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La dieta per il gruppo B
Il gruppo B è il gruppo sanguigno che la teoria della dieta in questione associa ai nomadi. Hanno un sistema immunitario, nonché un apparato digestivo molto efficaci e si tratta di persone che dunque possono seguire una dieta piuttosto varia, gli unici tra le altre cose che possono seguire una dieta ricca di latticini, che sono preclusi a chi appartiene invece al gruppo 0 e al gruppo A.
Per quanto riguarda invece gli appartenenti al gruppo sanguigno B, si dovrebbero seguire delle attività fisiche non intense, ma molto prolungate. Ottime la marcia, la corsa di fondo, le camminate e anche il nuoto, per replicare quella che è la tendenza allo sport tipica delle popolazioni nomadi.
La dieta per il gruppo AB
Almeno secondo le constatazioni del Dr. D’Adamo, fondatore di questo specifico regime di dieta, il gruppo sanguigno AB sarebbe il più recente, nonché il più raro. Sarebbe il frutto di una mescolanza tra il gruppo A, tipicamente caucasico, e quello B, che invece è di origine mongolica.
A supporto delle tesi del dottore ci sarebbero ritrovamenti in grado di testimoniare l’assenza di questo gruppo sanguigno nei periodi precedenti ad un millennio fa. È resistente alle malattie, anche se con più difficoltà sarebbe in grado di riconoscere le cellule estranee che sono affini ai gruppi A e B.
Caratteristica tipica di questo gruppo sarebbe l’intolleranza per la carne rossa, più difficile da digerire, nonché relativi problemi anche con il pollame. Chi ha interesse a rimanere in salute pur appartenendo a questo gruppo sanguigno dovrebbe dunque ridurne la quantità, preferendo fonti proteiche come pesce, uova e in misura minore i legumi.
Sconsigliato anche il consumo di mais, grano e più in generale dei prodotti e delle granaglie che contengono glutine. Mai consumo di carboidrati dopo le 5 del pomeriggio, ed evitare comunque in via generale gli alimenti che causano innalzamenti repentini della glicemia.
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