Che cosa sono le cellule epiteliali? Perché e quando possono essere squamose? Cosa succede quando vengono trovate le cellule epiteliali squamose nelle urine? Come viene registrata la loro presenza? Quali sono i valori normali e quelli di cui bisogna preoccuparsi?
In questo articolo parleremo delle cellule epiteliali squamose, soffermandoci sui valori di riferimento e sui valori di cui preoccuparsi quando risultano presenti nel nostro campione di urine in sede di analisi.
Andiamo a vedere bene di cosa si tratta!
In questo articolo parliamo di:
- Cosa sono le cellule epiteliali squamose o pavimentose?
- Come funziona l’esame per verificare se sono presenti nelle urine?
- Quando viene richiesto un esame di questo genere? Quali sono i valori di riferimento?
- Cosa succede quando i valori dell’esame risultano troppo alti?
- Cosa succede, invece, quando i valori sono troppo bassi?
- Quali sono gli altri esami di laboratorio per le cellule epiteliali squamose?
Cosa sono le cellule epiteliali squamose o pavimentose?
Le cellule epiteliali si trovano, appunto, nel tessuto epiteliale della nostra vescica e vengono sottoposte continuamente ad un ricambio cellulare. Esistono delle particolari situazioni in cui il valori risultano anomali e che necessitano di approfondimenti, ma di questo parleremo in seguito.
Queste cellule rivestono, quindi, l’epitelio e proprio a causa del ricambio cellulare è possibile trovarle nelle urine in quanto vengono espulse passando nel tratto urinario. Per questo motivo è del tutto normale se il nostro esame delle urine riporta la presenza, di cellule epiteliali.
Ci sono diversi tipi di cellule epiteliali nell’organismo umano, ossia:
- Squamose (o pavimentose);
- Cubiche;
- Cilindriche.
La maggior parte delle cellule epiteliali hanno una forma piuttosto irregolare, ma non è questo il caso delle cellule epiteliali squamose (o pavimentose). Le principali caratteristiche di queste particolari cellule epiteliali, sono:
- Il loro citoplasma è abbondante;
- Sono di grandi dimensioni;
- Non hanno forma regolare;
- Sono piatte;
- Il nucleo è piccolo e si trova al centro;
- Provengono dai genitali esterni, dalla zona distale dell’uretra e dalla vagina.
Infine, queste cellule vengono volgarmente chiamate squamose perché, anche se sono piatte, il loro nucleo centrale è piuttosto sporgente, quindi ricorda molto l’aspetto delle “squame”.
Come funziona l’esame per verificare se sono presenti nelle urine?
Per andare a stabilire al presenza o meno delle cellule epiteliali squamose nelle urine, è sufficiente sottoporsi ad un semplice prelievo di un campione di urine. Basterà, quindi, consegnare il nostro campione di almeno 15 mL (raccolto rigorosamente in un contenitore sterile) al laboratorio di analisi che abbiamo scelto.
Tra i vari esami di routine delle urine, in alcuni casi in cui le analisi chimiche e/o fisiche sono risultate anomale, potrebbe essere effettuata anche un’analisi microscopica, che, come avrete intuito dal nome, consiste nell’analizzare il campione delle urine al microscopio.
E’ proprio l’analisi microscopica che fa al caso nostro. Infatti, sottoponendo il campione ad analisi microscopica si va ad analizzare il sedimento urinario, cioè quella parte che va a depositarsi sul fondo del campione una volta che è stato sottoposto alla centrifuga.
Oltre alle cellule epiteliali, nel sedimento urinario si possono contare anche le seguenti sostanze, tramite una misura per campi a bassa o alta risoluzione:
- Batteri;
- Cristalli;
- Funghi.
Infine, le donne devono prestare particolare attenzione al periodo del ciclo mestruale, in quanto, da esso, potrebbero dipendere dei falsi risultati del test in questione.
Quando viene richiesto un esame di questo genere? Quali sono i valori di riferimento?
Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, l’analisi microscopica delle urine viene prescritta quando le altre analisi (chimiche e fisiche) hanno riportato dei risultati anomali, ma anche quando si sospetta la presenza di patologie collegate ai valori delle cellule epiteliali, ma di questo parleremo in seguito.
Questo esame può prendere parte ai normali esami di controllo a cui sarebbe opportuno sottoporsi periodicamente. Viene anche prescritto per valutare le prestazioni di un atleta o per valutare i parametri prima di sottoporre il paziente a qualche procedura chirurgica.
Tuttavia il medico potrebbe ritenere necessario prescrivervi questo tipo di analisi anche quando si sono manifestati i seguenti sintomi (che, in genere, indicano un aumento di questi valori):
- Bruciore e dolore durante la minzione;
- Dolore addominale;
- Presenza di sangue nelle urine;
- Urine schiumose.
Di norma i valori compresi tra 0 e 20 unità vengono considerati nella norma. Quindi bassi valori delle cellule epiteliali nelle urine non destano preoccupazioni.
Il contrario accade quando i valori sono troppo alti, ma parleremo di questo nel paragrafo seguente.
Cosa succede quando i valori dell’esame risultano troppo alti?
E’ facilmente intuibile che nel momento in cui i nostri esami riportano livelli troppo alti di cellule epiteliali nelle urine, è il caso di iniziare a preoccuparsi in quanto l’anomalia potrebbe essere stata determinata da una certa condizione patologica, anche se non è sempre così.
Tra le condizioni patologiche e non solo, che possono manifestarsi anche con un aumento del livello delle cellule epiteliali nelle urine, abbiamo soprattutto:
- Infiammazioni dell’apparato urinario;
- Tumori testicolari;
- Infiammazioni della prostata;
- Neoplasie;
- Patologie dei reni;
- Traumi alle vie urinarie;
- Presenza di infezioni, come la cistite;
- Esami in cui è previsto l’uso di una sonda;
- Presenza di una gravidanza.
Cosa succede, invece, quando i valori sono troppo bassi?
Visto che i valori di riferimento devono essere compresi tra 0 e 20 unità, quando dai nostri esami emergono dei bassi valori di cellule epiteliali nelle urine, non c’è niente di cui preoccuparsi, anzi, il test è del tutto normale.
Quali sono gli altri esami di laboratorio per le cellule epiteliali squamose?
Quando i valori risultano alti ci sono molte probabilità che il medico decida di procedere con altri esami di controllo che spesso possono riportare:
- Presenza di batteri (quindi di infezioni);
- Presenza di globuli rossi nelle urine (che può indicare anche la presenza di infezioni, come la cistite emorragica);
- Aumento dei livelli di leucociti nelle urine (infezione delle vie urinarie).
Sottoporsi ad esami di controllo è indispensabile, soprattutto, per andare a vedere quale tipo di cellula epiteliale si trova nelle urine in quantità anomali, in modo tale da facilitarci la comprensione della causa scatenante di tale anomalia e procedere verso la terapia e/o il trattamento più adeguato.
Oltre all’esame delle urine, anche il pap-test è fondamentale nel caso si fossero trovate cellule epiteliali squamose nelle urine, che, come abbiamo detto, spesso possono indicare la presenza di processi infiammatori, da controllare soprattutto durante il periodo di gestazione e la menopausa.
È indispensabile fare questi esami perché non solo potrebbe esserci un processo infiammatorio, ma la causa che sta alla base dello squilibrio potrebbe essere molto più grave di quanto ci si aspetta, come nel caso di forme tumorali.
Però, non c’è bisogno di allarmarsi subito nel caso di alti valori delle cellule epiteliali squamose delle urine, in quanto questa condizione potrebbe derivare anche da una scarsa igiene o scarsa preparazione alla raccolta del campione di urina, ad esempio quando, prima dell’esame, la cute vaginale non è stata lavata in modo adeguato.
Condividi su: