La dieta Lemme è una delle tante diete “a marchio”, passateci l’espressione, ovvero che hanno basato la propria popolarità su quella del medico che l’ha creata e proposta.
Si tratta di una tendenza sempre più comune per quanto riguarda il mondo delle diete, dove moltissimi dottori (ed ex-dottori, come nel caso di qualche popolare dietologo radiato poi dall’albo, anche se non è assolutamente questo il caso del Dott. Lemme) hanno deciso di abbinare la propria figura pubblica ad un determinato sistema di dimagrimento, in una commercializzazione del settore che ormai pare completamente inarrestabile.
Data la notevole diffusione di questo regime alimentare, abbiamo pensato di redigere una guida completa mettendo in luce i pro e i conto di un regime alimentare di questo tipo.
In questo articolo parliamo di:
- Una filosofia alimentare più che una dieta
- Come funziona la dieta Lemme?
- L’ossessione del Dott.Lemme per l’insulina
- Cosa possiamo mangiare? Il menù
- Cosa invece non si può mangiare durante la dieta Lemme?
- Le basi della filosofia alimentare del dott. Lemme
- Ci sono controindicazioni collegate alla Dieta del Dott. Lemme?
- La dieta Lemme funziona? Le Opinioni
Una filosofia alimentare più che una dieta
Così come riportato sulle pagine del libro che costituisce un po’ la bibbia del sistema Lemme, siamo davanti ad una filosofia alimentare più che ad una dieta completa vera e propria.
Saltano, infatti, tutti i canoni ai quali le vecchie diete ci avevano abituato, come la rigida divisione dei pasti e l’ossessivo calcolo delle calorie: per la dieta Lemme avremo in modo molto semplice degli alimenti consentiti e degli alimenti invece vietati, senza che grassi, proteine o carboidrati vengano poi trattati come macro-categorie.
Una dieta se vogliamo bizzarra e comunque fuori dai canoni ai quali eravamo abituati, che per molti ha funzionato e che però è ancora avversata da moltissimi specialisti.
Come funziona la dieta Lemme?
Si tratta di una dieta a fasi, due per la precisione, che prevede una fase di attacco e una invece di mantenimento e di educazione alimentare. Durante la prima fase viene scelto l’obiettivo e, dato che secondo quanto riportato dai dati del dott. Lemme si possono perdere anche 2,5 kg a settimana, si calcola il numero di settimane necessarie al raggiungimento dell’obiettivo.
Durante la seconda fase invece verranno introdotti quelli che sono gli alimenti in linea con le preferenze del paziente e si cercherà di ottenere un equilibrio ormonale (di questo parleremo più avanti) per il mantenimento del peso.
L’ossessione del Dott.Lemme per l’insulina
Il fulcro della dieta Lemme non è costituito da proteine o grassi, né tantomeno da una lotta senza quartiere ai carboidrati, sebbene analizzando quelle che sono le prescrizioni, soprattutto per la prima fase, si potrebbe pensare il contrario.
Il centro della teoria del Dott.Lemme è l’insulina e dunque la dieta è tutta concentrata nell’eliminare dal piano quelli che sono gli alimenti che sono in grado di scatenare reazioni più consistenti tra quelle che portano alla produzione di questo ormone.
Ad essere inoltre, per conseguenza diretta di quanto affermato sopra, fondamentale per la riuscita della dieta è evitare quegli alimenti dall’indice glicemico troppo alto, che sono in genere i carboidrati semplici e che vengono eliminati senza possibilità di scampo dal piano.
Durante la dieta Lemme potremo fare affidamento su una relativa varietà di alimenti:
- carne e pesce sono sempre consentiti e spesso senza alcun tipo di limitazione anche sotto il profilo delle quantità;
- sono consentite alcune verdure e alcuni tipi di frutta, ma non tutti (su questo avremo modo di tornare più avanti);
- sono consentiti i condimenti, come ad esempio l’olio extravergine d’oliva;
- si fa un gran ricorso a quelli che sono i condimenti a zero calorie e privi di sale, come le erbe e le spezie;
- si può mangiare anche la pasta, che viene indicata però dal dottore come un alimento da consumare al mattino e tipicamente a colazione.
Si tratta dunque di una dieta che almeno sotto il profilo qualitativo degli alimenti è relativamente varia.
Cosa invece non si può mangiare durante la dieta Lemme?
Il Dott. Lemme si concentra, nella sua invettiva alimentare, sugli alimenti che sono in grado di stimolare la produzione di insulina, nonché il sale:
- il sale viene eliminato completamente, in quanto non solo potrebbe causare ipertensione, ma anche perché potrebbe andare a stimolare la resistenza all’insulina;
- anche lo zucchero viene eliminato completamente dalla dieta, in quanto è tra gli alimenti che maggiormente spingono il corpo a produrre insulina
- il pane viene eliminato e viene preferita come fonte principale di carboidrati la pasta. Si tratta di una scelta che è dettata dal fatto che la pasta offre un indice glicemico leggermente più basso, nonché dal fatto che può essere cucinata più facilmente senza sale;
- Mai combinazioni tra carne e pasta, ovvero tra proteine e carboidrati: viene fortemente sconsigliata la commistione tra questi due macronutrienti; come avremo modo di vedere più avanti, la dieta del Dott. Lemme predilige di gran lunga le proteine.
Le basi della filosofia alimentare del dott. Lemme
A rendere questa dieta particolarmente, se vogliamo, originale è la filosofia che ne informa le scelte:
- in primis il ruolo estreamamente ridotto delle calorie: Lemme preferisce prendere in considerazione quelle che secondo lui sono le interazioni ad un livello chimico più basso, tra i diversi alimenti;
- la portata glicemica degli alimenti è di fondamentale importanza, in quanto è strettamente correlata con la produzione, da parte del nostro corpo, di insulina. La glicemia inoltre è in grado di agire sul senso di sazietà e dunque può permetterci, nel caso in cui fosse tenuta sotto controllo, di avere meno fame e soprattutto di averla meno di frequente. Sempre secondo quanto riportato dal dottore, la glicemia di un alimento è relativa anche al momento della giornata durante il quale si consuma;
- particolarmente bizzarra anche la posizione sullo sport: secondo Lemme è praticamente inutile ricorrere all’attività sportiva; ad occuparsi della perdita di adipe ci saranno infatti i principi della dieta e il buon intake proteico contribuirà a mantenere i muscoli vigorosi.
Ci sono controindicazioni collegate alla Dieta del Dott. Lemme?
Trattandosi di un regime dietetico che predilige il ricorso alle proteine, anche nel caso della Dieta Lemme dovremo preoccuparci di quelle che sono le controindicazioni tipiche delle diete sbilanciate in favore di questo nutriente.
Le diete di questo tipo infatti possono essere particolarmente deleterie per quanto riguarda quei soggetti che soffrono di condizioni patologiche a carico dei reni e, talvolta, del fegato.
Si tratta dunque, anche in questo caso (anche se l’avvertenza non può che valere per tutti i tipi di dieta) di un regime che, prima di essere affrontato, deve ottenere il nullaosta da parte del nostro medico curante.
Fatto salvo questo non ci sono particolari controindicazioni che dovrebbero interessare chi si propone di seguire questo specifico tipo di regime alimentare.
La dieta Lemme funziona? Le Opinioni
Sono in moltissimi coloro pronti a giurare di aver trovato nel regime del Dott. Lemme la soluzione ai loro problemi di sovrappeso.
Sulle interazioni di tipo chimico che il Dott. Lemme avrebbe individuato come responsabili dell’accumulo di adipe molti dietologi nutrono più di qualche dubbio, e anche quando il dimagrimento si dovesse conseguire, secondo una parte sicuramente non minoritaria degli specialisti si dovrebbe imputare a quelli che sono i meccanismi innescati da una dieta proteica, e dunque molto saziante.
Non ci sono motivi per credere che, almeno allo stato attuale delle nostre conoscenze, il principio calorico si possa completamente eliminare e/o abbandonare: difficilmente chi mangia le quantità massime indicate dal Dott. (10 kg per la carne e per il pesce!) riuscirà a perdere peso e l’esagerazione è sicuramente voluta per rendere la dieta ancora più originale, dato che difficilmente si andranno a consumare dosi così scriteriate di alimenti.
La dieta, per qualcuno, può sicuramente funzionare, soprattutto per quei soggetti che sono pronti ad eliminare pane e zuccheri completamente, qualcosa di particolarmente difficile per alcuni soggetti e che può significare il fallimento dei propositi di dieta già dalle sue primissime battute. Questo non vuol dire assolutamente che il regime sia in sé da considerarsi più difficile da seguire dagli altri (e spesso altrettanto strampalati) che ci vengono proposti di questi tempi.
Quello che però va sicuramente sottolineato, soprattutto nei confronti di chi si sta avvicinando per la prima volta alla dieta Lemme, è che non si tratta di un sistema facile da seguire come vorrebbero far sembrare: i sacrifici ci sono, seppur non concentrati sotto il profilo delle quantità, quanto della qualità degli alimenti.
Inoltre, alcuni dei principi sui quali punta la dieta possono essere sicuramente considerati come benefici: parliamo in primis della riduzione (per non dire l’eliminazione) del pane e anche del sale, alimenti che possono essere decisamente pericolosi, sia per la nostra linea che per la nostra salute.
In conclusione però non possiamo che rilevare anche che la dieta del Dott. Lemme altro non è che l’ennesima dieta a marchio che sfrutta l’estrema popolarità di un dottore, abbinando un regime iperproteico la cui reale efficacia dovrebbe forse essere imputata più ad un intake calorico ridotto (sebbene il dottore si guardi bene dal dirvelo) che alle oscure dinamiche che animerebbero la filosofia alimentare.
La dieta Lemme continuerà sicuramente a far parlare, vuoi per la bizzarria di alcune proposte (pensiamo alla pasta a colazione) sia per il nucleo di fedelissimi che sarebbero pronti a mettere mani e piedi sul fuoco a garanzia della bontà del sistema.
Tentar comunque non nuoce, anche se prima di affrontare un regime che ha come fulcro principale la proteina, è consigliassimo farsi visitare dal medico e chiedere anche delucidazioni sulla possibilità di seguire un regime alimentare del genere.
Condividi su: