Cosa intendiamo con la dicitura cosmetici cruelty free? Quali sono questi prodotti? Quali sono i metodi alternativi che usano alcune ditte per non testare i propri prodotti sugli animali? Quali sono le ditte cruelty free?
Oggi parleremo del maltrattamento degli animali in relazione alla ricerca e al commercio di prodotti per la bellezza. Il movimento cruelty free è ormai molto maturo e rappresenta una scelta, per chi ha a cuore il benessere degli animali, decisamente importante.
In questo articolo parliamo di:
Cosa significa cruelty free?
Moltissime delle aziende che commercializzano cosmetici hanno utilizzato (e spesso purtroppo continuano ad utilizzare) test su animali per i propri prodotti, test che oltre che non essere sempre in linea poi con quanto è rappresentativo per gli essere umani, sottopongono anche gli animali a sofferenze importanti.
Su internet sono tantissimi gli articoli su questo tema, i video dimostrativi e le campagne di sensibilizzazione che ci mostrano, in modo più o meno esplicito, i metodi irrispettosi con cui avvengono le sperimentazioni di questi prodotti sugli animali.
Proprio da questo che deriva la dicitura “cruelty free“, ovvero cosmetici che non hanno utilizzato in alcun modo crudeltà sugli animali.
La domanda, di carattere prettamente etico, diventa per molti: “vale davvero la pena che la vita di un animale venga sacrificata per testare la qualità di un rossetto di cui potremmo fare a meno o che potremmo sostituire con un rossetto cruelty free?”
Quali sono i vantaggi dei cosmetici cruelty free?
Il vantaggio principale di un cosmetico che non è stato testato sull’animale, sta proprio nel fatto di non aver sacrificato la vita di altri esseri viventi per verificarne l’efficacia e la qualità. Ma, a livello globale, quali sono i vantaggi che possiamo trarre da questi prodotti?
Uno degli aspetti migliori dell’utilizzare cosmetici cruelty free, oltre all’abuso sugli animali, è quello che molte delle aziende che producono questi cosmetici utilizzano, a loro volta, una gamma di prodotti di derivazione naturale, diminuendo così il consumo di prodotti chimici e industrializzati.
Non è sempre questo il caso, ma da un’azienda che pone attenzione anche alla vita degli animali, pratica che, lo ripetiamo, fino a qualche anno fa era completamente ignorata, ci si può ragionevolmente aspettare anche una maggiore attenzione per quanto riguarda i prodotti che invece vengono utilizzati sugli umani.
Parlando dei vantaggi che riguardano la scelta di un prodotto cruelty free non possiamo che concentrarci su quelli che sono poi sia motivi di carattere scientifico, che di carattere etico:
- La conformazione biologica degli animali è molto diversa dalla nostra, anche se ogni tanto potrebbe risultare simile, per cui sarebbe paradossale testare un rossetto su un coniglio;
- Quando il prodotto dovesse essere non adatto agli animali, o comunque a qualunque essere vivente, saranno proprio gli animali di laboratorio a soffrirne le conseguenze. Spesso si tratta di reazioni allergiche minime, più spesso invece di sofferenze atroci, con esiti particolarmente infausti;
- Sono disponibili dei metodi alternativi (i quali spesso non vengono utilizzati perché non conviene a livello economico);
- Spesso dietro quelli che sono i vantaggi economici dei test sugli animali, non si riflettono costi minori per noi che acquistiamo, ma semplicemente maggiori profitti per i proprietari di questi marchi.
Quali sono le disposizioni della legge sull’argomento dell’abuso degli animali per i test dei cosmetici?
L’Europa ha finalmente recepito il problema e si è mossa, anche se possiamo comunque dire che il tutto sia avvenuto con ritardo colpevole.
Infatti, dal 2013 è entrata in vigore una legge che vieta (purtroppo solo nei paesi europei) di adottare questi metodi e di vendere, sempre in territorio europeo, dei cosmetici che sono stati precedentemente testati sugli animali.
Nonostante però la legge in questione, rimangono purtroppo moltissime le aziende che non sono poi così trasparenti sui loro processi di test e rimane inoltre il problema dei singoli componenti che compongono i prodotti.
Immaginiamo di avere tra le mani una comunissima crema all’acido ialuronico. La crema stessa non può essere testata direttamente su un animale da laboratorio, ma nel caso in cui si tratti di principio attivo medico, il test può essere condotto in modo relativamente tranquillo sugli animali.
Questo è valido soprattutto per i prodotti che si trovano sul sottile confine tra cosmetica e farmaceutica. Alcune aziende però, delle quali parleremo tra poco, hanno un processo produttivo e di test trasparente a sufficienza per essere considerate cruelty free.
Quali sono le aziende cruelty free più diffuse?
Tra i prodotti cruelty free che trovano largo utilizzo per la cura della persona e il make-up, le seguenti aziende hanno sicuramente diritto ad una nota di merito:
- Bottega Verde, una catena di profumerie/erboristerie che si concentra proprio sulla produzione di cosmetici quasi del tutto naturali e che non ricorre ai test sugli animali;
- The Body Shop è stata una delle prime catene cruelty free. Anche quest’azienda si orienta su prodotti quasi del tutto naturali;
- Lush: un’azienda che mette in commercio anche molti prodotti vegani, indicati con la lettera “V” e che fa del rispetto degli animali una delle mission aziendali;
- L’Erbolario: una catena italiana di erboristerie, molto famosa per l’utilizzo di prodotti animali come il miele o la cera d’api che rispetta comunque gli stessi e che evita, da prima dell’ingresso della legge, che i prodotti immessi in commercio vengano testati sugli animali stessi;
- I Provenzali: un’azienda molto popolare, che si occupa principalmente di prodotti erboristici e cosmetici naturali.
Oltre a queste aziende vi consigliamo di tenere sotto controllo la lista della LAV (Lega Anti Vivisezione), che viene regolarmente aggiornata e dove potrete trovare i siti di molte aziende cruelty free che vendono i loro prodotti solo online.
Infine vi consigliamo di controllare sempre l’etichetta dei cosmetici prima di acquistarli. Troverete la dicitura “cruelty free” in tutti quei prodotti che non sono stati testati sugli animali!
Discorso diverso per i farmaci
Il discorso per i farmaci è molto diverso e al momento sono ancora consentiti i test sugli animali. Si tratta di una situazione molto più complessa, dato che un gruppo compatto e maggioritario di scienziati ritiene ancora necessario il testing sugli animali di laboratorio.
Siamo ancora lontani dalla proibizione dello stesso, causa per la quale comunque PETA e LAV continuano a battersi.
Condividi su: