Il colore delle urine è un segnale importantissimo del nostro stato di salute e, al contrario di quello che si potrebbe pensare, non deve necessariamente interessare il benessere di reni, vescica e uretra. Si tratta infatti di un importantissimo segnale di salute per un numero enorme di organi e di apparati, dei quali andremo a occuparci tra poco.
Il colore normale delle urine può variare all’interno di uno spettro che va dal giallo pallido (che viene in genere chiamato paglierino, come il giallo della paglia, dai laboratori di analisi), fino al giallo più ambrato. Vedremo insieme da cosa può dipendere sia la modificazione del colore che può essere ritenuta come normale, sia quella che può essere invece considerata come patologica.
In questo articolo parliamo di:
- Quando il colore varia nei diversi spettri di giallo
- Qual è il colore “salutare” delle urine?
- Quando la colorazione può essere dovuta a quello che abbiamo mangiato
- Quando invece il colore delle urine potrebbe essere fonte di preoccupazione
- Quando le urine sono rosse o rosa
- Quando le urine sono arancioni
- Quando le urine invece si fanno blu o verdi
- Quando le urine sono invece torbide
Quando il colore varia nei diversi spettri di giallo
Quando il colore varia dal giallo paglierino al giallo più ambrato, siamo in genere di fronte a variazioni di colore che sono tutte riconducibili da una maggiore o a una minore concentrazione di urocromo. L’urocromo altro non è che il principale pigmento della nostra urina (derivato dall’ossidazione dell’urobilinogeno) e che gli conferisce il tipico colore giallo.
Quando beviamo poco o siamo comunque disidratati magari abbiamo perso molta acqua a causa di sudorazione eccessiva, la concentrazione di urocromo nelle urine aumenta e dunque il suo colore si scurisce.
Il problema in questione è di poco conto, anche se non dovrebbe comunque essere ignorato: è un chiaro segnale che abbiamo bisogno di bere di più e dovremmo provvedere immediatamente, soprattutto nel caso in cui il fatto dovesse ripetersi con una certa frequenza. Bere più acqua dovrebbe risolvere il problema e far tornare le nostre urine di colore più chiaro.
Qual è il colore “salutare” delle urine?
Negli ultimi anni, quando si è battuto spesso immotivatamente sulla corretta idratazione del nostro corpo, si è spinto per far avere a tutti un’urina di colore particolarmente chiaro, quasi completamente trasparente. In verità non è necessario avere un’urina quasi trasparente per avere la certificazione di avere bevuto a sufficienza. Un colore giallo tenue è più che normale e segno inequivocabile che almeno a livello di idratazione stiamo sicuramente andando nel verso giusto.
Il colore delle urine viene rivelato con quello che si chiama esame fisico delle urine. Si tratta di un analisi che consente di dare un giudizio su quelle che sono le caratteristiche di aspetto, colore, presenza di sedimento e peso specifico che fungono da analisi preliminare per una futura diagnosi. L’aspetto delle urine, per quanto riguarda l’analisi macroscopica del liquido, può essere limpido, opalescente o torbido (solitamente causato da presenza di tracce di sangue, batteri oppure alterazioni di pH).
L’urina non ha un colore univoco ma può variare in diverse sfumature che vanno dal giallo chiaro al giallo scuro. Sul referto delle analisi delle urine spesso leggiamo Vogel 1, 2, 3. Cosa indicano? Sostanzialmente questo nome si riferisce alla tinta assunta dalle urine:
- Vogel 1 indica urine di colore giallo, giallo chiaro e pallido;
- Vogel 2 indica urine di colore giallastro tendenti al rosso;
- Vogel 3 sta ad indicare un colore delle urine tendente al bruno.
Una volta delle urine si analizzava anche l’odore, oggi non si usa più analizzare questa caratteristica che però resta di fondamentale importanza per diagnosticare la presenza di chetoni nelle urine.
Quando la colorazione può essere dovuta a quello che abbiamo mangiato
Talvolta alcuni pigmenti contenuti negli alimenti che consumiamo possono finire nelle urine e causare alterazioni nella colorazione della stessa. È il caso tipico delle fave, di alcuni frutti di bosco e anche di alcuni tipi di rapa. Anche in questo caso c’è davvero poco di cui preoccuparsi e dovremmo tornare ad avere un’urina di colore normale in pochissimo tempo, non appena avremo smaltito gli alimenti che avevamo assunto con i nostri pasti.
