Per festeggiare il 142esimo compleanno del dottor Wu Lien-teh, Google ha deciso di dedicargli il doodle di oggi. Ma chi è questo uomo ritratto con una mascherina e perché è così importante da meritarsi l’omaggio del motore di ricerca più famoso di sempre?
Da oramai un anno le mascherine sono diventate un oggetto quotidiano di cui non possiamo più fare a meno e sembrerebbe proprio che, a detta degli esperti, questa situazione durerà ancora per diverso tempo.
Questo dispositivo di protezione non è però esistito da sempre e la sua invenzione, attribuita appunto al dottore malese Wu Lien-teh, ha rivoluzionato il sistema sanitario.
Andiamo a scoprire qualcosa in più sul medico inventore delle mascherine a cui Google ha dedicato il doodle di oggi.
In questo articolo parliamo di:
Chi è Wu Lien-teh?
Ma chi è Wu Lien-teh? Cosa sappiamo della vita di questo medico inventore della mascherina? Egli nacque appunto il 10 marzo del 1879 (oggi ricorre infatti il suo 142esimo compleanno) a Penang, in Malaysia, da genitori cinesi.
Fu uno dei primi studenti cinesi a laurearsi in medicina all’Università di Cambridge, in Inghilterra. La sua brillante carriera iniziò in Europa, ma sentì poi l’esigenza di tornare nella sua terra di origine ed esercitò la professione prima in Malaysia e poi in Cina.
Nel 1908 fu nominato vice-direttore della scuola militare di medicina dell’Impero Cinese e due anni più tardi fu inviato in Manciuria per studiare e identificare una delle malattie più terribili, la peste polmonare, che nell’arco di due anni uccise milioni di persone.
La nomina per il premio Nobel per l’invenzione della mascherina
I suoi studi sulle malattie e l’analisi di come avviene il contagio di queste malattie trasmissibili per via area, in particolare la peste polmonare, lo portarono a progettare la prima mascherina in cotone idrofilo, molto simile a quella che oggi conosciamo come mascherina chirurgica. L’invenzione di Wu Lien-teh contribuì nel 1911 alla fine della pandemia.
Nel 1915 fondò la prima associazione medica non governativa e nel 1935 l’invenzione di questo dispositivo di protezione gli valse la nomina per il Nobel per la medicina; fu il primo medico malese ad essere proposto per il premio più conosciuto al mondo. Al termine dell’epidemia che combatté con tutte le sue forse e il suo ingegno, tornò in Malaysia dove trascorse il resto della sua vita.
Il contributo che questo medico diede alla scienza e alla medicina fu davvero incredibile e, mai come in questo periodo, ce ne stiamo rendendo conto. La mascherina è infatti uno dei principali sistemi indicati come mezzo di protezione individuale dalle istituzioni per contenere l’epidemia di COVID-19, in attesa di una distribuzione più ampia dei vaccini contro il Coronavirus.
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