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Con il termine bypass gastrico si fa riferimento ad una serie di operazioni chirurgiche realizzate per contrastare l’obesità. Tra tutti gli interventi di chirurgia bariatrica questo è il più diffuso: viene considerata l’ultima spiaggia da parte di chi ha provato diete che si sono rilevate inefficaci a risolvere il problema.
A differenza del bendaggio gastrico che consiste nel posizionamento di un anello di plastica in grado di ridurre le dimensioni dello stomaco, il by-pass consiste nella creazione di un piccolo sacchetto o tasca che viene poi collegato direttamente alla parte centrale dell’intestino tenue escludendo dalla digestione stomaco distale e duodeno.
Lo stomaco quindi diventa più piccolo e il paziente farà fatica ad introdurre grandi quantità di cibo. Dopo l’intervento si continua a perdere peso fino a 12 mesi, ovviamente seguendo una dieta appropriata associata ad una corretta attività fisica. Questo tipo di intervento è, spesso, preferito ad altri per le minori complicanze che può comportare. Resta comunque anch’esso un intervento chirurgico, con i suoi pro i suoi contro.
Prima di sottoporsi ad un’operazione di questo tipo, diviene naturale informarsi sui costi da sostenere, sulle conseguenze e sulle eventuali complicanze che possono celarsi dietro un bypass gastrico. E’ per questo che il web è una fucina di informazioni, unitamente al passaparola che continua ad avere la sua indubbia importanza.
Conseguenze del bypass gastrico
La maggior parte delle conseguenze negative di questo tipo di intervento sono legate ad una cura post operatoria non adeguata. Alcuni effetti secondari del bypass gastrico possono includere carenze nutrizionali: essendo, infatti, lo stomaco direttamente collegato all’intestino tenue, il cibo non passa nel tratto dove vengono assorbiti i nutrienti essenziali. Il fisico potrebbe così avere delle carenze in ferro, calcio, sali minerali e vitamine.
Altro problema potrebbe essere la sindrome di dumping: il paziente deve imparare a convivere con uno stomaco di dimensioni ridotte, e quindi assumere piccole porzioni di cibo. Il medico, quindi, elaborerà una dieta particolare, suddivisa in quattro fasi, da seguire rigorosamente.
Inoltre, il soggetto dovrà imparare a masticare lentamente. Nel caso non si seguissero questi consigli, vi sarà alta probabilità di sviluppare la sindrome di dumping, o dello svuotamento. Mangiare troppo, inoltre, può portare a disturbi di varia natura, quali nausea, tremori, sudorazione eccessiva.
Tra gli altri disturbi si annovera anche la perdita di capelli, effetto secondario del bypass gastrico molto diffuso ma allo stesso tempo momentaneo. Sono segnalati, poi, cambiamenti delle abitudini intestinali, come costipazione o diarrea, flatulenza, che può verificarsi a lungo termine perché diventa difficile digerire il cibo, soprattutto se non si seguono le indicazioni mediche.
Altre complicazioni legate all’intervento stesso come infezioni, calcoli renali, ernia, ulcera. Tutto ciò dipende dall’età dal paziente e dal suo stato fisico generale prima dell’intervento.
Benefici del Bypass Gastrico
L’operazione vanta sicuramente dei benefici tra cui, in primis, una diminuzione consistente del tasso di mortalità nei casi di diabete mellito, di cardiopatie e cancro. Ottimi risultati, poi, si registrano nella perdita di peso e anche qui è possibile intervenire in laparoscopia. In realtà il meccanismo che porta alla perdita di peso non è ancora noto scientificamente, ma si pensa sia dovuto evidentemente alla riduzione dell’introito alimentare, al senso di sazietà con poco cibo, alla riduzione dell’appetito, al malassorbimento parziale dei grassi in caso di intestino bypassato superiore ai 200 centimetri. Nel tempo si osserva un calo pari a 65-80% del peso in eccesso dopo 1 o 2 anni dall’intervento. Un altro 55%, invece, si segnala anche nel lungo periodo, dopo 10 anni.
Bypass Gastrico: quali costi bisogna sostenere?
Chiudiamo la nostra breve trattazione facendo cenno ai costi che mediamente occorre sostenere. Se non si vogliono attendere i lunghi tempi del Servizio Sanitario Nazionale negli ospedali pubblici o convenzionati, si può procedere privatamente all’intervento ma in questo caso i costi salgono inevitabilmente. Per dare qualche numero, puramente indicativo, possiamo dire che la cifra di riferimento si aggira attorno agli 8-12 mila euro, a seconda del chirurgo e soprattutto della condizione fisica di partenza. Ovviamente possono esserci delle oscillazioni, anche significative, tra strutture diverse e città differenti.
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