Attraverso l’esame delle urine è possibile andare a valutare tantissimi parametri del nostro organismo. Tra questi abbiamo anche le famose catecolamine urinarie, termine con il quale ci si riferisce a tre molecole dalla struttura chimica molto simile: l’adrenalina, la noradrenalina e la dopamina.
In questo articolo vedremo insieme come funziona l’esame delle catecolamine urinarie, quando viene richiesto, quali sono in genere i rispettivi valori di riferimento, se ci sono dei fattori che potrebbero influenzare l’esito dell’esame.
Prima di addentrarci nel vivo della trattazione voglio spiegarti meglio le funzioni svolte dalle catecolamine nel nostro organismo.
Che cosa sono le catecolamine? A che cosa servono?
Quindi, come abbiamo accennato già nell’introduzione, quando parliamo di catecolamine, ci riferiamo ad un gruppo di composti chimici che derivano da un famoso amminoacido: la tirosina.
Si tratta di sostanze idrosolubili che si legano per metà alle proteine che si trovano nella soluzione plasmatica, quindi circolano nel nostro flusso sanguigno insieme alle proteine, e l’altra metà rimane in forma libera.
Le catecolamine più importanti sono senza alcun dubbio le seguenti:
- La dopamina: ossia un neurotrasmettitore fondamentale soprattutto per le nostre funzioni cognitive, comportamentali e motivazionali;
- L’adrenalina: è un ormone prodotto dal nostro sistema nervoso e dalle ghiandole surrenali che, oltre ad avere tantissime funzioni interne all’organismo (come la mediazione della frequenza cardiaca), prende parte alla nostra reattività in situazioni particolarmente stressanti;
- La noradrenalina: un neurotrasmettitore dalle svariate funzioni cardiovascolari, ad esempio quella di regolare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, insieme all’adrenalina.
In linea di massima, le catecolamine vengono prodotte dalla midollare del surrene come risposta a situazioni che il nostro organismo ritiene particolarmente stressanti.
Più precisamente, la midollare del surrene (o midollare surrenalica) produce basse quantità di catecolamine in situazioni normali; quantità che aumentano, appunto, in situazioni di stress, ma anche nel momento in cui si sta facendo dell’attività fisica oppure in presenza di emorragie.
Come hai potuto notare già dalla descrizione che abbiamo fatto, esse si occupano di svolgere funzioni come la regolazione del battito cardiaco (l’adrenalina l’aumenta e la noradrenalina lo diminisce) o della respirazione in risposta a stimolazioni del nostro sistema simpatico.
Il dosaggio delle catecolamine viene fatto anche dal campione delle urine di 24 ore perché il compito di espellere queste sostanze spetta ai reni che, come saprai, sono i principali organi del nostro sistema urinario.
Andiamo a vedere in modo dettagliato come funziona questo esame. Voltiamo pagina per approfondire.
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