Il ritocco estetico non è più un tabù. Dalla rinoplastica al filler, fino a interventi più invasivi come l’aumento del seno, in Italia si è visto un aumento delle richieste. Tuttavia è bene seguire alcuni accorgimenti per tutelare la propria sicurezza ed evitare spiacevoli e pericolose conseguenze. Gli esperti, infatti, sottolineano di non affidarsi ai social network per scegliere il proprio chirurgo di riferimento. Per quanto la comunicazione sulle piattaforme social sia molto potente e attrattiva ha portato recentemente al decesso una ragazza poco più che ventenne che aveva scelto un ambulatorio, visto su TikTok, per sottoporsi a una rinoplastica. Vediamo, quindi, quali sono le informazioni necessarie prima di sottoporsi ad un ritocco estetico.
In questo articolo parliamo di:
I rischi del ritocco estetico
Secondo i dati raccolti dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps), le procedure di chirurgia e medicina estetica sono in aumento. Nel 2023 in Italia sono state eseguite oltre 757 mila procedure tra interventi di chirurgia estetica e medicina estetica, con un valore in crescita rispetto alle 747 mila totalizzate nel 2022. I più richiesti sono l’aumento del seno, la blefaroplastica, l’aumento delle labbra e la rinoplastica.
I rischi sono diversi e non sono solo per interventi più invasivi, ma anche per i piccoli ritocchi, ad esempio un filler.
Ecco quali sono i rischi più comuni:
- reazione anafilattica
- necrosi della zona trattata
- ematoma
- infezione
- rigetto della protesi.
Per questo è fondamentale che il chirurgo abbia una certa esperienza e una casistica” alle spalle”.
Le regole per affidarsi ad un chirurgo estetico
All’Adnkronos Salute, Cosmo MaurizioRessa, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (Sicpre) spiega quali sono le regole per capire se affidarsi ad un chirurgo estetico.
La prima regola per un intervento di chirurgia plastica in sicurezza è di rivolgersi a uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva in estetica. Cioè un medico che dopo la laurea ha frequentato per 5anni la Scuola di specializzazione in Chirurgia plastica-ricostruttiva ed estetica. Si può verificare sul sito ufficiale della Sicpre nello spazio dedicato al ‘cerca medico’, dove si può conoscere chi sono i chirurghi plastici della propria città.
La regola numero due è quella di sottoporsi sempre a una visita in presenza, conoscitiva, approfondita e senza impegno. Il chirurgo deve spiegare la tecnica, ma soprattutto le complicanze che ci possono essere, e la paziente deve informarsi se al chirurgo siano mai accadute le complicanze elencate, perché deve essere anche in grado di risolverle. Questa tappa permette di approfondire il livello di preparazione, anche visionando casi ‘prima e dopo’. Serve anche a conoscere la struttura e come e con quale team il medico gestirebbe eventuali complicanze. La struttura, chiaramente, deve essere in possesso di tutte le autorizzazioni legali e idonea al tipo di intervento e trattamento che si sta prendendo in considerazione. Ad esempio, continua Ressa, in unambulatorio medico si può solo visitare, non si può fare nessun tipo di intervento, neanche un filler. Invece, l’ambulatorio chirurgico consente di fare gli interventi più importanti, sempre con la presenza dell’anestesista.
La terza regola è fare attenzione ai costi troppo bassi. Se delle protesi idonee per una mastoplastica additiva costano 1.200 euro, è difficile che l’intervento possa costarne solo 3mila, ad esempio. Bisogna tenere presente che deve essere pagata anche la clinica, l’anestesista, e il team. Inoltre, i costi troppo bassi possono anche coinvolgere dispositivi scadenti o non a norma.
Infine, la quarta regola è evitare chi banalizza e minimizza l’intervento, che è sempre un atto chirurgico. Sui social ci sono content creator, anche chirurghi, che si pubblicizzano dicendo che le procedure sono molto semplici, magari perchè in in anestesia locale. Viene reso estremamente attrattivo per i giovani. Ma se “I social sono oggi uno strumento di comunicazione a tutti gli effetti, alla fine quello che tu devi sapere è se è anche un bravo medico”, conclude Ressa.
Cosa controllare prima di sottoporsi ad un ritocco estetico
Prima di sottoporsi ad un ritocco estetico è bene tenere presente alcuni fattori.
Fare le opportune verifiche
Controllare sempre che il professionista sia iscrittonall’ordine professionale dei medici, sia specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva in estetica e che faccia parte di una delle società scientifiche italiane di categoria (come la Sicpre). Inoltre è bene verificare l’esperienza del professionista, oltre alla adeguatezza dello studio e alla presenza di farmaci per gestire una eventuale reazione anafilattica.
La prima visita deve essere esaustiva
Prima di sottoporsi ad un intervento, piccolo o grande, bisogna effettuare un percorso di valutazione preoperatoria. Che deve essere approfondito e può comprende importanti esami specifici.
Consapevolezza delle aspettative
La vista dovrebbe sempre affrontare anche quali sono le aspettative dei pazienti nei confronti del ritocco. Questo è importante alla luce dell’uso ormaie stensivo dei filtri sui social network.
Sottoscrivere il consenso informato
Prima dell’intervento chiedere sempre il consenso informato: i pazienti devono essere messi a conoscenza del tipo di intervento, delle alternative terapeutiche, dei rischi dell’intervento, ecc… Di norma viene consegnato un modulo di consenso ben compilato da firmare.
Disporre di tutta la documentazione medica
Alle dimissioni post-operazione si deve poter entrare in possesso di tutta la documentazione clinica contenente la descrizione del tipo di intervento effettuato, la tecnica utilizzata, i materiali impiegati e le relative foto.
Attenzione a prezzi low cost
Se il prezzo è troppo basso potrebbero essere utilizzati materiali non idonei, oppure comprati sul mercato nero. Inoltre, potrebbero non esserci in sala operatoria tutte le figure professionali necessarie.
Chiedere la fattura
Al momento del pagamento, richiedere sempre le ricevute fiscali, meglio ancora le fatture.
Fonti:
Cittadinzattiva – Protesi
Sicpre – Ritocco estetico