Il sangue nelle feci nei bambini può essere sicuramente motivo di estrema preoccupazione per il genitore, dato anche l’enorme impatto emotivo (e spesso ingiustificato) che il sangue ha nel nostro immaginario.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, soprattutto negli stati di panico indotti dalla scoperta di sangue nelle feci del nostro piccolo, si tratta di un fenomeno molto comune e che spesso non dovrebbe destare alcun tipo di preoccupazione.
Certo, sarà importantissimo registrare la frequenza con la quale il fenomeno in questione si presenta, nonché la quantità di sangue che viene espulsa insieme alle feci al momento del cambio del pannolino al bambino, che sarà un po’ la chiave di volta diagnostica per individuare la necessità o meno di proseguire con ulteriori test. Questo però non vuol dire che il sangue deve necessariamente trasformarsi in un’occasione di panico e di preoccupazione.
In questo articolo parliamo di:
- Quando rivolgersi immediatamente al medico?
- Il sangue vivo è segno di problemi che riguardano la parte terminale dell’intestino
- I diversi tipi di sangue nelle feci
- Le cause più comuni della presenza di sangue nelle feci del bambino
- L’importanza della diagnosi
- Si tratta di condizioni curabili? Come si cura il sangue nelle feci nel bambino?
Quando rivolgersi immediatamente al medico?
Il grosso dei bambini che presentano rettorragia minima (che come vedremo più avanti è la causa più comune di presenza di sangue nelle feci) non hanno patologie importanti collegate al fenomeno.
Dato che però la causa non è facile da determinare a partire dal singolo episodio, sarebbe comunque più che consigliato rivolgersi al proprio pediatra e lasciar determinare a lui se sia il caso o meno di intraprendere percorsi diagnostici specifici.
Il sangue vivo è segno di problemi che riguardano la parte terminale dell’intestino
Il sangue vivo, ovvero quello che riusciamo a vedere ad occhio nudo, può essersi aggiunto agli escrementi soltanto, per ragioni fisiologiche, nell’ultimo tratto dell’intestino. Quello che infatti si aggiungerebbe prima, verrebbe in parte metabolizzato e non sarebbe riconoscibile ad occhio nudo, né tantomeno lascerebbe tracce visibili.
Quando il sangue è dunque vivo, così come nella definizione medica, bisognerà necessariamente andare ad indagare l’ultimo tratto dell’intestino e lì mettersi alla ricerca di quale possa essere stata la causa del problema.
I diversi tipi di sangue nelle feci
Il sangue nelle feci può assumere forme e colorazioni diverse e questo è in seguito a quelle che sono le cause che hanno portato alla comparsa del fenomeno:
- si può avere sanguinamento che trova la sua origine nella parte superiore del tratto digerente: in questo caso specifico le feci non appariranno coperte da sangue rosso vivo, ma piuttosto avranno un colorito particolarmente scuro, che è segno del fatto che il sangue si è aggiunto nella parte superiore (stomaco principalmente ma anche l’intestino tenue), e che è stato ovviamente digerito e elaborato da parte della flora batterica;
- si può avere invece sanguinamento nella parte inferiore dell’intestino, e qui dato che il sangue non viene metabolizzato e elaborato, si presenterà di colore rosso vivo e non frammisto alle feci.
La prima tipologia è inoltre più spesso rilevabile con analisi specifiche piuttosto che a occhio nudo ed è un’eventualità abbastanza rara nei bambini.
Le cause più comuni della presenza di sangue nelle feci del bambino
Le cause più comuni che provocano la presenza di sangue nelle feci del bambino sono:
- ragadi e lesioni anali: si tratta di tagli, anche di piccolissima entità, a ridosso dell’ano. Possono essere causati da diversi problemi, come feci troppo dure in seguito ad una dieta povera di fibre, oppure dall’utilizzo di prodotti specifici per l’igiene personale;
- proctocolite indotta dai latticini: si tratta di una condizione che in genere colpisce i bambini in più tenera età ed è causata dalla particolare sensibilità nei confronti di alcune proteine contenute tipicamente nel latte vaccino. Si tratta di un problema che tende a sparire oltre il primo di età. Al sanguinamento rettale si aggiungono altri tipi di sintomi, come ad esempio vomito e diarrea. Può verificarsi anche nei bambini allattati al seno, che assumono le proteine per tramite della madre.
Ci sono anche altri tipi di cause, che sono però in genere molto meno comuni:
- patologie infiammatorie a carico dell’intestino: può essere il caso del morto di Crohn e delle coliti ulcerose. L’infiammazione in questione, oltre a causare la presenza di sangue nelle feci, può anche causare diarrea, inappetenza e anche perdita di peso;
- diarrea: accompagnata inoltre nel caso in cui sia dovuta ad infezioni di carattere batterico o virale da febbre e dolore addominale;
- polipi giovanili: possono essere presenti nel colon dei bambini, anche di tenerissima età. Sono in genere condizioni mediche ereditarie. Anche talune forme tumorali (estremamente rare) possono essere talvolta causa del sanguinamento;
- ostruzione intestinale;
- alcune patologie rare che hanno tra gli effetti più comuni la formazione anomala dei capillari e del sistema venoso dell’intestino.
L’importanza della diagnosi
Nonostante il più delle volte ci troviamo di fronte a problemi di entità minima, che non hanno bisogno di alcun tipo di intervento, soprattutto nel caso in cui il sanguinamento fosse frequente, sarà necessario seguire il percorso diagnostico indicato dal pediatra.
Oltre all’esame ad occhio nudo dell’area, talvolta si potrebbe richiedere il ricorso alla colonscopia, una procedura che per quanto foriera di preoccupazioni in capo ai genitori, non è eccessivamente invasiva e può, al tempo stesso, fornire elementi importantissimi per la diagnosi dello stato di salute del nostro bambino.
Si tratta di condizioni curabili? Come si cura il sangue nelle feci nel bambino?
Il sangue nelle feci dei bambini è generalmente segnale di problemi di entità minima, che spesso non necessitano neanche di specifiche terapie. Ad ogni modo è fortemente sconsigliato procedere per conto proprio, dato che potrebbero essere necessarie terapie specifiche, che soltanto il medico è in grado di stabilire e spesso di somministrare.
La condizione è tra le altre cose diversa da quella che colpisce gli adulti, in quanto nel secondo caso si tratta spesso di emorroidi, caso che per i bambini è molto raro, per non dire impossibile.
Come abbiamo detto inoltre in apertura, è completamente inutile dare campo libero al panico, che sicuramente non può aiutarci ad affrontare quello che è un problema spesso di lieve entità con lo spirito e con la lucidità di cui abbiamo bisogno.
Il sangue, che nel nostro immaginario è spesso associato ad eventi di estrema gravità per la nostra salute, non è sempre motivo di preoccupazione.
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