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Rifarsi il seno non è una operazione semplice, quindi decidere di mettersi sotto i ferri per un tale intervento comporta delle scelte precise e un periodo intenso di preparazione psicologica all’intervento oltre alle eventuali cure.
Nel corso degli anni questo tipo di intervento è sempre più richiesto dalle donne, nonostante siano diversi i rischi a cui si va incontro, come ad esempio protesi che scoppiano e possibile rigetto della stesse.
La mastoplastica additiva è quell’intervento che permetto alle donne di aumentare il volume del seno e non va assolutamente preso sotto gamba.
Fonte foto: healthcare.utah.edu
Prima di sottoporsi ad una simile operazione è necessario seguire un percorso psicologico che sostenga il decorso operatorio e supporti la donna nelle fasi successive, ovvero quando si ritroverà con un corpo completamente diverso dal precedente.
Questa operazione ha costi importanti che variano variano a seconda di alcuni criteri e caratteristiche che vedremo meglio in seguito.
Ma in cosa consiste rifarsi il seno? Approfondiamo meglio questo discorso.
La mastoplastica additiva: cos’è?
La mastoplastica additiva è l’operazione chirurgica con la quale è possibile aumentare la grandezza e il volume del seno.
Quando eseguito bene, i risultati sono assolutamente naturali e le innovazioni tecnologiche permettono ottimi risultati a livello di consistenza, forma e durata della protesi stessa.
Effettivamente sono molte le donne che non si sentono a loro agio con un seno troppo piccolo, ipotrofico o svuotato dall’allattamento.
Bisognerà quindi intervenire anche tenendo conto degli aspetti psicologici che seguono il cambiamento del corpo.
Oggi, rifarsi il seno è un intervento abbastanza collaudato e sicuro, richiesto da migliaia di donne che ricorrono nel 50% dei casi, a questo intervento nell’età compresa tra i 19 e i 34 anni.
Le motivazioni sono disparate: chi crede di avere il seno troppo piccolo, chi dopo un periodo di allattamento vuole ridonargli nuovo vigore, chi ha attraversato un periodo di stress che ha provocato un forte dimagrimento e vuole ridare volume al seno rilassato e chi è, purtroppo, stata colpita da una neoplasia che ha richiesto l’asportazione del seno.
Il primo passo da compiere è una visita da uno specialista che illustrerà alla paziente la procedura chirurgica completa da realizzare fornendo tutte le info necessarie e i costi che eventualmente si dovranno sostenere.
Ovviamente in questa sede il medico si accerterà dello stato di salute generale della paziente, eseguendo tutti gli esami del sangue necessari a stabilire l’assenza di problematiche di salute che possono interferire con la riuscita dell’intervento, unitamente ad un elettrocardiogramma (ECG).
Il medico, inoltre, potrà suggerire la sospensione di alcuni farmaci, come l’aspirina, e soprattutto imporre il divieto di fumo almeno una settimana prima dell’intervento. In questa sede, inoltre verrà analizzerà la tecnica estetica più adatta per rifare il seno.
Le alternative possibili sono: la mastoplastica additiva con posizionamento retroghiandolare, la mastoplastica additiva con posizionamento retromuscolare e infine con posizionamento parzialmente retromuscolare.
Queste diverse tipologie verranno applicate a seconda delle caratteristiche fisiche della paziente e del seno su cui si andrà a lavorare.
La prima tipologia è adatta a pazienti con una adeguata copertura cutanea e ghiandolare, le altre due, invece, per chi ha una inadeguata copertura cutanea e un rilassamento della pelle accentuato.
Solitamente l’intervento viene eseguito in anestesia locale e non prevede una lunga degenza in clinica. Le protesi vengono inserite attraverso l’incisione che viene praticata lungo il margine areolare inferiore così da lasciare una cicatrice poco visibile e molto sottile. La fase chirurgica termina poi con il bendaggio applicato sopra le medicazioni.
Successivamente, nel post-operatorio possono comparire piccoli disturbi o disagi che sono, entro certi limiti, da considerarsi assolutamente normali come: intorpidimento della zona del seno, gonfiore e stanchezza.
Vengono prescritti, proprio per alleviare questi fastidi degli antidolorifici e degli antibiotici per evitare la comparsa di spiacevoli infezioni.
Bisognerà fare particolare attenzione ai movimento, quindi non fare sforzi per evitare che la ferita possa aprirsi.
Insomma, dobbiamo considerare un intervento di mastoplastica alla stregua di un qualsiasi altro intervento chirurgico.
Scopriamo ora gli aspetti economici. Rifarsi il seno quanto costa?
Quanto costa rifarsi il seno?
Per quanto riguarda il costo di un intervento di mastoplastica additiva esso dipende da vari fattori: dallo stato attuale del seno a quello che si vuole ottenere.
Ovviamente le differenze riguardano anche la sede in cui verrà effettuato l’intervento, la regione, l’eventuale possibilità di accedere ad una prestazione mutuata dal Servizio Sanitario Nazionale e la tipologia dell’intervento.
Fornire una stima precisa del costo dell’intervento non è semplice perché le variabili in gioco sono moltissime.
Il prezzo medio per rifarsi il seno spazia dai 4.500 ai 7.000 euro, con forbici di prezzo anche molto ampie.
Rifarsi il seno non è una passeggiata né a livello psichico né economico.
Prima di addentrarsi in un percorso simile è importate affrontare diverse tappe e chiedersi se davvero questa sia la soluzione migliore per il nostro organismo. Prima di decidere di sottoporsi ad un intervento simile è necessario osservare alcuni step importanti.
Innanzitutto in sede di prima visita con il chirurgo è bene chiarire ogni aspetto, in particolare quelli che riguardano la propria salute.
Il medico, infatti, eseguirà alcune analisi standard, ma è importante che ci sia chiarezza da parte vostra e soprattutto da parte del medico circa le conseguenze dell’operazione.
Ecco perché è importante che si instauri un rapporto di fiducia con il medico stesso: se appare troppo superficiale oppure vuole operare immediatamente, senza darvi troppe spiegazioni sul decorso operatorio, allora forse è meglio cambiare chirurgo.
E’ anche importante non eccedere con le misure: un seno troppo grande potrebbe risultare antiestetico, poco naturale e non facilmente gestibile.
Un’alternativa all’intervento…
La mastoplastica non è un intervento semplice da affrontare sia dal punto di vista psicologico che economico: non tutti hanno il coraggio di affrontare un’anestesia, eventuali rischi legati al rigetto delle protesi e complicazioni che possono sorgere successivamente.
Il costo della mastoplastica inoltre potrebbe essere per molti veramente oneroso anche perché parliamo di un intervento che si esegue quasi sempre in regime privato con l’esborso della cifra a totale carico del cittadino.
Cosa fare in questi casi, rinunciare ad avere il seno che hai sempre sognato? Assolutamente no, la risposta è provare ad usare le creme rassodanti che si possono acquistare in farmacia.
Le creme rassodanti possono aiutarci a ridonare al seno quella tonicità che stai cercando aumentandolo di una o due taglie senza per forza di cose ricorrere all’intervento.
Molto spesso ad un seno che apparentemente sembra piccolo manca semplicemente la tonicità e usare una crema che può veramente migliorare l’aspetto del tuo seno grazie a principi attivi del tutto naturali e studiati per questa funzione.
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