Quali sono gli esami per individuare le tracce di sangue nelle urine?
L’esame più indicato per pazienti che riferiscono di aver trovato delle tracce di sangue nelle proprie urine, è sicuramente quello che analizza il sedimento urinario.
Per sedimento urinario si intende quella parte del campione che va a depositarsi sul fondo della provetta dopo averla sottoposta ad una centrifuga.
Per eseguire questo esame è necessario che il paziente si procuri un campione sterile. A volte lo stesso laboratorio che abbiamo scelto per l’esame ci fornisce la provetta, altrimenti basterà recarsi in farmacia e chiedere al personale un semplice campione sterile per il test delle urine.
Successivamente, il paziente è tenuto a lavare accuratamente la zona dei genitali esterni, in modo da evitare che qualsiasi altro agente entri a contatto con la provetta. Infatti, anche delle piccole tracce di sapone potrebbero alterare il risultato.
Si consiglia di procedere con la raccolta del campione appena svegli. In modo tale da andare a raccogliere la parte di urina più concentrata della giornata, grazie, appunto, al digiuno notturno.
Come abbiamo accennato, una volta che il laboratorio entra in possesso del campione, lo sottoporrà ad una centrifuga. Questa centrifuga permetterà al sedimento di depositarsi sul fondo, in modo tale che il personale possa raccoglierlo e sottoporlo ad un’analisi microscopica.
Infine, il medico potrebbe ritenere opportuno prescrivervi altri esami di controllo in modo da avere la possibilità di fare una diagnosi più accurata. Tra gli esami di controllo abbiamo soprattutto i seguenti:
- Morfologia delle emazie;
- Antibiogramma delle urine.
Passiamo ora ad analizzare quelle che sono le conseguenze più pericolose di questo esame. Voltiamo pagina.
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