Quando invece il colore delle urine potrebbe essere fonte di preoccupazione
Non sempre però dietro al cambiamento di colore delle urine ci sono eventi come quelli descritti sopra, che non devono essere motivo di alcuna preoccupazione.
Talvolta infatti il colore delle urine può essere segnale di qualcosa che non va e di qualcosa che, a prescindere dalla gravità, dovrebbe essere oggetto dell’attenzione del nostro medico curante. Nello specifico i due casi più tipici tra quelli che appartengono ad eventi degni di indagine medica sono:
- tracce di sangue nelle urine. Avere l’urina di un tinto rosso per questo motivo è relativamente comune e spesso segnala, come vedremo più avanti, problemi al tratto urinario o ai reni. In altri casi e soprattutto quando la presenza di sangue nelle urine non sia accompagnata dal dolore tipico delle infezioni e dei calcoli, si potrebbe trattare anche di fenomeni tumorali.
- quando le urine sono molto scure o di colore tendente all’arancione: quando questo si verifica ad essere il primo sospettato è il fegato, che potrebbe non funzionare su ritmi e con modalità corrette.
Quando le urine sono rosse o rosa
Nonostante l’aspetto delle urine di questo colore sia motivo di allarme, non vuol dire necessariamente che ci troviamo in presenza di problemi gravi. Le urine di colore rosso o rosa possono essere infatti causate da:
- presenza di sangue. Ci sono moltissime cause che possono portare alla presenza ematica nelle nostre urine: tra le più comuni troviamo le infezioni del tratto urinario, che sono molto frequenti sia nelle donne che negli uomini, problemi alla prostata, forme tumorali di carattere maligno o benigno, cisti ai reni, calcoli alla vescica o ai reni. Chi fa sport di fondo inoltre, soprattutto dopo aver percorso lunghe distanze potrebbe trovarsi davanti ad episodi di questo tipo;
- l’ingestione di alcuni particolari cibi, tra cui il rabarbaro, le more e la barbabietola rossa possono colorare le urine e farle diventare rosa o anche di rosso tenue;
- in alcuni casi anche alcuni antibiotici (su tutti quelli utilizzati contro la tubercolosi) e anche dei specifici medicinali trattati per problematiche relative al tratto urinario possono causare un arrossamento delle urine.
Ad ogni modo il caso delle urine rosse, qualora non si possa escluderne l’origine ematica e ricondurlo all’alimentazione o all’uso di specifici farmaci, deve essere prontamente comunicato al medico, che seguirà l’appropriato percorso diagnostico per individuare gli eventuali problemi che possono riguardare i reni e il tratto urinario.
Quando le urine sono arancioni
Quando le urine sono invece arancioni, in genere ci si trova in presenza di problemi patologici che riguardano il fegato o i dotti biliari, soprattutto se si presentano accompagnate al tempo stesso da feci di colore particolarmente chiaro.
In altri casi invece, un colore arancione scuro può essere causato di nuovo da una scarsa idratazione, con urine che presentano concentrazioni di urocromo particolarmente alte.
Quando le urine invece si fanno blu o verdi
Talvolta le urine possono presentarsi invece di colore blu o verde. In questo caso la colorazione, piuttosto bizzarra a dire il vero, può essere ricondotta a:
- coloranti che vengono assunti con l’alimentazione. Si tratta di casi sempre più rari ma talvolta i coloranti utilizzati dall’industria dolciaria possono ancora giocare scherzi di questo tipo;
- l’uso di taluni farmaci, come l’amitriptilina o l’indometacina, possono colorare le urine di blu o di verde;
- alcune patologie come l’ipercalcemia possono causare urine di colore blu, alcune infezioni del tratto urinario, nello specifico quelle da Pseudomonas, possono causare urine verdi.
Quando le urine sono invece torbide
Talvolta le urine non sono colorate in modo particolare, possono presentarsi come particolarmente torbide o comunque non limpide e trasparenti. In questo caso il problema più comune è quello dei calcoli renali, anche se sono ovviamente necessarie analisi e test più approfonditi dell’osservazione della limpidezza delle urine.
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