ai consigli del tuo medico.
Quando viene prescritto questo esame?
Così come accade per tutti gli esami che vengono richiesti in ambito medico, anche nel caso della VES il medico avrà i suoi motivi per prescriverti questo genere di esame.
Con il passare degli anni sono state messe a punto delle procedure di analisi più accurate della VES, per questo, negli ultimi tempi, la richiesta di questo esame è diminuita in modo notevole.
In ogni caso il medico ti prescriverà questo esame nei seguenti casi:
- Per indagare sulla presenza di alcuni tipi di artrite;
- Quando il paziente manifesta dei sintomi inspiegabili e si vuole valutare la possibilità della presenza di una infiammazione;
- Quando la diagnosi è stata già fatta ma si vuole indagare sulla possibilità di una recidiva, ad esempio nel caso del linfoma di Hodgkin dopo un trattamento chemioterapico;
- Come test di screening nel caso in cui si è manifestata una febbre atipica dalle cause inspiegabili;
- Quando si sono manifestati dei sintomi muscolari atipici.
Uno dei limiti principali della VES riguarda il fatto che, questo esame da solo, non ci permette di individuare la causa precisa dello stato infiammatorio, né ci dà abbastanza informazioni sul luogo in cui si sta verificando.
Infatti, qualsiasi tipo di infiammazione causa l’aumento della VES ed è proprio questo a far sì che non sia specifico a tal punto da essere usato come esame diagnostico.
Di conseguenza questo esame viene spesso accompagnato da altri esami del sangue, utili al medico per avere un quadro chiaro e completo della situazione, ad esempio quello della PCR (Proteina C Reattiva).
Quali sono i valori di riferimento della VES?
Prima di parlare dei valori di riferimento della VES è molto importante ricordare che ogni laboratorio può avere dei valori di riferimento che differiscono da quelli di un altro.
Per questo motivo ti consigliamo di fare affidamento solo ed esclusivamente sui valori riportati sul tuo referto. Un’altra cosa da ricordare per questo esame riguarda anche la valutazione dei risultati ottenuti.
Infatti, se il nostro esame dovesse riportare dei valori superiori a quelli normali, solo il medico può dare un’interpretazione dopo aver accuratamente valutato il quadro clinico che comprende eventuali fattori di rischio, i sintomi o la sua storia clinica, familiare e non solo.
In linea di massima possiamo dire che i valori riportati in seguito vengono generalmente considerati normali per quanto riguarda le differenze di genere e di età:
- Neonati: 0-2 mm/ora;
- Bambini: 3-13 mm/ora;
- Donne con meno di 50 anni: inferiore a 20 mm/ora;
- Donne con più di 50 anni: inferiore a 30 mm/ora;
- Uomini con meno di 50 anni: inferiore a 15 mm/ora;
- Uomini con più di 50 anni: inferiore a 20 mm/ora.
Come ultima cosa, ma non meno importante, non bisogna dimenticare che, anche se i nostri valori sono normali, ciò non andrebbe ad escludere definitivamente la possibilità della diagnosi ipotizzata dal medico, per questo verrai sicuramente sottoposto ad altri esami del sangue.
Cosa succede quando la VES è troppo alta?
Nel momento in cui la nostra VES supera i limiti di normalità di cui abbiamo parlato sopra, potrebbe essere in corso uno stato infiammatorio imputabile alle seguenti condizioni patologiche:
- Arterite a cellule giganti;
- Il morbo di Crohn;
- La presenza di un tumore;
- Anemia emolitica;
- Artrite reumatoide;
- Presenza di una qualsiasi ferita;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Osteomielite;
- Anemia;
- La coccidiomicosi;
- Setticemia;
- Macroglobulinemia di Waldenstrom;
- Mieloma multiplo;
- Polimialgia reumatica;
- Un infarto;
- La vasculite;
- Cancro metastatico.
Cosa succede quando la VES è troppo bassa?
Nel caso opposto, cioè quando i nostri esami della VES riportano dei valori eccessivamente bassi rispetto alla norma, possiamo andare incontro alle seguenti condizioni patologiche:
- La policitemia vera;
- Una carenza del fattore V della coagulazione;
- Ipoalbuminemia;
- Anemia falciforme;
- Poichilocitosi;
- Una insufficienza cardiaca congestizia.
Sia quando i valori sono troppo bassi, sia quando sono troppo alti, sarà il medico a darti tutte le informazioni di cui hai bisogno, a spiegarti bene la situazione e, soprattutto, a prescriverti ulteriori esami di controllo per arrivare alla causa del tuo problema in modo da curarla come meglio può.
Ci sono dei fattori che possono influenzare l’esito dell’esame?
Così come accade per tanti altri esami del sangue, anche in questo caso possono subentrare dei fattori che influenzano il risultato finale. Tra i fattori più comuni che influenzano l’esito della VES ricordiamo soprattutto i seguenti:
- La presenza di una gravidanza, soprattutto dalla dodicesima settimana, può portare ad un aumento temporaneo della VES;
- Il colesterolo alto;
- Il genere (infatti le donne hanno dei valori tendenzialmente più alti rispetto agli uomini);
- La presenza delle mestruazioni, così come la gravidanza, aumenta i valori della VES;
- L’assunzione di alcuni farmaci, soprattutto la pillola contraccettiva che aumenta i valori della VES e la comunissima aspirina che li farà diminuire;
- La presenza di alcuni problemi ai reni;
- La presenza di una anemia.
Ne deriva che è di fondamentale importanza informare il tuo medico prima di sottoporti al prelievo, soprattutto nel caso in cui stai seguendo una terapia particolare (ad esempio la pillola contraccettiva), oppure se sei a conoscenza di essere affetto da qualche condizione patologica.
In ogni caso non dimenticare che il medico sarà lì per risolvere qualsiasi tuo dubbio sull’argomento, quindi non esitare a chiedere agli specialisti prima di fare qualsiasi tipo di esame
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